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LA CARTA DEL MULINO

UN ESEMPIO DI BRAND ACTIVISM
18 Ott 2024

Supportare il lavoro delle comunità degli agricoltori e delle agricoltrici, promuovere la biodiversità, salvaguardare gli insetti impollinatori e garantire la qualità dei prodotti: questo l’obiettivo della Carta del Mulino, il disciplinare di Barilla per la coltivazione sostenibile del grano tenero, nato nel 2019 dalla collaborazione con decine di Molini, centinaia di centri di stoccaggio e migliaia di aziende agricole.

La Carta, composta da dieci regole, giunge al sesto anno e ha già visto una crescita significativa, coinvolgendo oltre 2.172 aziende agricole e contribuendo alla produzione di 317.000 tonnellate di grano tenero sostenibile. Un progetto attento all’ambiente favorisce la biodiversità. Ad esempio, l’adozione di un piano di rotazione quinquennale in cui si alternano almeno una specie leguminosa e/o una oleaginosa contribuisce a favorire il miglioramento della fertilità del suolo, mentre la creazione di aree fiorite, ad oggi più di 2000 e l’installazione di 600 “Mulini delle api”, situati in prossimità dei campi italiani di grano tenero della Carta del Mulino, rappresentano un impegno concreto fatto di vere e proprie oasi d’interesse ecologico che, non essendo trattate con prodotti chimici e avendo una fioritura a scalare e prolungata, offrono rifugi sicuri per insetti impollinatori, essenziali per l’ecosistema ma non solo.

Questi sforzi, intrapresi dagli agricoltori e dalle agricoltrici di grano tenero, sostengono la valorizzazione del loro raccolto. In questo modo, Barilla dimostra che le aziende possono essere potenti agenti di cambiamento, contribuendo a un futuro sostenibile. Con il supporto di partner come il WWF, l’Università di Bologna e l’Università della Tuscia, Barilla ha sviluppato la Carta del Mulino anche per porre l’attenzione sulle principali cause di perdita di biodiversità legate all’agricoltura, riconoscendo il proprio ruolo come attore di cambiamento. Questo impegno va, infatti, oltre il volontariato: riflette una responsabilità sociale e politica che le aziende moderne sono chiamate ad assumersi.

Oggi, la Carta del Mulino riguarda oltre 100 prodotti Mulino Bianco e ne coinvolgerà sempre di più. Un risultato che copre la larga maggioranza dell’intero portfolio prodotto della marca, un grande balzo in avanti rispetto al 2020, quando i prodotti erano solo 17. L’adozione di pratiche sostenibili attraverso la Carta del Mulino ha dimostrato di rappresentare un’opportunità anche dal punto di vista economico, specie se associata agli aiuti delle Politiche Agricole Comunitarie. La trasparenza e l’impegno verso la sostenibilità rafforzano la fiducia dei consumatori e delle consumatrici e creano un legame più forte con il brand. Questo impegno si traduce in un vantaggio competitivo che va oltre il mero profitto, creando un valore duraturo sia per l’azienda che per la società.

Gli agricoltori e le agricoltrici aderenti dedicano una superficie pari al 3% dei propri campi di grano tenero alla coltivazione dei ‘Fiori del Mulino’ - una miscela di specie fiorite che arricchisce i campi di biodiversità vegetale e animale - senza utilizzare insetticidi. Una ricerca scientifica condotta nel quadriennio 2020 - 2023 dall’università di Bologna ha misurato i benefici sull’incremento in termini di biodiversità e di numero di specie di insetti utili e specie vegetali. Nei campi con le aree Fiori del Mulino, in 4 anni sono aumentate del 64% di api selvatiche, 42% di farfalle e 40% di sirfidi. A seguito di questo è nato “I Fiori del Mulino”, il concorso fotografico di Mulino Bianco che premia l’azienda agricola che si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello e che ha visto a settembre la sua quarta edizione.

Barilla partecipa, inoltre, come unico partner, al progetto di ricerca scientifica SOC-RATE (Soil Organic Carbon RATE), realizzato in collaborazione con l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE), con l’obiettivo di misurare il contenuto di sostanza organica nel suolo in modo semplice, veloce, accurato ed economico rispetto ai metodi tradizionali. Iniziato nel 2021, il progetto ha un grande valore scientifico e applicativo perché, mentre i metodi di laboratorio esistenti richiedono il campionamento di porzioni di suolo e sono vincolati ai tempi delle analisi di laboratorio, con questo nuovo algoritmo è possibile misurare e monitorare lo stato di salute dei suoli da remoto, attraverso i satelliti, veicolando puntualmente le informazioni alle filiere in modo da supportare gli agricoltori e le agricoltrici in un possibile e futuro percorso di rigenerazione dei suoli e dei territori.

La Carta del Mulino rappresenta un esempio concreto di brand activism. Questo progetto evidenzia come un’azienda possa assumersi responsabilità sociali e politiche, dimostrando che il successo economico può andare di pari passo con il progresso sociale e ambientale. L’impegno di Barilla verso la Carta del Mulino non è solo una strategia di marketing, ma una visione a lungo termine per un futuro migliore. E questo è il cuore del brand activism: lasciare un segno, un passo alla volta.

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