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UNICEF: GARANTIRE IL DIRITTO ALL'ISTRUZIONE PER TUTTI I BAMBINI E TUTTE LE BAMBINE

18 Ott 2024

In Sudan quasi un’intera popolazione di bambinɜ in età scolare – circa 17 milioni – non va a scuola da quando la guerra è iniziata un anno fa. Per unǝ bambinǝ questa è una tragedia, per un Paese è una catastrofe generazionale. Il Sudan adesso sta vivendo una delle peggiori crisi dell’istruzione al mondo. Inoltre, i sistemi di base e i servizi sociali nel paese sono sull’orlo del collasso: i lavoratori e le lavoratrici in prima linea non vengono pagatɜ da un anno, le forniture vitali sono esaurite e le infrastrutture, compresi ospedali e scuole, sono ancora sotto attacco.

Purtroppo, lɜ bambinɜ del Sudan non sono solɜ nella loro condizione. Altri milioni nella Repubblica Democratica del Congo, a Gaza, ad Haiti e in altre zone di conflitto si vedono negare il diritto all’istruzione. Anche in Europa l’istruzione dellɜ bambinɜ è stata interrotta, prima della pandemia da COVID-19 e poi da anni di guerra in Ucraina. Questa crisi dell’apprendimento nel mondo ci coinvolge tuttɜ.

Nel mondo, sono 250 milioni i bambini e le bambine che non vanno a scuola – un aumento di 6 milioni dal 2021 – tra cui 100 milioni in Africa. Gli scarsi risultati di apprendimento rimangono una grande preoccupazione, con quattro bambinɜ su cinque di 10 anni in Africa che non sono in grado di leggere e comprendere una semplice storia.

Meno di 1 Paese africano su 5 raggiunge i parametri di riferimento per il finanziamento dell’istruzione: 9 Paesi africani su 49 hanno destinato il 20% o più della loro spesa pubblica all’istruzione, mentre 24 hanno impegnato almeno il 15% e 6 Paesi hanno destinato meno del 10%.

L’istruzione è fondamentale per costruire il capitale umano per la prosperità del continente. Il finanziamento è un problema importante in tutta l’Africa, che impedisce a milioni di bambinɜ di acquisire le competenze fondamentali necessarie per la loro crescita futura e per quella dei loro Paesi. Nonostante i notevoli progressi compiuti dai governi africani nell’incrementare le iscrizioni alle scuole primarie e secondarie inferiori nell’ultimo decennio, le scuole sono sottofinanziate, le classi sono sovraffollate e il numero di insegnanti è insufficiente, moltɜ di loro non hanno una formazione e competenze adeguate.

Purtroppo, la situazione è estremamente complessa anche in altri territori: a causa del COVID-19 e della guerra, l’istruzione per i bambini e le bambine dell’Ucraina è interrotta da oltre 4 anni – lo stesso periodo di tempo di un intero ciclo di istruzione primaria in Ucraina. Per circa 4 milioni di bambinɜ nel paese l’istruzione continua a essere interrotta, con 600.000 bambinɜ in età scolare che non possono accedere del tutto all’apprendimento in presenza.

In Afghanistan sono passati oltre 1.000 giorni dall’annuncio del divieto di frequentare le scuole secondarie per le ragazze. 1.000 giorni fuori da scuola, pari a 3 miliardi di ore di lezione perse. Per 1,5 milioni di ragazze, questa esclusione sistematica non è solo una palese violazione del loro diritto all’istruzione, ma comporta anche opportunità sempre più scarse e un deterioramento della salute mentale. I diritti dellɜ bambinɜ, soprattutto delle ragazze, non possono essere ostaggio di politiche. Le loro vite, il futuro, le speranze e i sogni sono in bilico.

In tutto il mondo le ragazze hanno maggiori probabilità di lasciare la scuola e minori probabilità di ritornarvi dopo interruzioni come conflitti e disastri climatici. Una volta che queste ragazze vengono abbandonate al matrimonio, al lavoro o ad altre forme di sfruttamento, è molto difficile – se non impossibile – riportarle a scuola.

UNICEF è determinato a garantire il diritto all’istruzione per queste ragazze e per tuttɜ lɜ bambinɜ. Non possiamo permettere che queste ragazze vengano lasciate indietro. Quali sono le azioni principali? Innanzitutto, dobbiamo migliorare la qualità e l’impatto dell’istruzione. Non basta portare lɜ bambinɜ a scuola: dobbiamo assicurarci che lɜ bambinɜ imparino davvero.

In secondo luogo, dobbiamo usare l’innovazione e le tecnologie per raggiungere più bambinɜ con l’istruzione di alta qualità – soprattutto le ragazze. Dobbiamo pensare bene a come l’Intelligenza Artificiale ci possa aiutare in questo sforzo.

Istruire i bambini e le bambine del mondo è un programma ambizioso e richiederà sforzi massicci e coordinati. Dobbiamo sostenere lɜ insegnanti con materiali didattici efficaci. Dobbiamo incontrare lɜ bambinɜ dove sono e dobbiamo valutare rigorosamente l’impatto del nostro lavoro.

Non possiamo permetterci di deludere questɜ bambinɜ.

Children at the playground of the St. Luke’s Methodist Primary School in Belize City, the largest city of Belize. St. Luke’s Methodist is a school on Southside Belize. The students typically come from vulnerable families in the community. For every child education.
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