Investire in formazione per un futuro paritario
Le competenze STEM, in Italia come in altri Paesi europei, sono ancora poco diffuse e insufficienti a soddisfare la richiesta del mercato del lavoro. Il motivo? Le molte barriere socioeconomiche e culturali, implicite e non, che continuano ad alimentare un persistente divario di genere nelle facoltà e nelle professioni in questo settore. È questo il risultato emerso dall’Osservatorio STEM “Rethink Ste(a)m education – A sustainable future through scientific, tech and humanistic skills”, realizzato da Fondazione Deloitte e dal Programma di politiche pubbliche di Deloitte. Secondo il report, la percentuale media dei laureati STEM nei Paesi presi in considerazione (*) è oggi pari al 26%. L’Italia si colloca al di sotto della media, con una percentuale del 24,5% del totale delle persone che concludono il percorso universitario. Particolarmente sfavorevole è poi la presenza femminile: le donne rappresentano il 39%.
Secondo Giovanna Jona Lasinio, Direttrice dipartimento di Scienze Statistiche, Università La Sapienza Roma “laurearsi in una disciplina STEM è in primo luogo conveniente rispetto alla domanda del mercato del lavoro. Questo a prescindere dal genere. Per le donne ha un valore ancora maggiore, perché culturalmente non è stato considerato appropriato per moltissimo tempo. Abbattere questo pregiudizio, è fondamentale per tutti, Una società in cui si condividono passioni e responsabilità a prescindere dal genere, è una società sana, in cui ognuno può essere se stesso senza doversi adattare a stereotipi nei quali non si riconosce.
Essere felici per aver seguito, ad esempio, un seminario su quantum computing e/o per un paio di scarpe nuove (con o senza tacco), è un diritto di tutti, a prescindere dalla biologia”. Ne parliamo con Tiziana Galimberti, Responsabile Segreteria Generale e Comunicazione Interna di Agos, a capo del gruppo di lavoro Gender Equality D&I.
Abbiamo appena elencato alcuni dati significativi che richiedono interventi concreti a sostegno di una maggior parità di genere nelle materie e nelle professioni scientifiche.
È proprio questo l’intento che ha ispirato le scelte di Agos: la nascita di D&I, il nostro progetto di sostenibilità dedicato alla diversità e all’inclusione, attivo da tre anni, rappresenta l’attenzione verso la cultura della pluralità e il rispetto delle differenze che arricchiscono concretamente il nostro contesto aziendale.
Un progetto dedicato ai dipendenti, quindi, ma anche alla società?
Precisamente. È un’iniziativa che va oltre i perimetri aziendali e si integra nel tessuto sociale, in coerenza con la nostra ragion d’essere di “agire ogni giorno nell’interesse dei clienti e della società”. L’obiettivo è valorizzare ogni genere di diversità, promuovere l’inclusione e favorire la parità di genere. Ancora oggi le donne, in Italia, costituiscono meno di un terzo della forza lavoro in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico e ancor meno in campi di maggiore avanguardia: parlando di intelligenza artificiale solamente una professionista su cinque è donna.
Istruzione e Formazione rappresentano gli strumenti più efficaci per perseguire l’equità nel contesto della vita sociale e professionale e per superare gli stereotipi che spesso condizionano le decisioni individuali nella scelta del percorso scolastico e lavorativo.
Siamo partiti assegnando tre borse di studio a giovani meritevoli interessat* a corsi di laurea a indirizzo STEM. Per promuovere e agevolare la scelta di studi caratterizzati da una minore presenza femminile, due delle tre borse sono annualmente assegnate a figlie di nostri collegh*. Un passo importante verso una migliore integrazione.
Un’iniziativa davvero utile e, immagino, apprezzata.
Molto apprezzata, tanto da spingerci a ripeterla annualmente e a estenderla a due prestigiosi Atenei italiani. Per la prima volta lo scorso anno, abbiamo stanziato tre borse di studio destinate a studentesse iscritte all’edizione 2022/23 del Master Universitario in Business Intelligence e Big Data Analytics presso l’Università Milano Bicocca. Gemellaggio e iniziativa proseguiti anche nell’attuale edizione. Altre tre borse di studio sono state assegnate a studentesse meritevoli dell’Università La Sapienza di Roma. Conoscenza e cultura sono componenti essenziali che, nella crescita di una persona, permettono di affrontare con maggior forza il mondo del lavoro.
Per le donne, in particolare, un enorme passo avanti.
Sì, soprattutto in termini di indipendenza e libertà. Poiché l’Industria 4.0 sta portando con sé grandi mutamenti in tutti gli aspetti della nostra vita, le nuove opportunità lavorative richiederanno alti livelli di competenza scientifica, finanziaria e tecnologica. Sebbene le donne abbiano fatto grandi passi verso la parità di genere, spesso mancano di abilità fondamentali per essere protagoniste del cambiamento senza subirlo, per raggiungere l’indipendenza economica e migliorare la propria posizione nella società.
E noi di Agos desideriamo supportare questo cambiamento, promuovere uno sviluppo economico del Paese che sia sostenibile, equo e inclusivo. Molti progetti stanno prendendo vita, altri sono già consolidati, e ne siamo molto orgoglios*.
Sostegno a un’educazione paritaria tra i generi, centralità e rispetto delle persone, attenzione verso tutti i territori: ecco le caratteristiche comuni a tutte le nostre attività!