4 Elementispazi e luoghigenerazionisociale

(RE)GENERATION CAMP

La filosofia sostenibile di fondazione illimity
A cura di Redazione
10 Mar 2023

Valorizzare il potenziale di asset immobiliari, rigenerandoli per destinarli a progetti ad impatto
sociale: questa la mission di fondazione illimity, che, insieme a Programma Integra e Svicom S.p.A., ha avviato il progetto “(RE)GENERATION CAMP” nel Centro Commerciale Dima Shopping Bufalotta, in Via Dario Niccodemi 99 a Roma, a cavallo tra i quartieri Bufalotta e Talenti. Lo racconta Daniele Levi Formiggini, Consigliere della fondazione e Head of neprix Real Estate.

Sostenibilità vuol dire anche ridare nuova vita ai luoghi, rigenerandoli per destinarli a progetti ad impatto sociale.

Nel nostro lavoro quotidiano ci capita di imbatterci in alcune strutture che risultano adatte alla realizzazione di progetti ad alto impatto sociale. fondazione illimity è nata proprio con la volontà di valorizzare il potenziale di immobili, spesso sottostanti i nostri crediti, per rigenerarli e renderli luoghi di inclusione. In quello che facciamo mettiamo le nostre competenze legate al mercato immobiliare al servizio della comunità, con il supporto di esperti di progettazione sociale, di finanza d’impatto e in sinergia con un ecosistema di imprese sociali, enti no profit, soggetti pubblici e privati di cui fondazione illimity si pone come un hub catalizzatore.

Questa è la premessa ma anche il futuro della fondazione.

Siamo una giovane fondazione, nata nel 2021, dopo i momenti più bui della pandemia, con l’obiettivo di valorizzare il potenziale di asset immobiliari, rigenerandoli per destinarli a progetti ad impatto sociale. Questa è e rimarrà la nostra missione, anche in virtù del momento storico in cui ci troviamo ad operare. Le persone hanno bisogno, ora più di prima, di luoghi di ritrovo, inclusivi e aperti alla condivisione.

Qual è il valore più importante che lei ha acquisito attraverso il suo lavoro con la fondazione? Ci fa un esempio di progetto passato che porta nel cuore?

Ho toccato con mano l’importanza della comunità e del tessuto sociale in cui si opera grazie al nostro primo progetto, Albergo Etico Cesenatico, inaugurato a ottobre e che aprirà i battenti in primavera. Per lunghi mesi il nostro team è stato coinvolto professionalmente e umanamente nello sviluppo di questa iniziativa. Abbiamo rilevato tramite asta un hotel chiuso convinti che potesse rinascere. Così è stato: un anno fa abbiamo incontrato Albergo Etico, impresa sociale pioniera in progetti di autonomia personale e professionale di ragazzi con sindrome di Down e disabilità nel settore del turismo e della ristorazione, con cui è nata una bellissima collaborazione. L’immobile, ristrutturato da fondazione illimity, sarà gestito dai ragazzi e dalle ragazze di Albergo Etico. Lo sviluppo del progetto ha coinvolto anche la città e le scuole (ad esempio il murales di una delle facciate dell’albergo è stato dipinto da un’artista locale, Virginia Verona, che ha preso spunto dalle idee degli studenti dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Cesenatico). Inoltre, l’edificio ha al suo interno un’area polifunzionale aperta alle associazioni del quartiere. Di fatti questa è stata una coprogettazione sociale, non siamo mai stati soli.

Parliamo ora di “(RE)GENERATION CAMP” nel quartiere Talenti-Bufalotta di Roma. Come è nato il progetto? Perché avete deciso di intervenire in quest’area? 

