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SCULTURE NON VISTE

La storia di Felice Tagliaferri
A cura di Lorenzo Epis
10 Mar 2023

È sabato 27 novembre quando incontro Felice Tagliaferri all’Ex Ateneo di Bergamo Alta. È a Bergamo perché parte di una mostra collettiva intitolata “La Madre Della Vita Nella Fede” curata dallo storico e critico d’arte Claudio Roghi.

Al mio arrivo alla mostra, Felice sta fumando una sigaretta all’entrata accompagnato dal suo fedele cagnolone chiamato Freedom. Presentandomi, sottolineo il grande onore che provo all’idea di intervistarlo. Felice è uno scultore unico nel suo genere: è cieco. Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Felice si destreggia abilmente fra i più diversi materiali: creta, marmo, legno e pietra. Ogni materiale viene trattato e plasmato con tecniche diverse, dalla forza impressa per scolpire il marmo alla gentilezza della plasticità espressa nel modellare la creta. Peculiarità della sua tecnica è la cura meticolosa dell’aspetto tattile, al punto che l’esplorazione tattile di ogni sua opera rivela dettagli non percepibili con l’uso esclusivo della vista.

So che sei reduce da un’importante mostra a Venezia, spiegaci meglio di cosa si è trattato e di cosa sancirà l’inizio.

Si, Venezia è stato il punto di partenza della Lycian Princess, l’imbarcazione che ospitava la mostra, che dopo Venezia salperà in direzione Trieste. La mostra, tra le altre mie opere, ha ospitato “Carta dei Diritti”, una riproduzione in marmo della “Carta dei diritti delle persone con disabilità”. L’anno prossimo insieme al navigatore disabile Andrea Stella, l’opera viaggerà per ben 80 paesi. In ogni paese nella quale il capo di stato sarà disposto di firmare questa carta con martello e scalpello, io prenderò l’aereo per raggiungerli. Più capi di stato saranno disposti a scolpire il loro nome sull’opera, più leggera la carta dei diritti delle persone con disabilità sarà leggera quindi, avrà un peso più accessibile per tutti.

Qual è l’intenzione della tua arte e delle tue opere?

È quello di dare forma alle mie immagini e ai miei sogni interiori. A quello che io diciamo vedo o prevedo. Quindi faccio sempre cose inerenti alla realtà o che in qualche modo prevedono la realtà.

So che hai perso la vista quando avevi solo 14 anni. Come ti sei sentito?

Nel primo momento quando perdi la vista è come se perdessi un braccio, un braccio o qualche persona cara quindi devi lavorare un lutto. Io ho lavorato a questo lutto per due anni chiudendomi nella mia camera. Il mondo era fuori, quindi io potevo scegliere se continuare a guardare il mondo dalla mia finestra oppure rompere il vetro della finestra. Io ho deciso di romperlo e di continuare la mia vita in mezzo agli altri.

Mi piacerebbe sapere di più della tua scuola d’arte, “La Chiesa Dell’Arte”. Cosa rappresenta per te?

La Chiesa Dell’Arte è nata a Sala Bolognese nel 2004 ed è stata inaugurata da Candido Cannavò, inizialmente io ero talmente felice per la gioia di aver incontrato il mondo dell’arte, che ero sempre più convinto che chiunque avrebbe dovuto fare questo importante incontro. Chiunque deve trovare la sua ispirazione artistica. Si deve provare a ballare, cantare, dipingere, perché quando chiunque trova la sua espressione artistica diventa una persona felice. Io ho trovato la felicità con la scultura, quindi il mio messaggio è quello di esplorare e fare esperienze di tipo artistico ovunque. Dopo qualche anno il Comune di Sala Bolognese ha reclamato lo spazio e ad oggi la Chiesa dell’Arte è una scuola d’arte itinerante con base nella mia casa di Cesena.

Che cosa rappresenta per te il tuo cane Freedom?

Freedom per me è la mia compagnia, i miei occhi. Mi aiuta tanto anche nel mio lavoro perché la gente spesso mi si avvicina chiedendomi del cane e finiamo poi per parlare della mia arte. Così ho venduto diverse opere. Scherzi a parte, per quanto io sia normale comunque sia sono una persona diversa, quindi la gente ha paura di avvicinarsi e parlare tranquillamente con me. Invece con Freedom che fa da tramite è magnifico.

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