ROMPERE I TABÙ DELLA FERTILITÀ: COME LE AZIENDE POSSONO FARE LA DIFFERENZA
Una persona su 6, nel mondo, soffre di infertilità, a rivelarlo è un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di oltre un miliardo di persone per cui il percorso verso la genitorialità risulta difficile, se non addirittura impossibile.
Uno dei principali fattori è l’età in cui si decide di avere un-ə bambinə, sempre più tardi rispetto alle generazioni precedenti. Questa scelta è spesso causata dalla mancanza di stabilità, che si raggiunge in un’età in cui l’orologio biologico non è più favorevole alla procreazione. Basti pensare che un primo calo del potenziale riproduttivo avviene già a partire dai 35 anni, età nella quale spesso lavoro, sicurezza e amore non ci sono ancora.
Questo lo rende un fenomeno nuovo che emerge con questa generazione di lavoratorə e lavoratrici.
E perché è un problema delle aziende?
Con l’ingresso nel mercato del lavoro dei-delle Millennials e dei-delle GenZ, sta cambiando non solo il modo di lavorare, ma anche le aspettative che i-le dipendenti hanno nei confronti dell’azienda. La nuova forza lavoro è sempre più attenta ai temi di inclusione, benessere fisico e mentale e ricerca nel proprio contesto lavorativo questi stessi valori.
Questa tendenza è stata confermata negli USA da un’inchiesta della BCC dove è emerso che alcunə candidatə cercano e si candidano attivamente presso aziende con i migliori benefit per la fertilità e la famiglia. Inoltre, il 50% dei Millennials si aspetta che la pianificazione o il trattamento della fertilità costituiscano una parte fondamentale della copertura sanitaria.
Ma che cos’è un fertility benefit?
È un supporto emotivo, educativo ed economico che le aziende offrono ai-alle propri-e dipendenti per aiutarlə ad affrontare una delle sfide più importanti della loro vita: la genitorialità. Ma non è solo questo, l’azienda lancia un segnale della sua volontà di creare e implementare una cultura aziendale inclusiva.
Per esempio, nel 2014 Apple ha annunciato che avrebbe finanziato fino a $ 20.000 per la crioconservazione degli ovociti, dimostrando un impegno tangibile nel sostenere le donne nella loro carriera e nella loro pianificazione familiare.
Ma i benefit aziendali per la fertilità, che fino a qualche anno fa erano considerati un privilegio riservato solo a poche aziende e solo a determinati ruoli, stanno diventando sempre più comuni.
Un altro caso di successo è Hootsuite, una società di digital marketing con sedi in tutto il mondo. Dopo un’analisi dei benefit aziendali, nel 2020 Hootsuite ha introdotto la copertura per i trattamenti di fertilità e il supporto per la pianificazione familiare all’interno della sua proposta welfare, offrendo fino a $ 12.000 per i trattamenti di fertilità. Il risultato è stato un notevole aumento della soddisfazione dei-delle dipendenti, passato dal 66%all’81%, dimostrando come tali benefit possano avere un impatto positivo sulla retention e sulla produttività.
E in Italia?
In Italia, l’adozione di politiche aziendali che sostengono la fertilità dei-delle dipendenti è ancora relativamente limitata. Ma ci sono segnali di cambiamento con l’obiettivo di migliorare la retention dei talenti, ma anche per promuovere una cultura aziendale inclusiva e rispettosa delle diverse esigenze familiari.
Ad esempio, Bending Spoon offre ai-alle propri-ə dipendenti un contributo iniziale di € 10.000 per i trattamenti di fertilità, all’interno dei propri programmi di welfare aziendale.
Lanciare internamente un fertility benefit è un importante dispendio economico, di tempo e di professionalità ad hoc che andrebbero acquisite da parte dell’azienda. Ma ci sono realtà che supportano le aziende in questo percorso, come noi di Flami. Flami è il primo benefit aziendale sulla fertilità che nasce per offrire un supporto concreto alle dipendenti durante il proprio fertility journey.
Che l’obiettivo sia acquisire una maggiore consapevolezza sul tema o intraprendere dei trattamenti di fertilità (crioconservazione degli ovociti o Procreazione Medicalmente Assistita), Flami supporta i talenti femminili sia con una parte educativa composta da una serie di risorse curate da esperti, sia tramite una rete di specialisti e cliniche partner per intraprendere azioni concrete. È attraverso l’adozione di soluzioni innovative e il sostegno attivo delle aziende che possiamo, tuttə insieme, costruire un ambiente lavorativo più empatico, inclusivo e che abbia a cuore la vita dei e delle dipendenti.