TOO GOOD TO GO - Obiettivo Spreco Zero

30 Giu 2020

A cura della Redazione

Too Good To Go nasce nel 2015 in Danimarca per contrastare una delle grandi problematiche che affligge la società moderna: lo spreco alimentare. È un’app che mette in diretto contatto i commercianti e i punti vendita della grande distribuzione, che hanno surplus di cibo, con i consumatori. Si basa su un mo dello molto semplice: l’app permette a ristoratori e commercianti di proporre ogni giorno le Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.

Per i consumatori il funzionamento è molto semplice e intuitivo: si scarica gratuitamente tramite App Store o Google Play, si effettua una rapida registrazione, per poi geo localizzarsi e trovare i locali aderenti che permettono di acquistare ottimi pasti a prezzi minimi. La Magic Box ordinata potrà essere pagata tramite l’app con carta, con Paypal o con i servizi Apple Pay o Google Play: basterà recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, mostrare la conferma al negoziante tramite app e ritirare la Magic Box per scoprire cosa c’è dentro. Un meccanismo altrettanto facile per il commerciante che, una volta aderito al progetto, potrà indicare ogni giorno la quantità di Magic Box disponibili, a seconda di quanto invenduto prevede di avere a fine giornata. Ogni box contiene prodotti “a sorpresa”: l’utente non può scegliere perché l’obiettivo è proprio quello dell’eliminazione degli sprechi e non sempre è possibile prevedere che cosa rimarrà ogni determinato giorno. Un’altra caratteristica da non sottovalutare è il risparmio: le Magic Box vengono messe in vendita a un terzo del loro valore commerciale e hanno un range che va dai 9 ai 15 euro, con prezzi al pubblico che variano dai 2,99 ai 4,99 euro. Un modello che funziona, tanto da far sì che Too Good To Go in pochi anni sia stata in grado di affermarsi come l’app antispreco numero uno in Europa. Partita dalla Danimarca, è ora attiva in 14 Paesi europei e sta iniziando le operazioni nel mercato statunitense. In Italia è relativamente “giovane” se si considera che il lancio è avvenuto a Milano a fine marzo 2019, ma sta già riscontrando grandi risultati in termini di pubblico e vendite. Un successo che l’ha portata ad attestarsi su circa un milione di utenti registrati a un anno dal lancio e a 500.000 Magic Box vendute.

“Too Good To Go sta dimostrando la sua capacità di instaurarsi in realtà fortemente legate alla tradizione in tutta Italia, rappresentando allo stesso tempo una soluzione innovativa alla più che attuale questione dello spreco e della difficile gestione delle risorse alimentari” commenta Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go. “Ogni anno nel nostro Paese si sprecano 10 miliardi di euro all’anno di cibo. Obiettivo di Too Good To Go è creare, una città dopo l’altra, una rete anti-spreco forte e consapevole. In Italia stiamo riscontrando con grande piacere l’attiva partecipazione sia degli utenti iscritti, che hanno sempre più a cuore il tema della lotta agli sprechi, sia degli esercenti, che spaziano dai grandi nomi del mondo della gastronomia alle piccole attività storiche e radicate nelle città italiane. Vogliamo arrivare in pochi mesi a coprire l’intero territorio nazionale”.

Un obiettivo che si può dire raggiunto, con più di 25 città e province ufficialmente lanciate a marzo 2020 (Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Verona, Trieste, Genova, Bergamo, Perugia, Napoli, Piacenza, Reggio Emilia, Lecco, Varese, Como, Arona, Padova, Prato, Palermo, Treviso, Pavia, Vigevano, Ferrara, Venezia, Pesaro Urbino) e il focus a diffondere l’app e il suo messaggio in tutta la penisola in modo sempre più capillare.
Too Good To Go rappresenta un perfetto esempio di come la tecnologia può fornire un importante aiuto nello sviluppare un modello di business sostenibile, che offra un valido strumento alle persone, che siano consumatori o commercianti, nell’apportare il proprio contributo alla lotta contro gli sprechi. Non è un caso che a gennaio 2020 Too Good To Go sia stata riconosciuta, in tutti i Paesi in cui è operante, una società B Corp. Per ricevere la certificazione da B Lab, le aziende devono sottostare a standard rigorosi, sia a livello ambientale che sociale, così da dimostrare il proprio impegno nel raggiungere obiettivi che vadano oltre il profitto degli azionisti, seguendo 5 principi chiave in aree d’impatto come Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Consumatori.

Mette Lykke, CEO di Too Good To Go, spiega così il traguardo raggiunto: “La certificazione B Corp è un potente mezzo per mostrare ai nostri utenti, partners e dipendenti il tipo di azienda che siamo - una con un obiettivo che va oltre il creare profitto. Il processo ci ha ispirato nell’investire in diverse iniziative a favore dell’ambiente e non solo. I criteri B Corp possono avere grande valore anche come ispirazione nel rapportarsi con le persone e il pianeta”.

Il fine ultimo di Too Good To Go infatti è arrivare all’obiettivo Spreco Zero. Una sfida ambiziosa che non verrà portata avanti solo e unicamente tramite la promozione dell’app di per sé, ma concentrando sforzi e risorse verso il “Movement”, ovvero l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione in tema di sprechi alimentari. Una problematica che non tutti conoscono o prendono seriamente, nonostante la FAO abbia reso noto che 1/3 del cibo nel mondo viene gettato, mentre 870 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare.

Un problema su larga scala che però coinvolge tutti i consumatori, dato che la maggior parte dello spreco si verifica nella distribuzione e tra le mura domestiche, ed è quindi a partire proprio da qui che è necessario dare inizio a un vero cambiamento, capace di coinvolgere tutta la società. Per mettere in atto questo proposito, Too Good To Go si impegnerà a diffondere il più possibile il messaggio ad eventi, speech e in tutti i momenti dedicati, con una particolare attenzione verso le scuole, dove si istruiscono i consumatori del futuro. È proprio tra i giovani infatti che Too Good To Go cerca i Waste Warriors di domani, che crescano e diffondano l’importanza di una società più sostenibile e a zero sprechi.

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