RIPARTIRE DAL LINGUAGGIO - Insieme per includere, insieme per crescere

11 Dic 2020

A cura della Redazione

Il linguaggio cristallizza la realtà, dà forma al pensiero e, di conseguenza, alla cultura. Le parole che usiamo spesso non sono neutre e si può rischiare di cadere nella trappola di pregiudizi e stereotipi. Un tema molto attuale nel contesto che stiamo vivendo se si pensa allo stigma della malattia fisica, ma anche psicologica. Proprio una delle lezioni di questa crisi è l’importanza di partire dal linguaggio per ricostruire una realtà più solidale, inclusiva e sostenibile, con un ruolo importante da giocare (anche) per il mondo delle aziende, in quanto realtà sociali fatte di persone.

“È un tema chiave per AXA Italia – ha dichiarato Simone Innocenti, Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Change management di AXA Italia - che, da tempo, si impegna per creare un contesto dove tutti i collaboratori siano trattati con dignità e rispetto e dove le differenze individuali vengono valorizzate. Offriamo pari opportunità in ogni aspetto della vita in azienda e lavoriamo ogni giorno per creare un ambiente dove poter esprimere serenamente la propria individualità, per essere a nostro agio e dare il meglio nei confronti delle colleghe, dei colleghi e dei clienti”.

“One AXA – prosegue Innocenti - è esattamente uno dei valori fondanti del Gruppo, che significa essere inclusivi, capaci di ascoltare e premiare tutte le diversità come elementi differenzianti”.

Numerose sono le progettualità e le iniziative su cui il Gruppo è impegnato, tra gli esempi: webinar digitali sull’importanza del linguaggio inclusivo per tutti i circa 1800 collaboratori, realizzati in collaborazione con Parks, associazione che si occupa di diversità in ambito aziendale. Tra le novità, anche un percorso di revisione completa di tutte le policy e dei documenti HR, in una logica di inclusione.

“Siamo su tutti i fronti dell’inclusività: valorizzazione della leadership al femminile, inclusività dei disabili, LGBT+, multi generazionalità, progetti sulle diverse capacità, sulle modalità di esprimersi e anche sull’essere in grado di limitare gli unconscious bias - che appartengono a ciascuno di noi perché parte integrante del processo di apprendimento - per imparare a riconoscerli e a gestirli, per guardare l’altro come persona che può arricchirci portando ciò che noi non abbiamo”. 

L’importanza del linguaggio sottende in AXA a un’attenzione più generale all’accoglienza delle persone e alla promozione di un ambiente di lavoro che favorisca un equilibrio tra salute fisica, benessere psicologico e sociale. Il momento che stiamo vivendo rende ancora più importante dimostrare vicinanza, attenzione, ascolto e inclusione delle persone, se pensiamo a quanto il lavoro da remoto allenti le relazioni personali e, spesso, annulli anche la comunicazione informale che naturalmente si sviluppa in ufficio tra colleghi o al senso di ansia e ai timori generati dall’isolamento.

“Viviamo una fase delicata, con complessità da gestire anche a livello famigliare e personale, per questo non abbiamo mai perso di vista la dimensione umana, l’importanza della socialità e della condivisione, favorendo momenti di convivialità tra i team, come pause caffè virtuali o webinar interattivi sul tema della resilienza. In questo percorso, insieme ai colleghi, abbiamo dato sempre importanza all’ascolto reciproco anche attraverso survey periodiche”.

Un percorso sempre scandito da azioni concrete, dunque, quello di AXA Italia. Sul fronte del benessere psicologico, ad esempio, oltre a una polizza sanitaria collettiva molto ricca - che prevede anche il rimborso delle sedute di terapia psicologica -, i colleghi hanno a disposizione un numero verde di assistenza psicologica H24 e uno sportello virtuale di counselling per gestire eventuali situazioni di difficoltà, stress o ansia. A questo si aggiungono, in ottica di tutela e protezione, la possibilità di effettuare gratuitamente e su base volontaria test sierologici tra i più attendibili del mercato e campagne vaccinali antinfluenzali.

“In ottica di awareness sul benessere psicologico sono stati proposti, con successo, contenuti informativi sulla gestione delle emozioni (paura, rabbia, noia, tristezza) e webinar di wellbeing animati anche da colleghi che hanno messo il proprio talento personale a servizio degli altri (come fisioterapista part time o istruttori di yoga, ad esempio)”. 

Per mantenere vivo il contatto umano e dimostrare vicinanza, l’offerta formativa è stata poi ridisegnata nell’arco di 4 settimane dal primo giorno di lockdown ed è fruibile al 100% in modalità on line. I collaboratori possono, inoltre, accedere gratuitamente a una piattaforma di learning con 16.550 contenuti. Il digitale ha avuto un ruolo chiave sin dall’inizio dell’emergenza, con l’impegno da parte dell’azienda ad accompagnare il cambiamento grazie a oltre 100 sessioni on line sull’uso dei tool collaborativi. Sono temi che vedranno AXA Italia sempre più impegnata nei prossimi anni.

“Proseguiremo su questa strada del People Care anche in futuro, perché fa parte della responsabilità di AXA Italia che vuole agire per proteggere ciò che conta, incluso il benessere psicofisico della sua comunità di persone, che continueremo a preservare e alimentare, perché rimanga energizzante per chiunque e in qualunque momento”.

Oltre alle proposte interne, AXA Italia vuole dare un contributo alla società nel suo complesso, con iniziative uniche di inclusione ed empowerment femminile, come Angels 4 Women, la prima associazione italiana di business angels per supportare l’imprenditorialità e l’innovazione al femminile o Punto Donna, a Milano, nel quartiere Giambellino, per supportare donne vittime di violenza o di esclusione sociale.

Insieme all’AXA Research Fund e grazie alla collaborazione con l’Università Bocconi, per dare un contributo concreto a livello di “sistema Paese” auspicando un futuro più sostenibile e inclusivo, AXA Italia sta per lanciare un lab di ricerca triennale sulla Gender Equality, per promuovere studi in grado di incidere sulle policy indispensabili per eliminare il gender gap e, così, centrare il traguardo fissato nell'Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

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