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LA MISSIONE È NORMALIZZARE IL RICORSO ALLA TERAPIA

Lo rivela la dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e direttrice clinica di Unobravo, il servizio di psicologia online che mira a offrire a tutti e tutte «la possibilità di seguire un percorso da remoto senza scendere a compromessi con la qualità»
A cura di Michela Offredi
27 Mar 2024

Come nasce Unobravo?

«L’idea parte da un’esigenza personale della CEO e founder, Danila De Stefano che, dopo la laurea in psicologia, si è trasferita a Londra, in cerca di nuove esperienze lavorative. In un momento di cambiamento, Danila ha avuto l’esigenza di parlare con unə psicologə ma, cercandolə, si è scontrata con la realtà del mercato basato su costi proibitivi e su lunghe liste d’attesa. Poco dopo ha iniziato a fornire sedute di terapia online ad altri expat e in poco tempo ha raccolto sempre più richieste, e constatando l’efficacia di questa modalità nella creazione di una buona relazione terapeutica con il/la paziente, ha riunito colleghi e colleghe - me inclusa - per dare il via a quella che poi è diventata Unobravo. Il servizio ha l’obiettivo di proporre una terapia realmente inclusiva, attraverso la creazione di uno spazio in cui ciascunə possa sentirsi liberə di esprimere il proprio io, nella consapevolezza di poter contare, dall’altro schermo, su un ascolto totale, focalizzato e scevro da ogni forma di pregiudizio».

Come è cambiato in questi anni?

«Quando è nato, nell’estate 2019, in Italia la psicologia online era poco conosciuta e utilizzata. L’emergenza sanitaria ha fatto da booster alla crescita del servizio: tutti e tutte siamo statə costrettə a dover sperimentare il digitale in modi nuovi e ciò ha permesso di abbassare lo scetticismo che prima, verso la terapia online, era molto forte. Da quel momento le richieste sono cresciute in modo esponenziale e sempre più persone hanno intrapreso un percorso di terapia con Unobravo. Ed è aumentata anche la consapevolezza delle aziende verso la necessità di investire nel welfare aziendale e incentivare una cultura del benessere mentale a favore dei dipendenti e delle dipendenti, che ne traggono vantaggio dentro e fuori l’organizzazione».

Riesce a darci qualche numero? Chi si rivolge a voi? Quali le problematiche più diffuse? 

«Ad oggi abbiamo supportato oltre 170.000 pazienti con terapie individuali e di coppia, e le motivazioni dietro ciascun paziente sono sempre diverse. Nel 2022, ad esempio, oltre il 67% di utenti era spinto dal desiderio di sviluppare maggiore autostima e acquisire più consapevolezza e fiducia. O ancora: quasi 2 italianə su 3 si sonoə rivoltə a unə nostrə terapeuta per problemi legati all’ansia o allo stress. Anche le difficoltà relazionali sono diffuse: sono tantissimə, infatti, coloro che non riescono a vivere con serenità la propria sfera affettiva e lamentano difficoltà nel relazionarsi con partner, figli, figlie, familiari, amici o amiche».

I prezzi accessibili ma anche il fatto che le sedute si possono fare comodamente da casa rendono la terapia più accessibile. Questo consente davvero alle persone di prendersi cura del proprio benessere psicologico.«La missione di Unobravo è normalizzare il ricorso alla terapia, dando a tutti e tutte la possibilità di seguire un percorso da remoto senza scendere a compromessi con la qualità. Per questo abbiamo adottato una politica di prezzo calmierato, così da garantire l’accessibilità alle cure. Inoltre, poter fare terapia da casa, o da qualunque altro posto in cui ci si trova, rende decisamente più flessibile la gestione degli appuntamenti. Con Unobravo, infine, il/la paziente è associatə al/alla terapeuta più adattə per le proprie esigenze, richieste o difficoltà. Un aspetto non secondario per evitare che i/le pazienti si scoraggino di fronte a una seduta che non soddisfa le aspettative o a una mancata affinità con il terapeuta, magari conosciutə tramite il passaparola».

Come si abbatte lo stigma sui temi di salute mentale e si crea un mondo in cui andare dallə psicologə sia considerato un fatto normale?

«Il primo passo per demolire e abbattere lo stigma che ancora persiste verso i temi di salute mentale è porli al centro del dibattito. Il fatto che, soprattutto negli ultimi anni, il benessere psicologico e la salute mentale siano oggetto di confronti istituzionali ed informali è un passo fondamentale. È necessario inoltre continuare a sensibilizzare sull'importanza del benessere mentale le persone più giovani e le persone adulte perché tuttə siano attori e attrici del cambiamento. E Unobravo, da sempre, è impegnata con il lavoro di divulgazione e sensibilizzazione, oltre che iniziative tese ad avvicinare un pubblico sempre più vasto».

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