Narrazioni Urbane

29 Mag 2022

STORIA DI UN PARCO INCLUSIVO A CERTALDO

La storia del Parco Libera Tutti è quella di un lungo percorso di rigenerazione urbana avvenuto in un’area verde piuttosto estesa del Comune di Certaldo (Firenze), che è diventata un simbolo per la sua comunità e una palestra di pensiero e di azioni sul tema dell’“inclusione”.

La storia comincia cinque anni fa con un’intuizione il cui potere propulsivo si continua a vedere ancora oggi, in un innesco di concatenazioni progettuali che continuano ad autoalimentarsi. L’idea era quella di ripensare un’area verde sul modello del parco inclusivo: un’idea di parco dove tutti/e i/le bambini/e possano esercitare insieme il loro diritto al gioco e più in generale un’area progettata per essere accessibile a tutti/e senza distinzione di età, capacità motorie, psichiche e sensoriali, dove poter svolgere attività che educhino all’inclusione sociale, alla convivenza nelle differenze e allo scambio tra generazioni. Il tutto, in un contesto accogliente, coinvolgente, stimolante e piacevole secondo un’idea di città che si sostiene su due aggettivi chiave: inclusiva e collaborativa. La pratica dell’inclusione non è stata perseguita solo come finalità ma anche nel metodo scelto per rigenerare il luogo, che ha visto il coinvolgimento diretto della comunità locale in tutte le sue varie espressioni. Un approccio che fa leva sull’idea secondo cui il progetto di un luogo pubblico debba rispondere, prima di tutto, alle esigenze di chi quel luogo lo frequenta e che evidenzia l’efficacia dell’utilizzo delle competenze di chi abita gli spazi per disegnare luoghi maggiormente vivibili. Pertanto nel concepire il Parco Libera Tutti si è voluto coinvolgere sin dalle prime fasi i suoi destinatari finali, i/le cittadini/e, con i/le quali è stato avviato un percorso di co-progettazione. Quel che ne è seguito è stato realmente articolato e complesso, ne riportiamo solamente i passaggi principali, in una sintesi temporale evidentemente semplificata: nell’autunno del  2017 vengono realizzati gli incontri di co-progettazione con associazioni e cittadinanza del territorio, le osservazioni emerse vengono sintetizzate in un masterplan, ossia un progetto architettonico di massima, capace di rappresentare i contenuti e le volontà espresse dai partecipanti. Nel 2018 nasce in maniera spontanea il Tavolo Permanente per il Parco Libera Tutti, di cui fanno parte associazioni, cooperative e cittadini/e intenzionati/e a promuovere i principi di base del progetto e ad animare l’area con attività ed eventi aperti alla comunità.

Nel 2019 l’amministrazione, spinta da tanto coinvolgimento, acquisisce il masterplan e finanzia i lavori per realizzare il primo lotto del parco e a luglio dello stesso anno inaugura la “piazza centrale”, un luogo fortemente connotato anche per la sua valenza simbolica.

L’anno successivo partono i lavori per il secondo lotto, che interessa un campo multisport, un’area pic-nic con arredi usufruibili anche da persone in carrozzina e un percorso accessibile che collega tutto il parco.

A luglio del 2021 si taglia il secondo nastro, nello scenario di una grande festa, caratterizzata inoltre dalla donazione di attrezzature varie (giochi, installazioni artistiche, libri, targhe) da parte di privati, segno della tenuta dello spirito collaborativo nato dal basso e di una rete che si allarga e si infittisce, riconoscendosi in ciò che il parco rappresenta e veicola. Anche l’istituzione scolastica viene attirata nella maglia, grazie agli/alle studenti di Design della comunicazione visiva e pubblicitaria dell’Istituto Enriques di Castelfiorentino, che elaborano soluzioni grafiche per formelle tattili per ipovedenti e non vedenti, segnando un ulteriore traguardo educativo del parco, inteso come apprendimento al servizio del territorio, mediante la valorizzazione dei beni comuni e la messa in atto di pratiche di cittadinanza attiva e consapevole. E arriviamo ad oggi, con in corso due progetti che vedono il protagonismo dei/delle giovani per definire un calendario di attività ed eventi da realizzare durante una rassegna estiva.

Il Parco Libera Tutti è compiuto, ma non concluso, e porta avanti il messaggio, potente, del valore delle diversità, e di come queste possano trovare espressione nella città pubblica, quel luogo dove i mutamenti sociali, economici e culturali lasciano la propria traccia, ridefinendo simboli ed identità, stratificando significati e valori.

Nel parco si incentiva la costruzione di relazioni sociali e la vita aggregativa, indipendentemente da capacità e abilità personali, estrazione sociale, genere, età o provenienza, si sperimentano pratiche collaborative, portando all’attenzione degli/delle abitanti temi di riflessione centrali per la tenuta della collettività, in particolare su cosa sia e come si realizzi l’inclusione sociale. Il parco è uno spazio pubblico e collettivo in cui si è innescato un protagonismo civico senza precedenti, e che oggi cresce proprio grazie al forte senso di appartenenza della sua comunità senza il quale sarebbe una semplice area verde, solo una, fra le tante.


Narrazioni Urbane

www.narrazioniurbane.it - Diego Cariani, Michela Fiaschi, Caterina Fusi, Alessia Macchi.

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