Scienze e tecnologie

MiAssumo

un corridoio virtuale verso l’orientamento e l’inclusione
A cura di Rosy Russo
17 Nov 2023

Immaginate un corridoio, con decine di porte tutte uguali e appena socchiuse, ma senza maniglie. Al di là di ogni porta c’è una stanza che appena si intuisce. Per vedere cosa ospita occorrerebbe entrare. Varcare la soglia però significa rischiare di non poter tornare più indietro: la porta senza maniglia si potrebbe chiudere e noi potremmo rimanere lì intrappolati, con il terribile dubbio che possa essere un’altra la stanza più adatta per noi, quella che davvero stiamo cercando (anche se non sapremmo dire esattamente che cosa stiamo cercando). E così, spesso, finisce che rimaniamo intrappolati nel corridoio.

È attraverso questa metafora che il filosofo Giovanni Grandi racconta la fatica di adolescenti e giovani nell’orientarsi in un contesto socio-culturale che propone molte possibilità di realizzazione e di futuro, ma che spesso non riesce a offrire a tutti e tutte strumenti, metodi e soprattutto visioni di insieme che possano essere di aiuto concreto nel prendere delle decisioni.

In questa cornice c’è un presupposto in cui crediamo fortemente: l’accessibilità al sapere è un pilastro fondamentale per la crescita e l’inclusione sociale ed economica, per questo non può essere lasciata al caso. Se aggiungiamo che viviamo in un’epoca in cui la tecnologia svolge un ruolo sempre più cruciale nella nostra vita quotidiana, allora l’accesso alle opportunità è ancora più indispensabile, oltre che la chiave per sbloccare il potenziale delle persone e delle comunità.

In questa cornice c’è un presupposto in cui crediamo fortemente: l’accessibilità al sapere è un pilastro fondamentale per la crescita e l’inclusione sociale ed economica, per questo non può essere lasciata al caso. Se aggiungiamo che viviamo in un’epoca in cui la tecnologia svolge un ruolo sempre più cruciale nella nostra vita quotidiana, allora l’accesso alle opportunità è ancora più indispensabile, oltre che la chiave per sbloccare il potenziale delle persone e delle comunità.

Nasce da queste premesse e da questa visione MiAssumo, la piattaforma digitale gratuita di orientamento scolastico rivolto agli studenti e alle studentesse dagli 11 ai 26 anni e disponibile per tutte le classi d’Italia da settembre. È un esempio di tecnologia che si mette a servizio dei giovani attraverso attività didattiche digitali che li aiutino a sviluppare le principali competenze chiave europee.

MiAssumo mette al centro dell’attenzione ogni ragazzo e ragazza, alle prese con la sfida dell’orientamento e lo fa proprio evidenziando due facce del compito che attende ciascuno: crescere come persona e crescere come lavoratore e lavoratrice. Come qualcuno, cioè, che desidera maturare in modo integrale tanto nell’essere quanto nel fare, nel contemplare il mondo nei suoi significati e nel cambiarlo con la propria creatività e iniziativa, in modo responsabile.

La piattaforma, interamente digitale, offre la possibilità di coltivare questa integrazione di prospettive attraverso attività da realizzare a scuola con gli insegnanti, nel quadro dell’educazione civica e aprendo “finestre” su mondi professionali, anche supportando i progetti di alternanza scuola-lavoro (PCTO).

“E se Colombo avesse avuto gli emoji?”. Inizia proprio con questa domanda una delle attività didattiche, le quali sono strutturate in giochi di ruolo con personaggi storici o professioni del nostro quotidiano. Una volta acquisite quelle competenze vengono certificate da MiAssumo - attraverso un ethical AI e l’intervento diretto degli insegnanti - andando così ad alimentare il proprio curriculum che poi potrà essere consultato dalle aziende partner della piattaforma, nel rispetto della privacy e della protezione dei dati personali.

Secondo i dati di Unioncamere-Anpal nel 2022 la difficoltà per le imprese nel reperire personale era del 38,6%, dato in netta crescita a gennaio di quest’anno con una percentuale che arriva fino al 45,6%. La mancanza di talenti è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%), seguita da una preparazione inadeguata (13,5%). Lo “skill mismatch”, infatti, è un ingranaggio arrugginito del sistema che, non soltanto frena la crescita economica, ma anche l’innovazione e lo sviluppo. Questo è un problema a cui le aziende da sole non riescono a dare una risposta incisiva.

MiAssumo ha l’obiettivo di fare il “match perfetto” tra aziende, scuole e famiglie, attraverso un approccio inclusivo e centrato sulla persona, che sappia creare sia un ambiente virtuale che fisico in cui sia possibile mappare le trasformazioni e le esigenze del mondo lavorativo, oltre a facilitare le aziende nel trovare i talenti ideali.

Una piccola rivoluzione basata su un cambio di paradigma tecnologico che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che va oltre la mera selezione basata sulle competenze tecniche, concentrandosi invece sulle attitudini e gli interessi degli studenti e delle studentesse.

L’inclusione è infatti uno dei tratti caratterizzanti di MiAssumo, perché tutti gli studenti e le studentesse possono accedere alla piattaforma, sia perché gratuita sia perché può essere adottata da qualsiasi insegnante come strumento di lavoro. La tecnologia si dimostra ancora una volta un potente strumento per abbattere le barriere e creare ponti di connessione tra le persone, aprendo nuove strade per il progresso sociale ed economico.

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