OLTRE I PREGIUDIZI: SIRAM VEOLIA E PROGETTO AUTICON
EMANUELA TEATINI
“Mi sono laureata in filosofia nel 2004 e, affascinata dal mondo Risorse Umane, ho deciso di specializzarmi in questo ambito attraverso un master del Sole 24 Ore. Dal 2005 ho lavorato in diverse aziende, tra sanità ed editoria, e ho avuto l’opportunità di ricoprire ruoli sempre più complessi fino ad arrivare alla posizione di Direttore Organizzazione e Risorse Umane MM, azienda pubblica che si occupa di ingegneria, gestione dell’Acqua e Social Housing per il Comune di Milano. Nel 2023, ho accettato la sfida di Siram Veolia, attratta dalla sua visione prospettica e globale, dalla forte competenza tecnica, dalla grande considerazione e attenzione per le persone e dall’impegno reale per la sostenibilità ambientale.”
L’inclusione e la valorizzazione delle diversità sono temi centrali nelle politiche aziendali di Siram Veolia, leader in Italia nei percorsi di decarbonizzazione e sostenibilità.
L’inclusione rappresenta una delle chiavi di successo per il business, mettendo al centro le persone e moltiplicando le opportunità di innovazione. Contribuire allo sviluppo di una cultura inclusiva delle diversità è una delle priorità del Gruppo, con la convinzione che la diversità arricchisca e apra a nuove idee e soluzioni. Per questo motivo, Siram Veolia tutela e promuove il valore delle risorse umane allo scopo di migliorare ed accrescere il patrimonio e le competenze di ciascuno/a.
All’interno di un ampio programma di sensibilizzazione e formazione interna, il Gruppo coinvolge le proprie risorse in un percorso di “Diversità & Inclusione” dedicato alla valorizzazione dell’unicità di ciascuna risorsa e volto a favorire l’inclusione e il superamento delle “distanze” e dei pregiudizi.
L’universo lavorativo è sicuramente lontano dall’essere accessibile alle esigenze di tutti e tutte, anche se negli ultimi anni sono stati fatti passi importanti riguardo all’inclusione occupazionale delle persone con disabilità, quando si parla di neurodivergenze, l’inclusione nel mondo del lavoro diventa una sfida ancora più complessa. In Europa, meno del 10% delle persone autistiche ha un’occupazione, nonostante il livello di istruzione spesso superiore alla media. Questo è un dato che evidenzia un grande divario rispetto alla media generale delle persone con disabilità, il cui tasso di occupazione è del 47%, e delle persone senza disabilità, con un tasso del 72%.
Nel marzo 2023, Siram Veolia ha collaborato con Auticon, la più grande azienda a maggioranza autistica del mondo con un impegno pluriennale nella valorizzazione dei talenti neurodivergenti. Grazie a questa collaborazione è nato un progetto di cybersecurity, focalizzato sulla raccolta e analisi dei dati di accesso alle applicazioni e ai server, che necessitava di un supporto tecnico avanzato. Il dipartimento di Digital Business & Technology di Siram Veolia ha accolto nel proprio team due consulenti di Auticon e la collaborazione ha portato a risultati sorprendenti, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano.
Il coinvolgimento di Auticon ha permesso al team di Siram Veolia di aprirsi a nuove prospettive, liberandosi da stereotipi e pregiudizi. Secondo i dati di Auticon, il 96% delle aziende che hanno collaborato con consulenti autistici ha riportato contributi preziosi ai loro progetti, con un miglioramento dell’efficienza e dell’innovazione. Inoltre, il 68% delle aziende afferma che la propria percezione dell’autismo è cambiata positivamente e l’85% ritiene che il proprio team sia più sicuro nel lavorare con persone autistiche.
Abbiamo avuto l’occasione di raccogliere la testimonianza di Emanuela Teatini (Direttrice Risorse Umane & Organizzazione Siram Veolia) sul progetto Auticon.
Parlando di diversità e inclusione, come avete affrontato il progetto Auticon in Siram Veolia?
