
Curare le persone e il Pianeta, l’impegno di Philips
Ogni anno l’azienda investe il 10% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo per progettare tecnologie sanitarie innovative, più efficienti anche sotto il profilo energetico e in ottica di economia circolare. L’obiettivo: rendere l’assistenza sanitaria più sostenibile, con un occhio alla salute umana e ambientale.
Alluvioni, ondate di calore, siccità: eventi estremi che un tempo erano eccezioni sono ormai la nuova normalità. La crisi climatica non solo mette a rischio l’ambiente, ma incide direttamente sulla salute umana. Come ricorda The Lancet, si tratta della più grande minaccia sanitaria del XXI secolo.
Eppure, paradossalmente, anche il settore sanitario contribuisce al problema. Con circa il 4,4% delle emissioni globali di CO₂, la sanità (che se fosse uno Stato sarebbe il quinto produttore mondiale di gas serra) da un lato ci cura, dall’altro alimenta il riscaldamento globale, aggravando gli stessi rischi che cerca di contrastare.
Rendere la sanità più sostenibile è pertanto una priorità, ma anche un’opportunità concreta per migliorare l’accesso alle cure e tutelare la salute delle future generazioni. Ne è convinta Philips, leader globale nell’health tech, che ha posto la sostenibilità al centro della propria strategia, con un approccio sistemico che coinvolge l’intero ecosistema di cui fa parte.
Philips, dalla parte della salute del Pianeta
L’impegno parte dalle proprie strutture: dal 2020, tutta l’energia elettrica utilizzata nei siti produttivi dell’azienda proviene da fonti rinnovabili e già nel 2022 il 91% dei rifiuti operativi è stato reintegrato nel ciclo produttivo, senza alcun conferimento in discarica, applicando principi di economia circolare concreti e misurabili.
Ma la visione di Philips va oltre i propri confini aziendali: l’obiettivo è costruire una filiera sostenibile, stimolando i fornitori ad adottare standard ambientali rigorosi. Entro il 2025, almeno metà dei partner commerciali dovrà rispettare gli Science-Based Targets per la riduzione delle emissioni, a conferma di un approccio che mira a trasformare l’intero ecosistema sanitario.
L’azienda, inoltre, investe ogni anno il 10% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo, progettando tecnologie sanitarie all’avanguardia secondo i principi dell’eco-design: efficienza energetica, riduzione degli sprechi, utilizzo responsabile delle risorse e abbattimento delle emissioni. Tutti aspetti che vengono impiegati non solo nella fase di produzione dei prodotti, ma anche lungo il ciclo di vita del loro utilizzo.
Radiologia green: un nuovo paradigma
Un esempio concreto dell’impatto che l’innovazione ha nel rendere le tecnologie sanitarie più green arriva dalle apparecchiature diagnostiche, in particolare i sistemi di risonanza magnetica, che rappresentano una delle principali fonti di consumo energetico. Philips ha progettato un innovativo magnete di RM da 1,5 tesla completamente sigillato che utilizza appena 7 litri di elio rispetto ai 1500 litri utilizzati dai sistemi tradizionali, eliminando la necessità di rabbocchi lungo il ciclo di vita. Grazie agli oltre 1700 sistemi RM di Philips Helium-free installati nel mondo sono stati risparmiati oltre 5 milioni di litri di elio liquido.
Un traguardo significativo, considerando che questo gas è una risorsa sempre più scarsa in natura e che, come aveva già previsto nel 2012 il premio Nobel per la fisica Robert Richardson, le riserve naturali potrebbero esaurirsi nel 2040.
L’evoluzione delle tecnologie di imaging ha portato a sistemi più efficienti, capaci di consumare meno energia e di produrre immagini più accurate, riducendo la necessità di ripetere gli esami. Secondo uno studio condotto da Philips con la Vanderbilt University Medical Center, l’impiego di componenti ecocompatibili nelle risonanze magnetiche può abbattere le emissioni di carbonio fino al 17%. Anche l’uso di apparecchiature TC ricondizionate e aggiornate contribuisce a un risparmio di emissioni, rispettivamente del 6% e del 4%.
Innovare, dunque, non significa solo migliorare la qualità delle cure, ma anche ridurre l’impatto sull’ambiente. Un impegno che per Philips si estende oltre il prodotto, coinvolgendo tutta la catena di fornitura e abbracciando modelli di economia circolare. Perché il futuro della salute passa anche dalla sostenibilità.