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QUANTO CI E' FAMIGLIARE LA PAROLA FAMIGLIA?

A cura di Alexa Pantanella
24 Giu 2024

Spesso presente nei nostri scambi e modi di dire, “famiglia” identifica un concetto su cui l’ordine sociale si è permeato per secoli e ancora oggi definisce molte delle nostre relazioni.

Ma quanto realmente conosciamo questa parola, che per molti versi ci è famigliare?

Per immergerci in questo vocabolo, proviamo a mettere a confronto cosa è probabile evochi in noi la parola “famiglia” oggi, rispetto al suo significato originario, quello del suo etimo, da cui tutto è partito. Prima di tutto un piccolo test: chiudete gli occhi e pensate a cosa vi viene in mente con la parola “famiglia”. Poi, se avete modo, provate a cercare in un qualsiasi motore di ricerca o banca immagine questa parola. Se vi è già capitato di farlo, saprete che in linea di massima ciò che apparirà è qualcosa di simile a questo.

Per come funzionano gli algoritmi che guidano la selezione di immagini, è piuttosto evidente ciò che anche il nostro immaginario collettivo richiama e associa a questa parola: “famiglia” è quella composta da un uomo e una donna, cisgender, quasi sempre di pelle bianca, sulla trentina, sorridenti e senza visibili preoccupazioni (capirai se conoscono la disabilità) e che soprattutto si è data da fare per figliare…altrimenti, senza prole, di che famiglia staremmo parlando?!

Ditemi se anche a voi, chiudendo gli occhi per qualche secondo, non era venuta in mente più o meno questa stessa immagine.

È probabile che, fermandoci a pensare, non ci riconosciamo in questa sola idea di famiglia, ma è comunque con queste narrative e associazioni spontanee che dobbiamo fare i conti.

Parlando, invece, dell’etimologia di questa parola, che cosa possiamo scoprire del suo significato originario?

“Famiglia”, come molte parole della lingua italiana, deriva dal latino “famĭlia”, che a sua volta origina da “famŭlus”, che si riferiva a chi ricopriva il ruolo di «servitore, domestico» in stato di schiavitù, come era prassi a quei tempi.

Nell’antica Roma, periodo di origine del termine, “familia” indicava “l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto”. Nel suo etimo, quindi, “famiglia” non ha nulla a che vedere con ciò che oggi associamo a questa parola: consanguineità, unione attraverso un sacramento religioso o un rito civile, né tanto meno la finalità della procreazione.“Famiglia” identificava, più semplicemente, forme di convivenza tra persone diverse, fondate sulla condivisione di necessità e interessi comuni, così come sulla solidarietà e il supporto reciproci.

Paradossalmente, l’etimologia di questo termine è molto più vicina al concetto di “famiglia queer”, di cui ci ha parlato Michela Murgia non molto tempo fa.

Quando il vissuto e il significato di “famiglia” sono cambiati?

È solo in epoca moderna, con la rivalutazione del sentimento, che il termine “famiglia” si affranca dalla concezione “utilitaristica” e il legame famigliare inizia a fondarsi sull’affetto che lega le persone.

E da lì, sembra essersi stratificata e affermata una più ampia aspettativa sociale: una regola non scritta per cui si è essere umani pienamente realizzati solo e soltanto se ci si adopera per “mettere su famiglia”. Pensate a queste volte potremmo sentire frasi come: “Ma non è ora che ti fai una famiglia?”, “Ormai state insieme da qualche anno, quando mettete su famiglia?”. Come se il tempo che si dedica ad altro, che non sia la famiglia, non avesse lo stesso valore. Come se l’unica aspettativa e traguardo nella vita di tutte le persone fosse lo stesso. Ma è veramente sempre così? A guardare i numeri non sembrerebbe.

Tutto questo non è per dire che la famiglia non sia più importante. Ma per aiutarci a riflettere sull’idea che abbiamo introiettato di famiglia e su quanto questa possa essere lontana da cosa sia oggi il senso di unione e condivisione tra persone e da come potrebbe evolvere ancora in futuro.

Ecco perché, più che parlare di famiglia, forse è più opportuno parlare di famiglie, che possono avere forme, espressioni e finalità diverse. Esattamente come ci insegna l’etimo di questa parola, in grado di dare una casa e accogliere tutti i tipi di famiglie. Nessuna esclusa.

QUANDO METTI SU FAMIGLIA? ORMAI SIAMO UNA FAMIGLIA! È UNA PERSONA DI FAMIGLIA! I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA!

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