“LE TRAIETTORIE” DI FONDAZIONE EOS - EDISON ORIZZONTE SOCIALE GUARDANO ALLA CRESCITA SOCIALE ED EDUCATIVA DELLE GIOVANI DI PALERMO
La Fondazione EOS - Edison Orizzonte Sociale ETS è nata per dare sostegno alle comunità in difficoltà focalizzandosi in particolare nella promozione della crescita sociale e del benessere educativo degli/delle adolescenti. Fondata nel 2021 da Edison, EOS, opera su tutto il territorio nazionale, concentrandosi in particolare nelle aree geografiche e nei contesti in cui Edison è già presente, con l’idea di essere complementare all’attività dell’azienda.
Per l’avvio delle nuove progettualità, la Fondazione ha deciso di partire dalla Sicilia, che come ribadito dall’ultimo rapporto di Save The Children “Fare spazio alla crescita”, è tra le prime regioni italiane con il tasso più elevato di povertà educativa e le cui periferie troppo spesso non offrono spazi, stimoli e opportunità adeguati alla crescita delle persone più giovani.
In Sicilia Fondazione EOS ha avviato Traiettorie urbane, in co-progettazione con Con i Bambini e rivolto ai/alle giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni che abitano sei quartieri di Palermo (Kalsa-Sant’Erasmo-Romagnolo e Zisa-Noce-Danisinni), con l’obiettivo di realizzare un modello di offerta educativa, culturale e sportiva costruita con e da giovani per i/le giovani che ne fruiscono.
Proprio nell’ambito di Traiettorie Urbane, lo scorso ottobre è sbarcato a Palermo, nel quartiere di Danisinni, Traiettorie di Circo, come sviluppo di una prima sperimentazione attivata a Milano di circo contemporaneo e sociale, frutto del gemellaggio favorito proprio da Fondazione EOS fra Chapitô Danisinni – Circ’all di Palermo e BAM Circus – Il Festival delle Meraviglie al Parco, evento prodotto da BAM– Biblioteca degli Alberi Milano, progetto della Fondazione Riccardo Catella. In questa occasione la compagnia di circo contemporaneo Quattrox4 ha presentato una declinazione inedita di "BAUCI", spettacolo che rende omaggio a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino. Il risultato di questa iniziativa è stata una vera e propria festa che ha animato il quartiere e condotto il pubblico all’interno di un’esperienza immersiva e partecipativa, dove le arti circensi sono diventate un ponte tra la realtà e i mille mondi immaginifici dello scrittore, di cui proprio ad ottobre ricorre il centenario dalla nascita.
Quello che è andato in scena è stato anche un esempio di superamento di confini e barriere: lo spettacolo non è rimasto “chiuso” sul palco, ma ha coinvolto direttamente il pubblico, che è stato invitato a partecipare e interagire.
Questa iniziativa è stata poi l’occasione per i ragazzi e le ragazze dei quartieri di Traiettorie Urbane di consolidare le proprie competenze nella gestione dell’illuminotecnica, la comunicazione e la promozione di un evento, e di prender parte a laboratori sperimentali realizzati in collaborazione con La Grande Fabbrica delle Parole Milano con cui hanno conosciuto l’opera letteraria di Calvino e in cui hanno immaginato e raccontato la loro città invisibile.
“Abbiamo creduto sin da subito in questa iniziativa in quanto sintetizza perfettamente il nostro modello di innovazione sociale basato sulla coprogettazione, sulla condivisione delle competenze e sul fare rete con gli ETS e gli attori territoriali con cui ci confrontiamo” dichiara Francesca Magliulo, Direttrice della Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale. “È un esempio tangibile di come la cultura possa essere elemento di coesione sociale, aggregazione, connessione tra comunità, in grado di ridurre le distanze e abbattere i muri della diversità”.
“Fino ad oggi”, prosegue la Direttrice “la fame di esperienze nuove caratterizzate da socialità, scambio e condivisione è stata la risposta più comune che abbiano notato tra i giovani e le giovani che hanno partecipato a Traiettorie Urbane”.
Traiettorie urbane è anche impegnato in un lavoro di mappatura dei sei quartieri di Palermo, per indagare il rapporto degli e delle adolescenti con le vie e le piazze attraversate e vissute quotidianamente da loro e che fa luce su ostacoli fisici, sulle ricchezze, su desideri e bisogni. Un lavoro che prova a comprendere le logiche e le modalità di un uso più efficiente degli spazi urbani da parte delle persone più giovani, coinvolte in prima linea nel piano di trasformazione della città.
Dopo la presentazione nel febbraio 2022 della mappatura sulla consapevolezza urbana dei quartieri Zisa-Noce-Danisinni (l’asse terra), lo scorso ottobre presso l’ecomuseo Mare Memoria Viva è stato presentato e discusso il lavoro sull’asse mare con i quartieri Kalsa-Sant’Erasmo-Romagnolo. Si tratta di quartieri fisicamente più vicini al mare, ma paradossalmente presentano barriere che impediscono di raggiungerlo.
È stato avviato così un lavoro di mappatura attraverso attività creative, ideate e messe in atto da ragazzi e ragazze, per offrire loro occasioni di emancipazione da contesti familiari e sociali che spesso tendono a ridurre le aspirazioni individuali, la fiducia in sé stessi/e e nel gruppo dei pari, ricucendo i legami sociali in cui sia possibile rivendicare nuovi orizzonti.
Infine, sempre nell’ambito del progetto Traiettorie Urbane, si colloca il progetto di residenza artistica Ti voglio un bene pubblico promosso dall’Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo, nato per mantenere viva la memoria, e per molti aspetti proprio per risvegliarla, del difficile rapporto tra la città e il suo mare. Un’iniziativa che fa una riflessione sul significato dei muri e delle recinzioni e apre un approccio critico verso l’organizzazione normativa dello spazio: cosa succede quando un muro smette di proteggere e comincia a dividere, chiudere ed escludere? E cosa, di ciò che protegge o nasconde, non possiamo conoscere?