Mix Festival 2024 per un futuro inclusivo
4 giorni, 43 titoli cinematografici, 12 video musicali, 3 spettacoli teatrali,10 talk di approfondimento, una mostra, 80 ospiti, più di 50 artistɜ e oltre 20 partner: questi sono i numeri della 38esima edizione del MiX Festival che, per il 19esimo anno consecutivo, ha avuto il privilegio di essere ospitato dal Piccolo Teatro Strehler dal 26 al 29 Settembre 2024. Numeri che riflettono un percorso di lotte e alleanze, iniziate da chi, nel lontano 1986, diede vita alla rassegna cinematografica “Uno sguardo diverso”, credendo nella necessità di dover rivendicare l’esistenza della comunità gay e lesbica anche attraverso il cinema. È la comunità che oggi chiamiamo LGBTQIA+, al tempo vittima di continue discriminazioni a causa della scarsa visibilità e di fatto priva di molti di quei diritti che per moltɜ, in maggioranza privilegiatɜ, erano e spesso continuano ad essere scontati, e quindi non percepiti. La storia del MiX è senza dubbio una storia di alleanze e contaminazioni, grazie alle quali, quella che era una piccola rassegna è cresciuta ed è riuscita ad avere un megafono sempre più forte, coinvolgendo parti sempre più ampie della società civile, della cittadinanza, delle istituzioni, di altre realtà associative e anche di aziende che, ogni anno, decidono di unirsi al progetto collettivo del Festival, sostenendolo e sposandone i valori.
È quindi anche grazie a queste alleanze che il Festival si è ampliato, allargando il proprio perimetro di azione e visibilità, parlando ed intercettando anche alcune realtà detentrici di privilegi, che, sostenendo o anche semplicemente partecipando al Festival, hanno avuto la possibilità di esporsi e ascoltare storie e narrazioni delle minoranze tipicamente escluse da certi privilegi, che poi le portano a diventare soggetti discriminati. Il MiX ha dato e continua a dare visibilità a questi soggetti e alle varie forme di discriminazione di cui sono vittime, e lo fa attraverso la lente cinematografica, il teatro, la musica e talk di approfondimento.
Ma la lotta alle discriminazioni diventa essa stessa soggetto di discriminazione se non pensa e agisce con un approccio intersezionale, tenendo quindi in considerazione i molteplici aspetti dell’identità che possono tutti essere, a vari livelli e in diverse modalità, causa di discriminazione, oppressione o anche dominazione, come ben spiegato dall’attivista Kimberlé Crenshaw, che ha introdotto il termine ‘intersezionale’ per la prima volta nel 1989. In quest’ottica, aspetti della nostra identità come il genere, l’etnia, la classe sociale, la disabilità, la religione, l’età, la nazionalità, l’aspetto fisico e, non ultimi, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, possono generare comportamenti discriminatori che coinvolgono tuttɜ noi. Ed è per questo che il MiX porta da anni tutti questi aspetti all’attenzione del pubblico in un’ottica sempre più intersezionale, e nell’ultima edizione lo ha fatto sia in termini di temi trattati, dal turismo LGBTQ+ al rapporto con l’idea del “corpo perfetto”, dall’intelligenza artificiale all’aborto, dall’HIV al complesso rapporto tra religione e identità, fino all’esperienza della detenzione nel carcere; sia come linguaggi, non solo film, ma anche spettacoli teatrali e panel tematici. Le aziende e i brand hanno compreso che non possono esimersi dal prendere posizione nell’arena dei diritti civili, sempre più centrale nell’agenda dell’opinione pubblica e della politica. Diventa, quindi, quasi un imperativo per le aziende non solo esplicitare la loro posizione a chi in quell’azienda ci lavora, ma farlo anche esternamente, a fornitorɜ, clienti attuali, futuri e possibili. È in questo perimetro che alcune aziende decidono di sostenere la realtà culturale del MiX Festival, c’è chi lo fa prestando il proprio know-how, chi le proprie figure professionali, chi i propri servizi, e chi decide di farlo anche economicamente. Il MiX accoglie questi partner cercando di amplificarne il supporto, dando loro una visibilità attiva e partecipata. La passata edizione ne è stata una dimostrazione, con due partner in particolare: ViiV Healthcare, coinvolta nel talk di approfondimento sul tema HIV e NOSHAME e che ha scelto il MiX per lanciare la recente campagna di sensibilizzazione e awareness sull’ HIV; e Brooklyn Brewery che, se da un lato ha portato la Stonewall Inn IPA come birra ufficiale del MiX, dall’altro ha regalato al Festival la presenza di Stacy Lentz, attivista e co-proprietaria dello Stonewall Inn di NYC, nonché panelist del talk sul Turismo LGBTQ+. Sono solo due esempi di alleanze di valore, che non nascono per caso, ma vanno cercate, alimentate e amplificate.