Violenza di generespazi e luoghiparità

Violenza contro le donne: i 10 campanelli d'allarme secondo Lines

Dal 2020 il brand di Fater, azienda dal 1992 joint venture paritetica fra Angelini Industries e P&G, collabora con WeWorld nella lotta per la parità di genere. Da questa unione è nato un decalogo per identificare potenziali forme di abuso
A cura di Valeria Pantani
28 Ott 2025

Oggettificazione del corpo delle donne, gender pay gap, mansplaining, catcalling, controllo delle finanze, abuso verbale, psicologico, fisico, femminicidio. La violenza di genere assume forme diverse ma per le vittime non è sempre facile individuare i campanelli d’allarme e parlarne con altre persone. In Italia solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia gli abusi; il 40% non ne parla per vergogna o perché crede che quei comportamenti siano la normalità in una relazione. Non è raro, infatti, che alle vittime sia fatto credere che un abuso sia un episodio isolato, un momento di rabbia che non ricapiterà, un’invenzione o un’azione goliardica: l’obiettivo è colpire l’autostima delle donne.

È da oltre 60 anni che Lines, precursore di innovazione di prodotto e di nuovi linguaggi di comunicazione contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere, agisce concretamente nella costruzione di un mondo dove ogni donna possa sentirsi libera da qualsiasi condizionamento: lo fa sul fronte dell’igiene intima e mestruale ma anche portando avanti battaglie culturali per l’empowerment.

Dal 2020, tra le alleate di Lines in questo percorso anche WeWorld Onlus (organizzazione no profit italiana indipendente e attiva in oltre 20 Paesi): insieme hanno realizzato il decalogo dei “10 campanelli d’allarme” per individuare segnali predittivi e indicativi di potenziali forme di abuso psicologico, economico e sociale. Non è sempre immediato per le vittime riconoscere il vortice di violenza nel quale si trovano e chiedere aiuto, specialmente quando partner, fratelli, padri, amici o altre figure maschili tentano di convincere la donna che sono i suoi comportamenti e pensieri a essere sbagliati. È proprio per supportare le vittime in questo processo di riconoscimento che Lines e WeWorld hanno stilato i loro 10 campanelli d’allarme:

  1. quando si rivolge a me è spesso aggressivo ed utilizza un tono di voce molto alto;
  2. quando siamo con gli altri, mi contraddice in continuazione e sminuisce quello che dico;
  3. di fronte a impegni concordati, li nega e dice che sono io che ho capito male;
  4. quando esco con le mie amiche, mi dice che non sono una buona madre e/o una buona compagna;
  5. vuole accompagnarmi sempre e dappertutto, non mi permette di uscire da sola;
  6. quando non sono con lui, devo tenere il cellulare sempre a portata di mano per rispondere subito a messaggi e chiamate da parte sua;
  7. vuole conoscere tutte le mie password di accesso (pc, social media, cellulare);
  8. qualsiasi tipo di abbigliamento che indosso viene giudicato inadeguato, perché il mio partner ritiene che attiri l’attenzione;
  9. non vuole che esca con le mie amiche perché le giudica stupide e ha paura che possano avere una cattiva influenza su di me;
  10. quando gli dico che mi interessa un lavoro, mi dice che io non sono capace e che non mi serve perché tanto provvede lui a me.

Educazione all’affettività e Spazi Donna: le iniziative di Lines nella lotta contro la violenza di genere
Dall’alleanza tra Lines e WeWorld nel 2021 è nato anche il programma “Domande Scomode @School” che oggi ha raggiunto 458.000 studenti e studentesse di tutta Italia per contribuire a diffondere l’educazione all’affettività e aiutarli/e, con i/le docenti, a trovare risposte a quesiti importanti, dal ciclo mestruale e la sessualità, alla gestione dei rapporti affettivi e altri temi delicati di cui spesso è difficile parlare. Inoltre, a conferma dell’impegno di Lines al fianco dell’organizzazione no profit nella lotta contro la violenza e per la parità di genere, il brand ha contribuito nel 2021 e nel 2022 all’apertura degli Spazi Donna di Bologna e Pescara, luoghi di accoglienza e aggregazione fondati da WeWorld in diverse città italiane. In particolare, in questi centri si ritrovano donne di tutte le età (dai 18 ai 70 anni), lavoratrici, non occupate, madri e non, conviventi, mogli, nubili, solitamente per chiedere sostegno psicologico: per esempio, alcune donne che si sono rivolte allo Spazio di Bologna hanno raccontato episodi di violenza verbale, tendenze a sminuire la vittima, comportamenti denigratori e di controllo che hanno portato la donna a sentirsi sbagliata, in errore e a isolarsi dalla propria rete sociale. In altri casi, come a Pescara, chi si rivolge ai centri di WeWorld inizialmente è in cerca di supporto per trovare un impiego e solo successivamente emerge il tema degli abusi da parte di un uomo.

La lotta contro la violenza di genere si porta avanti tutti i giorni, ascoltando le vittime, supportandole, non colpevolizzandole, fornendo loro spazi sicuri, opportunità e sostegno; aiutandole a capire che un abuso non è mai la normalità. Consapevole che la violenza contro le donne è un problema sistemico e culturale, Lines si impegna a sostenere e portare avanti progetti di sensibilizzazione per la parità di genere.

Registrazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 09 Aprile 2018, sede legale via XXIV maggio 8, 24128 BG, P.IVA 03930140169. Impaginazione e stampa a cura di Sestante Editore Srl. Copyright: tutto il materiale sottoscritto dalla redazione e dai nostri collaboratori è disponibile sotto la licenza Creative Commons Attribuzione/Non commerciale/Condividi allo stesso modo 3.0/. Può essere riprodotto a patto di citare DIVERCITY magazine, di condividerlo con la stessa licenza e di non usarlo per fini commerciali.
magnifiercrosschevron-down