SECOND LIFE BUILDING
UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) stima che nel mondo il numero di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni abbia superato per la prima volta i 100 milioni e la tragedia umana in Ucraina ha contribuito ad accendere i riflettori su una crisi globale che si sta sviluppando da anni, con migliaia di persone che non possono più contare su un luogo sicuro in cui vivere.
Per IKEA la casa è il posto più importante al mondo e crediamo che ogni persona abbia il diritto ad averne una, dove custodire i propri affetti e costruire le basi per una vita migliore, indipendentemente dall’identità o dalla provenienza. Per questo, lavoriamo ogni giorno per promuovere un cambiamento positivo all’interno delle comunità, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo: insieme possiamo dimostrare che crescita, inclusione e impatto sociale positivo vanno di pari passo.
Quest’impegno, che affonda le sue radici nella nostra strategia People and Planet Positive, trova concretezza negli oltre 750 progetti che IKEA Italia ha realizzato negli ultimi 10 anni in tutto il Paese mettendo a disposizione risorse, prodotti e l’impegno appassionato dei suoi co-worker per realizzare luoghi accoglienti e spazi sicuri per chi ne ha più bisogno, insieme alle associazioni e alle istituzioni che ogni giorno lavorano intancabilmente sul terriorio. Un vero è proprio circolo virtuoso che ha l’obiettivo di garantire a chi è in difficoltà il diritto ad un posto in cui respirare il senso di casa.
Ed è nato prorio dalla collaborazione e dalla co-creazione con le realtà del territorio, il Second Life Building di Corsico inaugurato lo scorso settembre.
Qui, IKEA Italia si è fatta capo-fila di una rete ampia e ispiratrice che ha potuto contare sul forte sostegno dell’amministrazione comunale e sulla partecipazione di diverse realtà imprenditoriali del territorio per realizzare uno spazio polifunzionale in cui hanno trovato rifugio una ventina di persone, in particolare nuclei madre/figli provenienti dall’Ucraina. Un intero edificio di proprietà di IKEA e, fino a qualche anno fa adibito ad uffici e poi non più utilizzato, è stato interamente riqualificato e trasformato in un luogo sicuro pensato non solo per accogliere ma accompagnare le persone ospitate in un percorso di rinascita. Grazie alla collaborazione con Fondazione Progetto Arca, a cui è stato affidato lo spazio per due anni, alle donne e ai bimbi accolti saranno forniti anche strumenti di integrazione sociale, come l’inserimento a scuola per i minori e la possibilità di accedere a corsi di Italiano e di formazione lavorativa per le mamme.
All’arrivo in un nuovo Paese, infatti, le persone rifugiate incontrano numerosi ostacoli, a partire da una lingua e una cultura che non conoscono, che rendono più difficile la loro integrazione nelle comunità che li accolgono facendo crescere pregiudizi e lasciando spazio a stereotipi che creano barriere. Dal 2015, a livello globale, IKEA lavora per creare un cambiamento positivo con e per i rifugiati, nella convinzione che essi possano apportare competenze, diversità e prospettive che vanno a vantaggio dell’intera società.
Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, IKEA in collaborazione con UNHCR ha promosso a livello globale la campagna sociale “Together for all refugees/Insieme per i Rifugiati”, lanciando una raccolta fondi per supportare i milioni di persone che sono state costrette ad abbandonare la loro casa, con l’ambizione di raggiungere i 20 milioni di euro.
Pur sapendo che gli aiuti a breve termine sono importanti, l’obiettivo di IKEA è quello di generare un impatto duraturo. Così, accanto alla raccolta fondi, uno dei tasselli fondamentali è favorire un equo accesso al mercato del lavoro: una sfida a cui IKEA risponde con il progetto globale “Employment Skills For Refugee”, un programma triennale avviato nel 2020 con l’obiettivo di offrire a persone rifugiate la possibilità di sviluppare e apprendere nuove competenze che permettano loro di integrarsi nel mondo dl lavoro e nella società. L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere 2.500 persone in 30 paesi entro la fine del 2022. In Italia, entro il 2023 saranno complessivamente oltre 150 le persone con lo status di rifugiato/a o richiedenti asilo che avranno avuto modo di essere incluse nel progetto. Proprio grazie a questa progetttualità IKEA Italia ha ottenuto proprio oggi da parte di UNHCR Italia il riconoscimento “Welcome. Working for refugee integration” per l’anno 2020-2021, per aver facilitato l’inserimento lavorativo dei rifugiati.