Violenza di generegeneriparità

Prevenzione delle molestie sul lavoro

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere del 2024, Assosomm, l’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro, di cui Openjobmetis fa parte, insieme a 6Libera – Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro e al Censis, ha presentato l’indagine Prevenzione delle molestie sul lavoro, un’emergenza silenziosa
A cura di Elisa Belotti
28 Ott 2025

L’analisi non si limita a misurare il fenomeno, ma invita a una riflessione strategica su come costruire ambienti professionali fondati sul rispetto e sulla prevenzione, andando oltre la reazione a singoli episodi. Come ha ricordato Rosario Rasizza, Presidente di Assosomm e Amministratore Delegato di Openjobmetis, «le Agenzie per il Lavoro […] sono in prima linea non solo nel garantire la regolarità assuntiva, ma anche, attraverso il dialogo quotidiano con le imprese, nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e sereno, dove non ci sia spazio per le molestie».

Secondo i dati riportati nel report, il 13,5% delle donne tra i 15 e i 70 anni – quasi 1,9 milioni di persone – ha subito nel corso della vita una molestia a sfondo sessuale sul luogo di lavoro. Negli ultimi tre anni, circa 5 lavoratrici su 100 hanno sperimentato molestie fisiche, verbali o psicologiche.

È stata inoltre rilevata la diffusione dei ricatti sessuali per assegnare un impiego o un avanzamento di carriera, che hanno coinvolto oltre 2 milioni di donne. Per metà delle vittime, ciò ha significato la perdita di un’opportunità lavorativa, a seguito di licenziamento, mancata assunzione o dimissioni.

L’indagine Delphi condotta da 6Libera, Censis e Assosomm mette in luce un quadro contraddittorio: il 75,8% delle imprese riconosce la gravità del problema, ma solo il 26,2% ha adottato una politica scritta di prevenzione. La formazione specifica è ancora un’eccezione: il 64,6% delle aziende non la offre mai, mentre solo il 13,8% la eroga regolarmente.

Mancano anche strumenti di tutela e segnalazione: oltre la metà delle imprese non dispone di canali anonimi per denunciare, e il 52% non ha procedure per proteggere chi segnala episodi di molestia da possibili ritorsioni. Solo il 16,9% del campione prevede un supporto psicologico per le vittime. Sul versante delle lavoratrici, la situazione non è più incoraggiante: l’86,4% delle donne afferma di non avere una figura di riferimento a cui rivolgersi e il 70% non saprebbe come agire in caso di molestia.

Il rapporto sottolinea che la prevenzione non può limitarsi all’adozione di policy, ma richiede un cambiamento culturale sostenuto da formazione continua e dialogo. In questa direzione si muove 6Libera, che nel 2024 ha avviato con FAPI (Fondo di formazione per le PMI) un progetto pilota, su delibera di Confapi, CGIL, CISL e UIL, per premiare le iniziative formative dedicate alla tutela e alla sensibilizzazione sui temi della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro. In soli nove mesi, sono stati investiti 700 mila euro, destinate 3.500 ore alla formazione e raggiuntə oltre 12.000 lavoratrici e lavoratori: un segnale concreto della domanda crescente di strumenti di prevenzione e della volontà di molte aziende di agire.

Contrastare la violenza e le molestie significa anche favorire l’indipendenza economica delle donne, condizione essenziale per potersi autodeterminare ed essere al riparo dagli abusi. Come evidenzia una ricerca promossa da Herconomy – Henkel, gli stereotipi che limitano l’accesso equo alle risorse economiche restano diffusi, spesso legati all’idea che alcune responsabilità siano “da uomini”.

Le differenze emergono fin dall’infanzia: nell’educazione finanziaria, nelle aspettative e nel modo in cui figli e figlie vengono incoraggiatə a costruire il proprio futuro. Combattere queste disuguaglianze significa mettere in discussione modelli culturali radicati, anche nel linguaggio e nella formazione professionale. Solo così sarà possibile costruire una società in cui i luoghi di lavoro sono più sicuri, equi e inclusivi.

Leggi l'indagine 6Libera – Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro cliccando qui

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