
Un impianto che vale 17 mila alberi
Grazie al nuovo impianto fotovoltaico, lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno è in grado di produrre 1.6 megawattora di energia elettrica pulita all’anno.
Stiamo parlando di 10.000 metri quadrati di superficie e una produzione annua prevista di 1.6 megawattora di energia elettrica pulita all’anno: sono alcuni dei numeri del nuovo impianto fotovoltaico che alimenta lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno, un passo concreto verso una produzione industriale sempre più sostenibile.
Grazie a questo impianto, composto da 3.330 moduli fotovoltaici, Pfizer sta riducendo del 3% le emissioni di CO₂ dello stabilimento. Una percentuale che equivale alla capacità di assorbimento di una foresta di circa 17.000 alberi. Il progetto non è solo un traguardo tecnologico ma anche segnale forte e tangibile della direzione che Pfizer intende seguire: integrare sostenibilità e innovazione nei processi produttivi, contribuendo attivamente alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione.
La cerimonia ufficiale di inaugurazione si è svolta a settembre 2024 alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle autorità locali. Tra questi il Sottosegretario del Ministero della Salute Marcello Gemmato, la Sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano e il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. Il simbolico taglio del nastro ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nel promuovere la sostenibilità ambientale come valore condiviso e strategico.
Rossella Bruni, direttrice dello stabilimento, ha inoltre ribadito che questo investimento rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno di Pfizer nel perseguire l’obiettivo Net Zero entro il 2040. Un obiettivo ambizioso, che passa attraverso un approccio integrato e sistemico alla sostenibilità, capace di coinvolgere tutta la catena del valore e ogni aspetto della vita aziendale.
L’energia generata copre circa il 20-25% del fabbisogno elettrico dello stabilimento, riducendo significativamente la dipendenza da fonti energetiche esterne. Questo permette un contenimento delle emissioni e un miglioramento della resilienza energetica dell’impianto.
La decisione di investire nell’energia solare si inserisce in una visione più ampia di sostenibilità integrata, dove innovazione tecnologica, responsabilità ambientale e inclusione sociale si alimentano a vicenda. Per Pfizer, la sostenibilità non rappresenta solo un valore etico, ma anche un fattore strategico in grado di generare crescita industriale e valore duraturo per persone, territori e comunità.
Lo stabilimento di Ascoli Piceno guarda al futuro come un centro d’eccellenza per la sperimentazione di soluzioni all’avanguardia. L’obiettivo è rafforzare il legame con il territorio, promuovendo iniziative ambientali e progetti innovativi che pongano al centro il benessere collettivo e la salvaguardia delle risorse naturali. Il coinvolgimento di attori locali e internazionali, insieme alla diffusione di una cultura aziendale inclusiva e alla creazione di alleanze strategiche, sarà fondamentale per generare un impatto positivo e duraturo.
In questo contesto, lo stabilimento Pfizer di Ascoli si propone come modello di industria consapevole, in cui progresso e responsabilità procedono di pari passo. Una visione che interpreta la sostenibilità non solo come dovere morale, ma come concreta opportunità per costruire un futuro più equo, resiliente e inclusivo.