WITHOUT BORDERS

14 Dic 2021

Favorire l’integrazione lavorativa dei migranti a beneficio di tutta la società

Il 1° gennaio 2020, secondo l’ISTAT, risiedono in Italia circa 5 milioni di cittadini stranieri (di cui 80% ha tra i 15 e 64 anni - secondo il Ministero del lavoro) e rappresentano l’8,4% del totale dei residenti.

In parallelo nel 2021 i nati in Italia sono stati meno di 400mila. In un Paese sempre più anziano, che nel 2060 raggiungerà un’età media di 50 anni, il mondo del lavoro e la società vivono una trasformazione demografica, alla luce di una multiculturalità sempre più presente e attiva nel nostro tessuto socioeconomico. Le aziende italiane si trovano ad affrontare sempre di più tematiche legate a inclusione e diversità anche sotto l’aspetto culturale.

Ma che cos’è la diversità culturale in azienda? Si tratta di essere aperti al reclutamento di lavoratori e lavoratrici con un background diverso a livello di provenienza, di cultura o di religione che comporta spesso vantaggi legati all’innovazione, alla produttività ma anche alla riduzione del turnover, alla reputazione dell’azienda e alla soddisfazione e l’engagement dei propri dipendenti.

Partendo da tutte queste considerazioni, nel 2017 Randstad ha voluto creare Without Borders: un progetto di D&I foca- lizzato sulla promozione della multiculturalità e sui temi di inclusione attraverso la formazione, l’orientamento e l’inserimento professionale di cittadini stranieri. Il nostro approccio, che parte dalla comprensione dei bisogni delle aziende e delle aspettative personali e lavorative dei candidati, mira a costruire progetti di inserimento sostenibili e produttivi. Affianchiamo le aziende per costruire insieme un progetto d’inserimento lavorativo tailor made, studiato sulla base delle loro esigenze, dalla fase di preparazione all’assunzione (pre-boarding) alla fase di on-boarding, accompagnando l’inserimento del lavoratore/lavoratrice straniero in azienda e preparando i dipendenti della stessa al nuovo contesto multiculturale che si creerà.

Inoltre offriamo al lavoratore straniero percorsi di empowerment al fine di sviluppare la propria employability, stimolare autonomia e coscienza lavorativa, promuovere crescita personale e professionale. Lavoriamo sulla mappatura e sulla presa di coscienza delle competenze, sull’identificazione di quelle da acquisire (in linea con i bisogni del mercato), attiviamo formazioni e preparazione ai processi di selezione e ai successivi inserimenti lavorativi. Siamo, infine, “clienti di noi stessi” quando serve assorbire nel nostro organico lavoratori

formati grazie a Without Borders che vengono, per esempio, impiegati nelle società controllate, come Randstad Services. I candidati e le candidate che partecipano al progetto sono richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, migranti soggiornanti di lungo periodo. Crediamo che i cittadini stranieri in cerca di occupazione siano una grandissima risorsa per tutta la società e che grazie a loro si possano raccogliere le sfide che caratterizzano il mondo del lavoro di oggi.

Il progetto Without Borders si rivolge anche alla platea di soggetti che, per esperienza e mandato, aiutano i migranti nei diversi ambiti di “presa in carico”: associazioni non-profit, centri accoglienza, enti pubblici (come i Comuni, i Consolati), associazioni culturali, privati e aziende perché crediamo che solo attraverso un partenariato si possano generare opportunità di inserimento lavorativo e inclusione sociale.

Nel 2019, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha assegnato a Randstad il logo “Welcome. Working for Refugee Integration”. Il riconoscimento premia le aziende che, in Italia, si impegnano per favorire l’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale.

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