Cambiare cultura, generare impatto: la sfida inclusiva di Carrefour

A cura di Isabella De Silvestro
12 Giu 2025


Francesca Lai, Diversity, Equity & Inclusion Manager, racconta l’impegno dell’azienda per una sostenibilità a 360°: dalla formazione e l’empowerment femminile al benessere organizzativo, fino alla lotta contro la violenza di genere. Un modello generativo che mette al centro persone e ambiente

Il settore della grande distribuzione è stato a lungo dominato da una cultura maschile. In che modo le politiche di D&I introdotte da Carrefour stanno contribuendo a cambiare questo paradigma?

Il nostro impegno in ambito Diversity, Equity & Inclusion nasce dalla volontà di trasformare in profondità la cultura aziendale, rendendola più equa, rappresentativa e vicina alle persone. Sappiamo bene che il settore della GDO ha storicamente presentato una marcata polarizzazione di genere: ruoli decisionali spesso maschili e posizioni operative a prevalenza femminile, frutto di stereotipi e dinamiche culturali radicate. Ci impegniamo su più fronti: programmi strutturati di empowerment femminile e percorsi di formazione dedicati allo sviluppo delle competenze trasversali e manageriali, pensati per accompagnare le donne in un percorso di crescita professionale.

Carrefour ha istituito un comitato per la parità di genere e ha avviato un percorso di certificazione: che impatto concreto ha avuto questo lavoro?

Abbiamo ottenuto nel 2024 la Certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125, un importante riconoscimento che dimostra la nostra attenzione alle politiche di pari opportunità. Tra le iniziative di successo, l’azienda ha introdotto politiche di supporto alla genitorialità, come i 10 giorni di congedo di paternità, retribuito al 100%, in aggiunta ai 10 giorni previsti dalla legge; un’integrazione economica all’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, che è pari al 30% della retribuzione media giornaliera, riconoscendo una retribuzione pari al 50% per 3 mesi; e il supporto al rientro al lavoro, oltre a offrire risorse formative per neo-genitori. Abbiamo lavorato per promuovere attivamente la leadership femminile, con un piano che garantisca la parità di accesso nei processi di selezione e che ha portato a una maggiore presenza di donne in ruoli manageriali. La collaborazione con associazioni contro la violenza di genere include l’istituzione dei Punti Viola in negozi selezionati, spazi sicuri per le vittime.

Qual è il ruolo della D&I Manager in una realtà complessa come quella della GDO, dove coesistono più generazioni e ruoli professionali molto diversi tra loro?

Il ruolo della D&I Manager nella GDO è promuovere i valori di Diversity, Equity & Inclusion, creando un ambiente dove generazioni, culture e competenze diverse possano convivere e sentirsi valorizzate. Ciò significa costruire ponti tra differenze, rendere visibili le unicità e favorire una comunicazione inclusiva e accessibile. L’impegno si traduce in formazione, coinvolgimento del top management, ascolto delle comunità locali e tutela del benessere, pari opportunità di carriera e strumenti efficaci per segnalare abusi o discriminazioni, come il whistleblowing supervisionato da un comitato etico.

Lavorare sull’inclusione significa anche affrontare questioni legate all’età, all’orientamento sessuale, alle disabilità. Quali sono le sfide maggiori che incontrate nel rendere davvero accessibili e inclusive tutte le dimensioni dell’esperienza lavorativa?

La sfida più grande riguarda le barriere invisibili: pregiudizi, stereotipi e uso del linguaggio. Un’inclusione autentica richiede un cambiamento profondo nelle relazioni e nella valorizzazione della diversità, non solo il rispetto delle normative. Per quanto riguarda la disabilità, l’impegno va oltre i progetti di inclusione lavorativa, prevedendo anche formazione mirata per colleghe, colleghi e manager, affinché il contesto di lavoro sia veramente accogliente. Promuoviamo poi una cultura del long life learning per favorire l’integrazione tra le generazioni, sostenendo il dialogo intergenerazionale attraverso programmi di mentoring e incontri tra senior e giovani talenti. L’inclusione dell’ambito LGBTQIA+ è affrontata tramite sensibilizzazione e collaborazione con associazioni, con l’obiettivo di creare ambienti di lavoro sicuri e rispettosi.

L’impegno di Carrefour si estende anche alla sostenibilità ambientale. Come si connettono, nella vostra visione, inclusione sociale e rispetto per l’ambiente?

In Carrefour Italia, sostenibilità ambientale e sociale sono strettamente connesse e sono al cuore della nostra strategia. Oltre a garantire la transizione alimentare per tutte le persone e un’offerta di prodotti più sani, sostenibili e accessibili, crediamo fortemente che un ambiente di lavoro equo e inclusivo sia essenziale per garantire innovazione e successo a lungo termine della nostra azienda. Questi impegni si traducono in azioni concrete, come il sostegno a filiere etiche, la promozione di un lavoro dignitoso e di attività di educazione ambientale nei punti vendita. Lottiamo contro lo spreco alimentare collaborando con il terzo settore per ridistribuire le eccedenze, creando un circolo virtuoso che unisce sostenibilità e solidarietà. In sintesi, crediamo in un modello di impresa rigenerativa.

Guardando al futuro, quali sono le prossime sfide su cui Carrefour intende lavorare?

Nei prossimi anni, Carrefour si concentrerà su sfide fondamentali per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile. Puntiamo a incrementare la rappresentanza femminile nei ruoli di leadership, valorizzare le differenze generazionali e culturali ed estendere le nostre politiche inclusive all’intera filiera. Sul fronte ambientale, continueremo a lavorare per ridurre le emissioni, promuovere l’economia circolare e combattere lo spreco, con l’obiettivo di affermarci come modello di distribuzione responsabile. Crediamo che il cambiamento passi attraverso una solida cultura aziendale, percorsi formativi mirati e una comunicazione trasparente. Il nostro impegno per un ambiente di lavoro equo e inclusivo proseguirà con determinazione, per fare di Carrefour un esempio virtuoso di inclusione. Perché insieme possiamo davvero fare la differenza.

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