Futuriaccessibilitàlinguaggio e parole

Verso un futuro accessibile

Una challenge di Deloitte
A cura di Team Diversity, Equity & Inclusion Deloitte Italy
05 Lug 2023

“We must be treated as equals, and communication is the way we can bring this about”. Lo diceva Louis Braille, il geniale inventore dell’alfabeto per persone cieche che oggi porta il suo nome. La comunicazione è uno strumento potentissimo per promuovere l’equità. Questo principio è tra quelli che hanno ispirato il lancio della “Accessible Future Challenge”, un contest lanciato nell’ottobre 2022, in occasione del “Disability Talk: Conoscere per includere”, prima tappa di un percorso formativo per tutte le persone di Deloitte, pensato per aumentare la consapevolezza e diffondere conoscenze rispetto ai temi delle disabilità e delle neurodiversità attraverso una serie di webinar e corsi online.  Dopo un’intervista sul modello bio psico sociale della disabilità a persone esperte di Disability Studies, e la condivisione di alcune storie personali, raccontate da chi ogni giorno vive le difficoltà di un mondo non ancora accessibile, è stata lanciata la “Accessible Future Challenge”.

Le persone di Deloitte sono state invitate a realizzare un titolo, un’immagine e un claim che al meglio potessero rappresentare le iniziative relative all’inclusione delle persone con disabilità, visibili e invisibili, e neurodiversità. È stato anche chiesto loro di scrivere un “Manifesto dei comportamenti inclusivi” cercando di rispondere alla domanda “Come ti immagini un ambiente di lavoro inclusivo per le persone con disabilità e neurodiversità?”

Un grande talento creativo, la capacità di mettersi nei panni dell’altrǝ e tanta passione per le tematiche di inclusione hanno portato circa ottanta persone, divise in quattordici team, provenienti da diverse sedi di Deloitte come Milano, Roma, Napoli, Torino e Bari, a mettersi in gioco, interrogandosi sulle caratteristiche di un “accessible future”.

Non è un caso che la premiazione dei team vincitori sia avvenuta il 2 dicembre 2022, durante un secondo evento, il “Disability Talk: Oltre le barriere e il pregiudizio”, alla vigilia della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, istituita nel 1981 dall’ONU per ribadire la necessità di garantire alle persone con disabilità la piena ed effettiva partecipazione alla vita sociale, economica e culturale della società.

“La comunicazione è uno strumento potentissimo per promuovere l’equità”.

I lavori dei team in gara hanno rivelato così tanta attenzione al tema che la giuria, composta da persone di Deloitte esperte di inclusione e di comunicazione, non ha potuto fare a meno di decretare la vittoria di ben tre team. Le vincitrici e i vincitori sono stati premiati con una cena presso un ristorante gestito da persone autistiche affiancate da professionisti della ristorazione e della riabilitazione. Ma solo l’immagine, il titolo e il claim del primo team classificato, “Inclusion in Action”, sono diventati il simbolo di tutte le iniziative di Deloitte dedicate all’inclusione delle persone con disabilità e neurodiversità.

A far aggiudicare il podio più alto al team “Inclusion in Action” è stato il messaggio di inclusione, basato sul concetto che la perfezione non esiste, e che, al contrario, siamo tutte e tutti “perfettamente imperfetti”, con le nostre unicità che ci contraddistinguono, valorizzandoci.  Anche il “Manifesto dei comportamenti inclusivi” del team “Inclusion in Action” ha convinto la giuria per la ricchezza dei temi esplorati: dal linguaggio inclusivo alla tutela del bisogno di autorappresentanza, dall’ascolto attivo al lavoro che ciascunǝ di noi può fare per mitigare i propri bias e stereotipi legati alle disabilità.

Indipendentemente dalla vittoria, dal lavoro di tutti i quattoridici team in gara è emersa l’urgenza di abbattere le barriere fisiche e culturali, con la consapevolezza che l’inclusione della disabilità genera un impatto positivo non solo sulle persone direttamente coinvolte, ma apporta un valore aggiunto a tutti i team di lavoro e all’intera organizzazione. Un ambiente inclusivo, caratterizzato da sicurezza psicologica, in cui ciascunǝ è liberǝ di esprimere il proprio talento, senza sentirsi discriminatǝ per la propria disabilità o neurodiversità, apre le porte alla diversità cognitiva, alla creatività e all’innovazione.

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