
Il progetto di Generali in Barcolana, l’inclusione si costruisce a bordo
Dal 2019 con Women in Sailing Generali promuove una cultura della vela più inclusiva anche attraverso la nascita di equipaggi formati da uomini e donne. E mette in palio un trofeo, giunto alla quarta edizione, per il team misto che per primo taglia il traguardo con una donna nel ruolo di skipper.
Promuovere la vela giovanile attraverso la formazione di classi miste, che sono alla base della futura creazione di equipaggi. È questo l’obiettivo del progetto Women in Sailing, promosso da Generali nel 2019 con il trofeo dedicato nell’ambito della regata velica Barcolana, manifestazione che dal 1969 si disputa nel Golfo di Trieste ogni seconda domenica di ottobre e di cui la società è presenting sponsor. Infatti, abbattere oggi le barriere che ostacolano l’inclusione di genere nella vela giovanile significa garantire in futuro un maggior numero di equipaggi misti, assicurando così un’esperienza sportiva e sociale più completa. Nota per essere una delle regate con più partecipanti, in occasione della 50a edizione nel 2018 Barcolana è entrata ufficialmente nel Guinness dei Primati come Largest Sailing Race, regata più grande del mondo, grazie alle 2.689 imbarcazioni iscritte. La particolare formula che la contraddistingue la rende un evento unico nel panorama velico internazionale: su una singola linea di partenza, infatti, si ritrovano a gareggiare fianco a fianco velistə professionistə e semplici appassionatə, su imbarcazioni di varie dimensioni che vengono suddivise in categorie a seconda della lunghezza fuori tutto.
Una festa dello sport che dal mare abbraccia le migliaia di persone che ogni anno affollano le rive della città e il ciglione carsico affacciato sul golfo per ammirare e partecipare al popolare evento che attira velistə da tutto il mondo, proponendo iniziative che promuovono la cultura della diversità, dell’equità e dell’inclusione, interpretando gli stimoli della società e facendosi promotrice del cambiamento.
Generali, che a Trieste è nata nel 1831 e che con il mare condivide buona parte della sua storia, storicamente è a fianco dell’evento sostenendo lo sport considerandolo fondamentale per la qualità di vita e il benessere delle persone a tutte le età e a tutti i livelli, dall’agonistico all’amatoriale. Attraverso di esso si trasferiscono sani stili di vita e opportunità di condivisione e crescita per la comunità. La vela, in particolare, incoraggia atlete e atleti a confrontarsi con sé stessə e con le altre persone e a coltivare lo spirito di squadra e la collaborazione. Per questo, la sensibilizzazione sul valore della creazione di team misti riveste un ruolo cruciale.
Su questi presupposti, nel 2019, è nato il progetto Women in Sailing, che nel corso degli anni ha approfondito i temi dell’integrazione e dell’inclusione con testimonianze di veliste affermate a livello internazionale e impegnate nel sociale come Francesca Clapcich, Isabelle Joschke, e iniziative come i Generali Sea Talk, i dialoghi con due celebri veliste, Dee Caffari e Vicky Song.
Inoltre, per diffondere il messaggio dell’equità e dell’inclusione, Generali mette in palio il Trofeo Generali Women in Sailing, giunto alla quarta edizione e assegnato al team misto che per primo taglierà il traguardo con una donna nel ruolo di skipper. La vincitrice viene premiata con il trofeo in vetro realizzato da Barovier e con un percorso di coaching personalizzato messo a punto da Generali Group Leadership Development and Academy. Le edizioni precedenti sono state vinte dalle veliste Federica Tuniz, Wendy Schmidt e Claudia Rossi.
Con l’edizione 2024 Generali e Barcolana si sono impegnate a far crescere il progetto, affinché non solo nella regata più grande del mondo, ma in tutte competizioni veliche si possa incrementare la presenza femminile in ruoli decisionali nel mondo della vela.
La nuova iniziativa di Women in Sailing è stata lanciata grazie a un’indagine commissionata da Generali e Barcolana, condotta da SWG e patrocinata dalla Federazione Italiana Vela e da World Sailing. Questa indagine ha costituito la base per la creazione di un toolkit sviluppato da psicologi dello sport, allenatori e veliste vincitrici delle precedenti edizioni del trofeo destinato ad allenatrici, allenatori e tecnicə per supportarlə nell’allenamento di squadre giovanili miste. A oggi, a un velista su due non è mai stata data la possibilità di far parte di un team misto e due su tre di quelli che non ne fanno parte non vengono incoraggiati a farlo. Tuttavia, ciò che emerge, sia secondo le e gli atletə sia secondo gli allenatori, è che i team misti hanno un forte potenziale educativo e di creazione di competenze. Infatti, gli allenatori riconoscono che il mixed sailing ha vantaggi sia sportivi sia in ambito relazionale, stimolando la flessibilità e favorendo la creazione di nuove amicizie e un maggiore spirito di squadra. In ambito tecnico contribuisce a una varietà di strategie, abilità e stili di navigazione e, oltre a insegnare lo spirito di squadra e il rispetto reciproco, incentiva la collaborazione e stimola la creatività.
Ecco allora che favorire i team misti, dove vivere l’esperienza della vela includendo le peculiarità di tuttə, rappresenta un passaggio importante nella formazione di chi fa sport e delle persone adulte del futuro.