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UNO STABILIMENTO CHE GUARDA AL FUTURO CON RESPONSABILITÀ E CORAGGIO

Avviene a Origgio, in uno dei tre stabilimenti con cui Sanofi è presente nel nostro Paese e, in particolare, in quello focalizzato sui suoi prodotti di automedicazione. Qui, investimenti e competenze spingono verso l’innovazione, con processi che guardano sempre di più al digitale e utilizzo della tecnologia a supporto anche di una maggior sostenibilità. Ogni giorno, e con un solo obiettivo: creare soluzioni per la salute e il benessere delle persone.
A cura di Michela Offredi
26 Ott 2023

Aiutare le persone ad aiutarsi. Far in modo che siano sempre più consapevoli di come, anche attraverso sane abitudini, adeguati stili di vita e un corretto utilizzo di prodotti di automedicazione, la loro qualità di vita possa migliorare. È questo l’obiettivo specifico della divisione Consumer Healthcare di Sanofi Italia, l’azienda della salute, innovativa e globale, guidata da una ragion d’essere precisa: sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone, rendere possibile l’impossibile. Come?

Partendo dai dati, sfruttando la tecnologia, puntando sull’innovazione, «tre componenti fondamentali - spiega Maria Chiara Uboldi, Scientific Affairs Head, Consumer Healthcare Italy - che sono alla base del nostro lavoro. I primi sono all’origine di ogni scelta, siano essi classici dati clinici, real world data o modelli in silico che, simulando il comportamento di un prodotto, possono fornirci dati innovativi anche su molecole già note. La tecnologia sostiene l’evoluzione. L’innovazione è fondamentale, però ha senso solo se trova un riscontro concreto, se corrisponde a un vero bisogno del consumatore». Un termine, questo, usato non a caso (e preferito, ad esempio, al sostantivo «paziente») perché Sanofi Consumer Healthcare fornisce soluzioni di automedicazione in categorie come il benessere digestivo, la cura del dolore, l’allergia, il benessere fisico e mentale, la tosse, il raffreddore e l’influenza. Nel suo portafoglio, giusto per citarne alcuni, ci sono brand leader quali Enterogermina®, Bisolvon® e Mucosolvan, tutti destinati a più di 50 mercati nel mondo e tutti prodotti nello stabilimento biotecnologico di Origgio, in provincia di Varese.

Quest’ultimo, come ci racconta il Direttore di Stabilimento Roberto Di Domenico, si estende su una superficie di 166mila mq, impiega 330 persone altamente qualificate e si è trasformato negli anni in un centro di eccellenza per la produzione di probiotici e sospensioni orali. Ed è diventato uno dei siti principali del network della Business Unit Consumer Healthcare, grazie a un programma di innovazione ed espansione, garantendo elevatissimi standard di qualità, sicurezza, competitività. Importanti programmi di reengineering dei processi, di automazione e digitalizzazione sono andati di pari passo a investimenti e crescita, con un occhio costantemente puntato sulla sostenibilità. Con un sistema di gestione HSE e Qualità conforme ai più alti standard internazionali, «il sito di Origgio - dice Luca Angelini, Technical Services & ITS Manager - ha definito una Road map di sostenibilità ambientale che segue l’intero Life Cycle Assessment dei principali marchi prodotti, così da ridurne l’impatto ambientale del 5% l’anno in termini di emissioni di CO2». Attenzione all’ambiente, dunque, ma senza dimenticare il lato umano. Fra i tanti tantissimi impegni e iniziative in ambito sociale, che vedono la valorizzazione delle diversità e celebrano l’unicità di ogni individuo, spicca «L’Isola formativa», «un progetto che - sottolinea Luca Miglierina, People Director di Consumer Healthcare Italy - mira a reintegrare le persone con disabilità in un contesto aziendale e multinazionale stimolante». Un modo per offrire competenze, ma anche per promuovere una reale integrazione e rafforzare la cultura aziendale in un’ottica di inclusone e apertura anche al contesto locale.

Il rapporto con il territorio è un altro elemento centrale: «Dal 2015 - commenta Cristina Trecciola, Product Portfolio e Continous Improvement Manager - Origgio supporta l’innovazione tecnologica e di prodotto grazie a nove progetti finanziati dal MiMit. In questo contesto è sorto il centro di eccellenza pilota Probiotikà. Finanziato da Regione Lombardia e dedicato alla ricerca e allo sviluppo per la scoperta, la caratterizzazione e l’industrializzazione di nuovi probiotici per uso umano, è stato in grado di attrarre realtà pubbliche e private al fine di condividere progetti, obiettivi, competenze ma anche percorsi di crescita personale e professionale».

E per il futuro? Cosa attende Origgio? Entro il 2025 lo stabilimento ha l’ambizione di «raddoppiare la propria capacità produttiva rispetto al periodo pre Covid, puntando - ne è convinta Simonetta Rolando, IQC Manager - in modo particolare sulla sostenibilità, la semplificazione e la digitalizzazione». Nuovi scenari sfidano (e sfideranno) ancora una volta il comparto produttivo e industriale. lI futuro attende ma il futuro, guardando la realtà operativa e quotidiana varesina, sembra già qui.

«Già oggi l’introduzione delle nuove commesse avviene secondo una modulazione in 3D. Questo consentirà di costruire un avatar del nostro sito e svilupparlo così in modo anticipato. Ma non è tutto perché - conclude Luca Angelini - la realtà aumentata è già impiegata, con l’utilizzo di smart glasses, anche per visualizzare i processi produttivi, i parametri di controllo ed eseguire training guidati al personale».

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