PRENDERSI CURA DELLA TERRA E DELLE PERSONE

06 Giu 2022

Il rapporto secolare di Mutti e Parma (e non solo)

a cura della Redazione

La pazienza, la perseveranza, il rispetto del tempo. Sono le virtù che accomunano coloro che svolgono un lavoro inserito nei ritmi della natura. Questa è solo una faccia della medaglia. Dall’altra parte c’è l’amore per la terra, la soddisfazione della raccolta dei frutti nati dalla semina.

Mutti sperimenta i cicli della terra da generazioni. La relazione con il territorio e gli abitanti locali è viscerale. Le radici dell’azione e della presenza nella città Parma – e in particolare con Montechiarugolo che ospita lo stabilimento principale – si intrecciano costantemente dal 1889, quando Marcellino e Callisto Mutti fondarono la “Fratelli Mutti”. Oggi, a oltre 120 anni di distanza,
il nome della città è ancora inserito nel logo dell’azienda.

“Tra Mutti e Parma c’è una influenza continua che ha sempre contraddistinto la storia dell’azienda e ha determinato il nostro modo di fare business – commenta Michele Laterza, Head of Corporate Affairs and Sustainability di Mutti – Chiaramente per il lavoro che svolgiamo siamo una realtà con una spiccata vocazione ambientale, ma la nostra attenzione si rivolge anche al tessuto sociale in cui viviamo”.

Il rapporto con i conferitori
Il forte attaccamento con il territorio vede la sua massima espressione nel rapporto con i circa 800 conferitori agricoli che compongono l’intera fliera di approvvigionamento del pomodoro 100% italiano: “Con loro abbiamo instaurato un rapporto di lunga data – racconta Michele Laterza – Conosciamo la loro storia, i loro nomi e cognomi, e insieme a loro costruiamo quello che per noi è un progetto di filiera”.
Grazie a questo rapporto costante, sono nati nuovi progetti a supporto del loro lavoro. “Abbiamo creato una piattaforma digitale, Pomodoro.net e la relativa app Pomodoro.snap, con la quale supportiamo gli agricoltori nelle scelte da compiere nel percorso di crescita del pomodoro affinché esso possa raggiungere gli alti standard qualitativi richiesti dalla nostra azienda in maniera sempre più efficiente e sostenibile”. Il rapporto è basato anche su una vicinanza fisica: “I nostri stabilimenti distano mediamente a un’ora di distanza dagli areali di approvvigionamento. Questo ci permette di ridurre il tempo di giacenza del pomodoro e dunque di preservare le sue caratteristiche organolettiche”.

Dal piccolo al grande: proteggere la biodiversità
L’attenzione ai territori circostanti contraddistingue lo spirito di Mutti. Attualmente è in corso un progetto di naturalizzazione dei vari lotti di terra dello stabilimento di Montechiarugolo. “Questo percorso andrà avanti per moltissimo tempo e prenderà le pieghe che la natura stessa vorrà”.
L’obiettivo è infatti quello di favorire la biodiversità: saranno piantumati alberi tipici di quell’ecosistema in modo da non forzare il territorio verso iniziative che non sono naturali e potrebbero essere nel tempo respinte. “Andremo anche ad agevolare la presenza della fauna locale, stiamo infatti creando una casa per ospitare rondini e balestrucci. Intorno a questa casetta, ad ottobre, andremo ad inserire degli arbusti naturali. Questo allo scopo di promuovere il
ripopolamento della fauna locale”.

Oltre i confni dell’azienda
Il progetto di piantumazione continua anche al di fuori delle proprietà di Mutti. In occasione della Giornata Mondiale della Natura 2021, Mutti, in collaborazione con l’Ente Parchi del Ducato, ha avviato la creazione del “Bosco Diffuso”, un progetto - in continuo divenire - di rinaturalizzazione e
riforestazione di ambiti rurali e urbani in alcuni comuni del parmense.
Il Gruppo si è fatto carico dell’intera messa a dimora, annaffiatura e attecchimento delle nuove alberature per un periodo di tre anni. Il benessere della terra e dei suoi abitanti passa anche attraverso l’attività di pulizia delle strade: “Al fine di migliorare le condizioni di pulizia di alcuni territori ma soprattutto di sensibilizzare al fondamentale rispetto per l’ambiente che ci circonda, abbiamo realizzato nel 2021 un’opera di bonifica volontaria - già riprogrammata per il prossimo 17 e il 18 giugno 2022 - che ha visto la pulizia di oltre 30 chilometri di fossato adiacente ad alcune strade in prossimità della nostra sede. Grazie a questa iniziativa, nel 2021 sono stati raccolti oltre 1000 kg di rifiuti indifferenziati, la stessa quantità è mediamente prodotta da un cittadino italiano in due anni”, afferma Michele. A chiudere il cerchio di questa iniziativa è stata un’attività di volontariato aziendale, organizzata con Legambiente Emilia-Romagna. Oltre 50 dipendenti di Mutti volontari, l’Amministratore Delegato Francesco Mutti e il sindaco di Montechiarugolo Daniele Friggeri, hanno dedicato buona parte della propria giornata lavorativa alla pulizia delle aree adiacenti ai due stabilimenti di Montechiarugolo (sede centrale e magazzino) e due zone limitrofe purtroppo soggette a frequenti abbandoni di rifiuti.