Premetto che il progetto realizzato con Auticon non è stata e non è un’iniziativa isolata, ma fa parte di una serie di azioni specifiche che Siram Veolia mette in atto per la valorizzazione e l’inclusione di tutte le diversità con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro aperto, stimolante, innovativo e quindi ingaggiante. Dopo la pandemia, abbiamo notato un progressivo indebolimento delle relazioni interpersonali e questo generava delle conseguenze non solo sul benessere dei e delle dipendenti ma anche sulla qualità del lavoro svolto. Abbiamo quindi compreso che, per lavorare meglio, dovevamo riscoprire l’importanza della relazione attraverso esperienze mirate che ci aiutavano ad aprirci anche a persone apparentemente diverse da noi. L’esperienza fatta con Auticon è stata una sfida davvero stimolante. L’inserimento dei consulenti autistici di Auticon ci ha infatti portato a scoprire che mondi diversi non solo convivono bene, ma insieme vivono meglio e portano all’azienda dei risultati migliori.
Il progetto è stato proposto a noi HR dalla nostra Direzione Sistemi Informativi e Cybersecurity che ha selezionato Auticon per la competenza specifica dei suoi consulenti e per la garanzia di un affiancamento continuo qualificato.
Quali sono state le sfide più grandi e le soddisfazioni maggiori durante questa esperienza?
Non abbiamo incontrato grandi difficoltà, grazie all’entusiasmo di tutti i colleghi e di tutte le colleghe, alla qualità del partner e alla chiarezza degli obiettivi. La nostra azienda è sempre aperta a nuove esperienze, e il progetto è stato supportato a tutti i livelli. La sfida più grande, se così possiamo chiamarla, è stata superare il pregiudizio iniziale. Pensavamo: “sarebbe troppo bello per essere vero!”. La preparazione e l’approccio dei consulenti di Auticon ha consentito un superamento delle barriere iniziali, un arricchimento del nostro team e il miglioramento dei risultati.
La soddisfazione più grande è stata scoprire che il contributo dei consulenti non era solo un’attività collaterale a beneficio del clima di lavoro, ma parte integrante della nostra operatività e del nostro business. Il loro approccio e linguaggio “neuro-diversi” hanno permesso al nostro team di lavorare in modo più chiaro ed efficiente: questo risultato lo abbiamo raggiunto tutti e tutte insieme.
Come vedi il futuro della diversità e inclusione in Siram Veolia?
Sviluppare questa cultura richiede tempo e impegno. Credo fermamente che queste esperienze vadano raccontate e continuamente ripetute. La diversità e l’inclusione sono fondamentali sia per il benessere aziendale che per lo sviluppo del business. Siamo convinti/e che l’apertura verso l’altro/a generi conoscenza, collaborazione e innovazione. Continuare su questa strada è essenziale per creare un ambiente di lavoro costruttivo e produttivo. La sfida non riguarda solo le grandi diversità come il genere, la provenienza, la religione, etc. Il lavoro che noi stiamo portando avanti mira a sviluppare la nostra capacità di accogliere anche tutte le piccole differenze che ci contraddistinguono, facendo in modo che queste arricchiscano e non ostacolino la relazione e la collaborazione tra di noi. Solo questo può davvero generare un ambiente sereno e accogliente, come il nostro, di cui siamo molto orgogliosi/e. Ci interessa raccontare la nostra esperienza non per “metterci in vetrina”, ma per un impegno concreto e costante nel divulgare una cultura della diversità che può essere realizzata in ogni azienda. Siamo felici di essere all’interno di questo circolo virtuoso che speriamo possa estendersi sempre di più.
"La differenza fa la differenza" il cortometraggio realizzato per raccontare la collaborazione tra Siram Veolia e Auticon. Un progetto che conferma l’impegno del Gruppo nella costruzione di un ambiente di lavoro sempre più inclusivo e nella diffusione di una cultura basata sulla valorizzazione delle unicità, che ha ricevuto anche il premio speciale agli HR Awards Veolia 2024 dedicato ai progetti di inclusione di divercity sviluppati nelle 58 country del Gruppo.