TROVARE LA PROPRIA STRADA A QUALSIASI ETÀ

03 Ott 2021

Esiste un’età giusta per trovare la propria strada? 

Noi siamo convinte che non sia mai né troppo presto né troppo tardi per capire chi siamo e che, oggi, sapersi orientare sia una vera necessità. Le statistiche infatti ci dicono che: 

• ogni anno 1 studente su 5 sbaglia la scelta delle scuole superiori; 

• 3 studenti su 10 si pentono della scelta universitaria fin dal primo anno; 

• aumentano i contratti di lavoro a tempo determinato e scompare il posto fisso; 

• il mondo del lavoro cambia velocemente e fa emergere nuovi mestieri; 

• l’aspettativa di vita si allunga e la recente pandemia ci ha forzati a cercare un progetto di vita che abbia un senso. 

Queste tendenze ci costringono ad allenare la nostra competenza di auto-orientamento e a continuare a formarci. 

Anche noi, counselor specializzate in orientamento scolastico e ri-orientamento professionale, ci siamo re-inventate varie volte e per vari motivi: scelte professionali sbagliate, trasferimento, cambiamento delle priorità post-maternità. 

Grazie alla nostra storia, è venuto naturale voler accompagnare le persone che attraversano situazioni simili. 

Siamo convinte che sapersi orientare sia una competenza fondamentale da acquisire il più presto possibile e riutilizzabile in ogni fase di cambiamento della vita. 

Crediamo che sia però importante fondare la scelta orientativa non su una motivazione esterna, ma interna: partire quindi da se stessi, esplorando i propri talenti e le proprie passioni per poi verificare cosa offre il mondo in linea con gli ingredienti identificati. 

A chi deve scegliere la scuola superiore chiediamo, per esempio, di creare una pagella alternativa dove indicare voti che siano per l’impegno e per l’interesse in ogni materia. È un modo nuovo di raccontare la propria storia scolastica. 

Non avevo mai visto la scuola e le materie sotto questo punto di vista” racconta Nicholas, 13 anni. “Ho capito che la mia passione per gli esperimenti scientifici è importante e voglio trovare una scuola dove posso imparare facendo”.

Partire dalla conoscenza di sé è quindi fondamentale a qualsiasi età. 

Se n’è resa conto anche Matilda, durante il percorso di scelta post diploma: “È stato molto utile partire non dalle possibilità di scelta, che sono vaste e infinite e che possono mettere soggezione, bensì da quello che mi piace e mi appassiona.”

Scoprire la propria passione per proiettarsi verso il futuro non è, però, sempre un affare semplice. Per la scelta post diploma il nostro focus è un progetto professionale e solo in seguito esploriamo insieme i differenti percorsi di studio possibili per arrivarci. 


VÉRONIQUE FABBRI-BALDUZZI, 1963. MA Counseling Psychology. School, career and life transition professional
Counselor.
DARIA DALL’IGNA, 1970. BA European Studies. Certificato Professionale di Counseling. School, career, multicultural professional Counselor.

Inoltre, incoraggiamo gli adolescenti a espandere l’orizzonte alla ricerca di più opzioni professionali per capire cosa li stimoli di più. Generalmente riscontriamo due scenari: da una parte c’è chi ha “troppi” interessi, dall’altra chi si sente “in alto mare”.

Il mio problema è avere tante passioni e interessi”, racconta Alice inizialmente, ma alla fine del percorso dice: “Sono riuscita a scoprirmi, a individuare le mie priorità per un futuro lavoro, mettendo insieme diversi interessi come il giornalismo e la moda”. 

Cercare la propria strada non solo è possibile, è anche doveroso quando l’età avanza. Accompagnamo le persone adulte nella ricerca di storie alternative che li possano rimettere in contatto con le proprie risorse e che possano rafforzarne l’identità. Questo approccio, che deriva dalle Pratiche Narrative, valorizza l’unicità della persona, unica esperta della propria vita, l’aiuta a liberarsi da etichette limitanti e la sostiene nella ricerca di una nuova storia preferita.

Chi attraversa una crisi durante un periodo di transizione(separazione, lutto, licenziamento, pandemia…) ha bisogno di restaurare la propria identità e di (ri)trovare un senso attraverso un nuovo racconto della propria esperienza. 

Matilde, 30 anni, scrive: “Questo percorso mi ha permesso di mettere a fuoco sia le mie capacità sia i miei obiettivi; ciò che davo per scontato è, invece, una risorsa».

E Raffaella, 55 anniin fase di “ripensamento” professionale, racconta: “Essere accompagnata mi ha permesso di riflettere a fondo e riconoscere con chiarezza i miei valori, i miei motori motivazionali, i miei criteri di scelta”.

“Conosci te stesso” dicevano gli antichi greci. “Diventa ciò che sei” aggiungeva Kierkegaard. “Fa ciò che sei” concludiamo noi. 

Inizia il tuo percorso di orientamento personale il prima possibile e continualo tutta la vita. Non è mai né troppo presto né troppo tardi per (ri)diventare autore della propria vita. 

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