NUVOLA LAVAZZA
Headquarter del Gruppo e spazio aperto alla città e alla comunità
a cura della Redazione
Luminoso, moderno, aperto. È diffcile non rimanere a bocca aperta o con il naso all’insù una volta varcato il grande atrio di Nuvola Lavazza, la sede del Gruppo Lavazza nel quartiere Aurora di Torino. Non è solo l’architettura a colpire. È il concetto che porta con sé a far riflettere: l’atrio non è semplicemente l’ingresso di “casa Lavazza”, ma il ponte che unisce una storica azienda alla città e alle persone che qui vivono.
Ogni centimetro di questi spazi racconta un nuovo presente che è già futuro. La Nuvola riesce a custodire oltre centoventicinque anni di storia, in cui la relazione con Torino è stata fondamentale e continua a esserlo.
Inaugurata nel 2018 e firmata dall’architetto Cino Zucchi, Nuvola è la sede degli uffici del Gruppo Lavazza, che ospita ogni giorno circa mille persone che qui lavorano, e allo stesso tempo un luogo di aggregazione, una dimensione inclusiva in cui incontrarsi, sperimentare, crescere insieme.
Nuvola Lavazza è stata infatti progettata per essere non solo un centro direzionale all’avanguardia certificato LEED PLATINUM (sviluppata dalla U.S. Green Building Council, è un sistema volontario per certificare l’edificio rispetto al suo intero ciclo di vita, valutandone in modo complessivo la sostenibilità, ndr), ma soprattutto un luogo aperto al pubblico.
Nuvola è l’headquarter del Gruppo Lavazza e allo stesso tempo un luogo di aggregazione, una dimensione inclusiva in cui incontrarsi, sperimentare, crescere insieme
La Piazza Verde è il polmone green di Nuvola Lavazza, dove è possibile passeggiare e sostare sulle panchine di granito bianco. La fontana centrale riesce a rendere ancora più piacevole la sosta nelle giornate estive.
Sulla Piazza Verde si affacciano il “Bistrot”, uno spazio di ristorazione collettiva collettivo a Km 0 per i dipendenti sviluppato in collaborazione con Slow Food, aperto anche al pubblico, e “Condividere”, ristorante stellato ispirato alla condivisione informale dei piatti d’autore e sviluppato in collaborazione con il celebre chef catalano Ferran Adrià.
Dall’altra parte della piazza un altro pezzo di storia di Lavazza, rigorosamente pensato per tutti i visitatori: il Museo Lavazza, progettato da Ralph Appelbaum (che, tra gli altri, ha frmato anche United States Holocaust Memorial Museum, The Hall of Biodiversity presso il New York City Natural History Museum, The London Transport Museum e il Walmart Museum, ndr). Uno spazio che permette di intraprendere un viaggio sensoriale-emotivo nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto con la storia della Famiglia Lavazza e, attraverso di essa, con la storia industriale italiana del XX secolo. Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto e i testi evocativi scritti dalla Scuola Holden
con la supervisione di Alessandro Baricco accompagnano i visitatori e permettono una fruizione personalizzata ed altamente esperienziale.
Il Museo è organizzato in cinque «gallerie»: Casa Lavazza custodisce la storia dell’azienda e della famiglia Lavazza, La Fabbrica si concentra sulla produzione del caffè, mentre La Piazza ne celebra il rito, l’Atelier racconta le collaborazioni creative dell’azienda e Universo invita a trovare il proprio
posto nell’esperienza Lavazza.
Il progetto di riqualifcazione dell’area dismessa in cui oggi sorge la Nuvola, che occupa un totale di 30.000 metri quadrati, ha coinvolto anche l’ex centrale elettrica nel quartiere Aurora. Il nome è rimasto, ma oggi la “Centrale” è un grande ambiente flessibile, in grado di accogliere eventi,
concerti, esposizioni temporanee.
Nuvola Lavazza è la dimensione del futuro costruita sulle solide fondamenta del passato, metaforicamente e letteralmente. Nel 2014, infatti, i lavori di scavo hanno portato alla luce, tra corso Palermo e via Ancona, i resti di un’antica Basilica Paleocristiana collocabile tra la seconda metà del
IV-V secolo d.C., un’area archeologica di circa 1.600 metri quadrati, visitabile su prenotazione.
Ieri, oggi e domani: questa è Nuvola, la cifra di un’organizzazione consapevole del proprio ruolo nella città.