illimitHer
Isabella Falautano
La banca, in partnership con numerose associazioni, ha lanciato un programma di role modeling fatto da giovani per le più giovani. illimity è la banca di nuovo paradigma nata per valorizzare il potenziale di persone, famiglie e imprese, andando oltre il modo tradizionale di fare banca. L’innovazione è quindi profondamente radicata nel DNA di illimity ed è alimentata dal mix formidabile di culture, età, genere e competenze delle 500 persone delle diverse società del gruppo, gli illimiters, provenienti da oltre 145 aziende diverse che in meno di un anno sono entrate nel gruppo illimity.
Una diversità che rappresenta uno degli elementi chiave del successo della banca e che illimity ha voluto valorizzare in molti modi, sia mettendola al centro delle proprie politiche di welfare improntate alla flessibilità, genitorialità e conciliazione vita lavoro, sia dell’organizzazione, strutturata in modo flessibile grazie anche all’uso della tecnologia. L’essere la prima banca cloud native e l’approccio fully digital di illimity ha peraltro permesso, fin dallo scorso febbraio, di affrontare l’emergenza per il Covid-19 adottando il lavoro da remoto, tutt’ora in corso – e di avviare numerose iniziative per ridurre le distanze fisiche.
E proprio durante il lockdown, dal confronto tra donne di diverse organizzazioni e formazione, ma con in comune il desiderio di dare un contributo concreto e generare un impatto sociale significativo, è nato il nuovo programma di Diversity e Inclusion, illimitHER. L’iniziativa prevede una serie di incontri di role modeling con l’obiettivo di promuovere la cultura STEM e ispirare le più giovani a intraprendere strade coraggiose e alternative sia negli studi che nel lavoro. L’iniziativa è nata dalla presa di coscienza che tra le iniziative di role modeling al femminile già esistenti, non ce ne fosse una fatta dalle giovani per le giovanissime. Il programma nasce quindi per mettere in contatto giovani figure di ispirazione, donne under 35 che si sono distinte nel loro percorso personale e professionale, con le giovanissime che entrano nel mondo dello studio e del lavoro. L’obiettivo? Trasferire e condividere conoscenze e competenze utili ad abilitare una nuova generazione di donne pronte a entrare in un futuro sempre più pervaso dalla trasformazione digitale.
Lo spirito è stato quello non di promuovere un’iniziativa singola e isolata, ma di creare una piattaforma collegando tante e diverse associazioni in un’ottica di rete aperta. illimitHER è infatti un programma collettivo che coinvolge tante iniziative e organizzazioni attive sui temi della formazione delle nuove generazioni e su quelli di diversity e inclusion come Stem in the City, SheTech, Young Women Network, Unstoppable Women di StartupItalia, Scuola di Politiche, Smart Future Academy e BAM Biblioteca degli Alberi Milano. Si tratta di una rete aperta e in questi giorni sono saliti a bordo anche Valore D, Plug and Play, Fintech District, Harper Collins Italia, Ortygia Business School, Most Powerful Women di Fortune.
Sono tante le iniziative e le occasioni di confronto previste e aperte a tutti coloro che vorranno seguirle sulle piattaforme social dei partner dell’iniziativa. Il primo appuntamento “Donne STEM: come compiere il salto dalla ricerca allo startupping”, si è tenuto a luglio ed ha avuto come protagonista Diva Tommei, biotecnologa, inventrice, imprenditrice e unica italiana ad essere inserita, a soli 34 anni, nella classifica “50 Top Women in Tech” stilata per la prima volta in Europa nel 2018 da Forbes.
Il 15 settembre si è tenuta la “illimitHER marathon” organizzata in collaborazione con BAM Biblioteca degli Alberi Milano, uno spazio culturale che ha ospitato personalità di spicco di diversi mondi, dalla scienza all’istruzione, dalla fisica all’imprenditoria, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e gli SDG dell’ONU condivisi. Ci sono stati, infatti, l’astrofisica appassionata di comunicazione scientifica Edwige Pezzulli, la chimica glaciologa Giuditta Celli e il viceministro dell’Istruzione Anna Ascani.
L’attenzione ai temi di diversity e inclusion di illimity emerge chiaramente anche nel profilo di sostenibilità che la banca ha redatto già al termine del suo primo anno di attività. Nel documento, pubblicato lo scorso giugno, si evidenzia come la banca sia stata fin da subito attenta a includere e valorizzare le diversità di genere, età, cultura, competenze ed esperienze. I numeri lo dimostrano: il Gruppo conta per il 48% donne e il 52% uomini, con un’età media di 37 anni, e una provenienza da oltre 145 aziende diverse. Inoltre, a gennaio 2020, a valle della fase di compensation review, il gender pay gap è stato sostanzialmente neutralizzato. Il periodo di lockdown non ha soltanto contribuito a far nascere nuovi progetti come illimitHER, ma ha anche offerto la possibilità di riflettere sul contributo che la tecnologia può offrire nella definizione dell’organizzazione del lavoro nel “new normal”. È quindi stato lanciato un innovativo progetto, illimity w.o.w (“way of working”), che ha coinvolto da remoto tutti i dipendenti con l’obiettivo di identificare le migliori future modalità di lavoro a partire dall’esperienza vissuta nei mesi scorsi e dai desideri e necessità di ciascuno. Dal confronto è emerso il desiderio degli illimiters di adottare un nuovo modello organizzativo ibrido in grado di valorizzare la dimensione fisica e di far leva sulle potenzialità offerte dalla tecnologia. La banca ha quindi deciso di “fattorizzare” l’esperienza di questi mesi e gli spunti degli illimiters aggiornando il proprio w.o.w (way of working) con la possibilità di lavorare stabilmente da casa fino a 10 giorni al mese. Un’ulteriore iniziativa che nasce, ancora una volta, dall’approccio di illimity che mette al centro le persone secondo i suoi valori più distintivi (libertà, responsabilità ed innovazione) per creare, giorno dopo giorno, una Banca a misura delle sue persone e che si misura sui risultati ottenuti.
Approccio identico a quanto fatto in occasione del lancio di illimitybank.com, la banca digitale diretta del gruppo, creata dopo mesi di confronto con una community digitale di 40.000 persone le quali hanno condiviso nel “Wall of Ideas” idee, obiettivi e progetti per costruire insieme a illimity una banca di nuova generazione.
illimity cerca di prendere sempre il meglio delle nuove tecnologie per promuovere un cambiamento positivo e lo fa attraverso il confronto e l’inclusione di tanti punti di vista differenti. La banca, infatti, è una sinapsi attiva negli ecosistemi innovativi di cui fanno parte tanti altri attori, tra cui Bigtech, Fintech, Associazioni e iniziative che condividono i suoi stessi valori di innovazione, libertà e responsabilità.
Questo approccio è cruciale per favorire il progresso e sarà particolarmente importante per affrontare le tante nuove sfide che si presenteranno nel prossimo futuro, quando si tornerà alla “nuova normalità” e dovranno essere ridefiniti dinamiche e spazi, reali e virtuali, per tanti aspetti fondamentali delle vite di tutti. La mission di illimity continuerà ad essere quella di coniugare l’innovazione tecnologica con le migliori competenze disponibili, senza tralasciare il tocco umano per generare valore non solo per tutta l’azienda, ma per la società in generale.