Talenti-Bufalotta è un quartiere a nordest della periferia romana, molto vicino al grande raccordo anulare. Una zona super connessa e molto popolosa (circa 450 mila abitanti in un raggio di venti minuti d’auto), che ha avuto una crescita significativa negli ultimi quindici anni. In quest’area, quasi esclusivamente residenziale, il Centro Commerciale Dima Shopping Bufalotta, nato vent’anni fa circa, è il punto di riferimento per la comunità. È una piazza del quartiere in un abbiamo pensato di mettere a disposizione un locale polifunzionale dedicato a laboratori di creatività per bambin* e ragazz*.

Qual è l’obiettivo di questo progetto?  

Vogliamo promuovere l’integrazione e la socializzazione tra bambin* e ragazz*, offrendo loro la possibilità di coltivare i propri talenti, coinvolgendo le comunità locali e rigenerando, grazie a fondazione illimity, uno spazio all’interno del Centro Commerciale, punto di riferimento per l’intero quartiere, già attivo in iniziative ad impatto sociale. È un progetto che affronta il tema della povertà educativa e dell’inclusione, perché qui bambin* e ragazz* che provengono anche da situazioni disagiate e fasce fragili, trovano uno spazio in cui potersi integrare con i loro coetanei attraverso laboratori di creatività.

Da qui il gioco di parole di “(RE)GENERATION CAMP”, il nome dell’iniziativa, tra rigenerazione e generazione.

La scelta di un centro commerciale come luogo di creatività è insolita.

Questo è sicuramente uno degli aspetti più interessanti del progetto. I centri commerciali sono un asset class immobiliare che sta avendo una grande trasformazione. Da una parte il mutamento delle abitudini di consumo e lo sviluppo della multicanalità sta portando a rivedere i format consolidati, dall’altro la crescente attenzione degli investitori ai temi ESG metterà sempre più al centro del retail le persone e le comunità nelle quali queste strutture si inseriscono.

In questo senso l’idea di retail inclusivo e rigenerativo di (RE)GENERATION CAMP può essere un’esperienza da prendere a modello anche da altri centri commerciali, con un potenziale impatto sociale importante se consideriamo che questo settore in Italia è un’industria di oltre mille strutture di vendita, 20 milioni di metri quadri di superficie e che rappresenta circa il 4% del PIL nazionale.

Quali attività sono state programmate? 

Si tratta di due percorsi, uno d’arte ed uno di fumetti, organizzati e gestiti da Programma Integra. Il “Laboratorio d’arte”, con attività grafico-pittoriche e di manualità, è rivolto a ragazzi e ragazze tra gli 8 ed i 12 anni. L’obiettivo è quello di avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’arte, dei suoi linguaggi e delle tradizioni, stimolandone la creatività. Attraverso l’analisi dei vari linguaggi artistici, il laboratorio diventerà una vera e propria “officina di idee” dove si realizzeranno giochi ed esperimenti e i ragazzi impareranno a conoscere ed utilizzare i diversi materiali, dai più tradizionali ai più innovativi. Il “Laboratorio di fumetti” è invece rivolto alla fascia di età che va dai 12 ai 17 anni ed ha come obiettivo quello di imparare a riconoscere gli elementi che compongono una tavola, disegnare la figura umana, dare l’espressività al corpo e al viso e mettere gli oggetti in prospettiva. Attraverso lo studio delle tipologie e dei generi di fumetti, i partecipanti impareranno a trovare un loro stile personale, scrivere una sceneggiatura e realizzare una propria tavola autoconclusiva.

Leggi questo numero
Registrazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 09 Aprile 2018, sede legale via XXIV maggio 8, 24128 BG, P.IVA 03930140169. Impaginazione e stampa a cura di Sestante Editore Srl. Copyright: tutto il materiale sottoscritto dalla redazione e dai nostri collaboratori è disponibile sotto la licenza Creative Commons Attribuzione/Non commerciale/Condividi allo stesso modo 3.0/. Può essere riprodotto a patto di citare DIVERCITY magazine, di condividerlo con la stessa licenza e di non usarlo per fini commerciali.
magnifiercrosschevron-down