Integrate LE MISURE DELLA DIVERSITÀ

21 Ott 2019

Andrea Cincinnati Cini e Valeria Colombo

Uno dei nodi più difficili da sciogliere quando si parla di elementi “intangibili” come la diversità, l’inclusione e, più in generale, lo sviluppo sostenibile è la disponibilità di informazioni standardizzate e comparabili. Ogni organizzazione può declinare in molteplici modi le proprie politiche di Diversity&Inclusion ma affinché sia possibile svolgere analisi oggettive, darsi obiettivi e valutare i risultati raggiunti, è opportuno individuare grandezze misurabili.

Trasformare un valore in numero

La rendicontazione della performance di sostenibilità (o non finanziaria) è lo strumento che le imprese hanno a disposizione oggi per far conoscere i propri valori, anche attraverso i numeri. Il principale standard di riferimento globale per il sustainability reporting è il GRI sviluppato dalla Global Reporting Initiative, nata per aiutare le organizzazioni a comprendere, misurare e comunicare il proprio impatto economico, ambientale e sociale. La diversità di genere è l’elemento maggiormente considerato dal GRI: le imprese sono infatti obbligate a rendicontare “per genere” le tipologie di contratto (sia permanent/temporary che full/part-time). Queste informazioni fanno parte della sezione Generale dello standard con l’obiettivo dichiarato dal GRI di “comprendere la rappresentazione di genere all’interno di un’organizzazione e l’uso ottimale del lavoro e del talento disponibili”. Anche la composizione per genere dei più alti organi di gestione dell’azienda fa parte della sezione Generale ma si tratta di informazioni da rendicontare in via non obbligatoria (no core). Sempre come indicatori da rendicontare su base volontaria, l’età e la provenienza geografica sono presenti come informazioni rilevanti rispetto ai nuovi ingressi in azienda e al turnover. Nello standard esiste poi una sezione ad hoc denominata Diversity & Equal Opportunity in cui rendicontare la percentuale di dipendenti per genere e per fasce d’età sia a livello di forza lavoro totale sia negli organi di governo dell’azienda nonché il gender pay gap. Esiste infine una sezione No discrimination in cui è possibile segnalare se ci sono stati episodi di discriminazione rispetto a fattori come razza, colore, sesso, religione, opinioni politiche, estrazione sociale e geografica e le azioni intraprese in merito. Il GRI è lo standard utilizzato dalle 153 società quotate che nel 2017 si sono viste obbligate a pubblicare la “Dichiarazione Non Finanziaria (DNF)” a seguito del decreto n.254/2016 e sulle quali abbiamo svolto un’analisi incentrata principalmente sulla gender diversity.


Il gender pay gap dichiarato è del 10% sia rispetto all’intero personale che alle figure dirigenziali ma è un dato riportato solo dal 36,5% delle società quotate industriali (escluso il settore finanziario). La presenza femminile nei consigli di amministrazione è pari al 33% ed è frutto dell’obbligatorietà della legge Golfo-Mosca (peraltro in scadenza) ma la percentuale di donne nel top management con funzioni di controllo scende al 7,4% nelle società industriali e al 23,3% nei finanziari (dati mediani).
La maggior parte delle aziende adottano policy di diversità, che riguarda la non discriminazione e inclusione di tutto il personale senza distinzioni (disabilità, orientamento religioso, sessuale e genere) e per attuarle si affidano principalmente a due strumenti: la formazione e politiche di welfare a sostegno del work-life balance. Mancano iniziative più incisive che incidano sulla politica di remunerazione, sulle strategie di recruitment, sui meccanismi di retention, sugli avanzamenti di carriera, sulla rappresentatività di genere nei ruoli chiave.
E siamo solo alla diversità di genere.


Integrate è l’innovativa realtà italiana attiva nel rating di sostenibilità e nell’analisi e ricerca su tematiche Environmental, Social e Governance (ESG) in grado di fornire servizi ad alto valore aggiunto. Adottiamo un approccio rigoroso nell’analisi dei fattori ESG con una metrica proprietaria standardizzata e l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale. I nostri rating ESG aiutano gli investitori e le imprese a valorizzare e monitorare il valore del proprio capitale.

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