Il nostro motto è prenderci
cura di quello che ci è vicino
per andare lontano.
Il rapporto di Mutti con
Parma è molto forte ed è
nostro intento avere lo stesso
impegno nelle comunità
in cui siamo arrivati in un
secondo momento

L’alleanza con WWF
Da dodici anni Mutti coltiva una intensa collaborazione con WWF Italia che ha l’obiettivo unico di andare ad agire a beneficio dell’ambiente. Sono stati portati avanti diversi progetti volti a mitigare
l’impronta idrica e di carbonio della fliera e non solo: “La prima iniziativa è stata portata avanti proprio con i conferitori che hanno messo in essere una serie di misure nelle proprie coltivazioni – racconta Laterza. Nello stesso periodo con WWF è stata svolta un’analisi dell’impronta di carbonio negli stabilimenti di Mutti volta alla riduzione delle emissioni di Co2 che ha portato all’introduzione di pannelli fotovoltaici nell’azienda, in continuo aumento.


L’attenzione al sociale
“Come anticipato, la natura delle nostre attività ha un forte legame con l’ambiente, al quale si aggiunge quello con i territori e le comunità in cui è inserita la nostra azienda, supportando in primis chi dà il suo meglio per uscire da una situazione di diffcoltà e, per far questo, ha bisogno di
un’opportunità”. Dal 2021 l’azienda ha lanciato, insieme ad Associazione Next e UNHCR, un programma di formazione gratuita e conseguente assunzione di lavoratori con ostacoli all’occupazione. Questi vengono assunti come lavoratori stagionali all’interno degli stabilimenti Mutti durante la campagna
di lavorazione del pomodoro. Nel 2021 il programma, per esempio, ha visto coinvolte le categorie dei rifugiati e dei richiedenti asilo, con l’obiettivo futuro di ampliare le categorie di lavoratori coinvolti e di potere favorire il loro inserimento non solo presso gli stabilimenti aziendali, ma anche presso altre realtà. “Da tanti anni abbiamo in essere attività di donazione dei nostri prodotti al Banco Alimentare e all’Emporio Solidale di Parma – continua Michele - Le donazioni sono destinate alla popolazione locale che si trova in stato di necessità, ma non solo: non abbiamo fatto mancare il nostro supporto alle persone in Ucraina, grazie all’aiuto della Fondazione Francesca Rava che ci ha supportati nell’invio dei nostri prodotti alla popolazione vittima di
guerra”.

Liberamente: la formazione sulle life skills
L’avvento della “nuova normalità” post pandemia ha portato molte persone a riflettere e riponderare il senso e il valore della propria quotidianità generando dunque un vero e proprio momento di transizione in sé stessi. A supporto di questo particolare momento Mutti ha scelto di mettere a disposizione di tutti i suoi dipendenti una formazione facoltativa basata sulle 10 life skills identifcate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. È percorso di formazione liberale, aperto a chiunque a tutti i dipendenti in un’ottica di inclusione, crescita e contaminazione. Si tratta di un percorso innovativo in azienda che è iniziato a maggio e durerà fno a gennaio 2021 e prevede 40 ore di formazione complessiva. Le Tematiche sono le Competenze per la Vita, come la conoscenza di sé stessi, l’empatia e la comunicazione effcace che potranno essere di supporto alle persone anche al di là della sfera professionale, soprattutto in questo momento storico.

Mutti al sud
“Il nostro motto è prenderci cura di quello che ci è vicino per andare lontano. Il rapporto di Mutti con Parma è molto forte ed è nostro intento avere lo stesso impegno nelle comunità in cui siamo arrivati in un secondo momento. In particolar modo a Oliveto Citra, in provincia di Salerno, dove abbiamo il nostro stabilimento in cui vengono trasformate le specialità tipiche del sud Italia. Qui lavorano
quasi 50 dipendenti ai quali si aggiungono 300 fgure stagionali nella campagna di trasformazione del pomodoro. Come a Parma, anche a Oliveto Citra abbiamo costruito un ottimo rapporto con i vari stakeholder del territorio, a partire dall’amministrazione e dalle scuole locali con i quali abbiamo un dialogo continuativo e lavoriamo insieme nella costruzione di iniziative a favore della comunità. Ne è un esempio, l’attività recente in cui alcuni nostri colleghi sono stati in una scuola superiore di Oliveto Citra per dare agli studenti consigli su come costruire un curriculum e prepararsi a un colloquio di lavoro”.

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