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Punti Viola, musica e cinema per contrastare la violenza di genere

Dai Punti Viola in farmacia, che offrono spazi sicuri e accessibili a chi vive situazioni di violenza, allo spettacolo Quello che le donne...dicono!, dove musica e poesia diventano strumenti di rivendicazione, fino al film La gioia all’improvviso, che racconta il lavoro quotidiano del centro antiviolenza di Parma: le iniziative sostenute dal Gruppo Chiesi mostrano come la lotta alla violenza di genere non sia un’azione episodica, ma un impegno che attraversa il tempo, i linguaggi e i luoghi della comunità
A cura di Elisa Belotti
03 Nov 2025

La parità di genere non è un traguardo da raggiungere in futuro, ma un impegno concreto che guida il presente. Per questo Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale, ha scelto di sottoscrivere un manifesto contro la violenza e le molestie, assumendosi la responsabilità di contrastare il fenomeno con strumenti concreti di prevenzione e supporto. Non un gesto simbolico, ma un atto che rende la tutela della dignità un impegno quotidiano condiviso. Questa scelta è coerente con l’impegno del Gruppo Chiesi di operare secondo un approccio shared value, integrando il successo aziendale con il progresso sociale. Con riferimento al pillar strategico People, quindi ai collaboratori, questo significa per Chiesi riconoscere l’unicità di ogni persona e garantire pari opportunità. Un impegno che negli anni si è tradotto in azioni tangibili – dall’azzeramento del gender pay gap e dai percorsi di sviluppo verso posizioni di leadership a politiche di genitorialità inclusive, passando per la tutela dei caregiver e delle persone con fragilità – e che si rafforza attraverso iniziative culturali e territoriali contro la violenza di genere.

Punti Viola in Farmacia
Nel 2025 ventotto farmacie di Parma e provincia sono diventate Punti Viola, spazi sicuri a cui possono rivolgersi le donne che subiscono violenza. L’obiettivo è creare una rete capillare di luoghi facilmente accessibili, dove chi chiede aiuto possa trovare persone preparate, pronte ad ascoltare senza giudicare e a indirizzare verso i servizi competenti. Il progetto, promosso dall’associazione DonneXStrada, è stato realizzato da Chiesi Italia, traducendo uno spunto del CAN (Chiesi Affinity Network) WIN – Women Inclusive Network, il gruppo interno di volontarie e volontari attivo sui temi della parità di genere, che supporta il Gruppo nell’ideazione e diffusione di iniziative e buone pratiche in ambito Diversity & Inclusion. Fondamentale è stata la collaborazione con Federfarma Parma. Le farmacie che aderiscono espongono un bollino all’ingresso, per rendere visibile e immediatamente riconoscibile la loro adesione alla rete dei Punti viola. A oggi sono 76 le farmaciste e i farmacisti che hanno seguito la formazione specifica: una scelta che valorizza il ruolo centrale delle farmacie nella vita quotidiana del territorio. Non solo presidi a cui rivolgersi per un farmaco o un consiglio sanitario, ma anche realtà di prossimità capaci di intercettare un altro tipo di bisogno: la protezione da situazioni di violenza. Spiega infatti Ilaria Saliva, presidente dell’associazione DonnexStrada: «Le farmacie sono luoghi in cui andiamo quotidianamente e dove spesso intessiamo relazioni di fiducia col personale. Rendere queste attività commerciali dei posti dove chiedere aiuto, crea una rete preziosa, capace di dare informazioni importanti per rendere le persone consapevoli e, soprattutto, libere di scegliere».

Quello che le donne…dicono!
Non è la prima iniziativa del Gruppo in merito. Già nel 2024, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Chiesi ha ospitato lo spettacolo Quello che le donne…dicono!, ideato e interpretato dalla cantante e vocal coach Silvia Smaniotto, accompagnata al pianoforte da Pietro Cantarelli. Musica e poesia si sono intrecciate in un percorso che ha guidato il pubblico dalle ombre del silenzio alla luce della parola ritrovata, dando voce alle esperienze troppo a lungo negate delle donne che incontrano la violenza nella loro vita per il solo fatto di essere donne. Lo spettacolo è stato un invito a riflettere sul peso di secoli di mentalità discriminatoria ma anche sul potere che le donne e gli uomini hanno di essere parte di un cambiamento sempre più necessario. Attraverso canzoni e testi poetici, le emozioni sono diventate strumenti di consapevolezza e un invito alla presa di responsabilità. L’evento ha suscitato grande partecipazione emotiva, come testimoniano alcuni commenti raccolti dopo l’evento: «Ci avete regalato qualcosa di toccante, coinvolgente e pieno di messaggi importanti» e «Volevo complimentarmi con voi, e ovviamente con tutto il vostro CAN, per l’evento […]. Pomeriggio riflessivo, travolgente, toccante, commovente… semplicemente superlativo. Grazie!».

La gioia all’improvviso
Tornando indietro nel tempo, un altro importante esempio dell’impegno di Chiesi nel contrasto alla violenza di genere risale al 2023, quando si è declinato nel sostegno alla produzione e alla diffusione del film La gioia all’improvviso, dedicato al lavoro delle operatrici del centro antiviolenza (CAV) di Parma. Diretto da Marco Mazzieri, scritto da Lorena Ravanetti e Fabrizia Dalcò, il film nasce con la consulenza diretta del centro antiviolenza e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Parma. Girato nei luoghi reali del CAV, il film intreccia le voci delle operatrici e delle donne sopravvissute alla violenza con l’interpretazione delle attrici del Teatro del Cerchio. Accoglienza, ascolto, assistenza legale, orientamento al lavoro e sostegno nei percorsi di rinascita sono raccontati attraverso una narrazione corale che restituisce dignità e complessità a un impegno spesso sconosciuto. La prima nazionale al Cinema Astra di Parma ha registrato il tutto esaurito e raccolto il plauso delle istituzioni e del pubblico. La gioia all’improvviso è stato poi proiettato anche all’interno di Chiesi, trasformando il racconto filmico in uno strumento di sensibilizzazione collettiva e in un invito a costruire, insieme, una cultura del rispetto e della cura.

Coltivare il rispetto, costruire il cambiamento
A illustrare le motivazioni di Chiesi è Arianna Conca, Senior Director, Global D&I and Wellbeing: «La violenza di genere è una ferita che attraversa la nostra società in silenzio, troppo spesso invisibile. Ognuno di noi può e deve fare la differenza, e le aziende hanno il potere e la responsabilità di generare consapevolezza e cambiamento. Con questo spirito, nel 2022 abbiamo lanciato il nostro Manifesto contro i comportamenti ostili, la violenza e le molestie sul lavoro: un impegno concreto per prevenire ogni forma di violenza e promuovere una cultura dell’ascolto e del rispetto. Siamo orgogliosi che oggi questo manifesto sia esteso a tutte le nostre filiali nel mondo: un passo importante nel nostro percorso per costruire ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e solidali. In Chiesi vogliamo coltivare ogni giorno una cultura fondata sul rispetto, ispirando altre realtà a fare lo stesso. Solo insieme possiamo costruire una società davvero libera dalla violenza e un futuro in cui nessuna voce debba più avere paura di farsi sentire».

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