IL PREMIO VALERIA SOLESIN - Raccoglie il testimone di “Allez les filles, au travail!”
A cura della Redazione
Nel 2020 la quarta edizione del concorso ideato da Allianz Partners e Forum della Meritocrazia finalizzato a valorizzare i talenti femminili, per una crescita economica e sociale dell’Italia. Sono più brave a scuola e all’università, si laureano prima, con voti più alti e spesso sono impegnate in attività lavorative durante gli studi. Sono aperte ai cambiamenti, collezionano esperienze internazionali e sono maggiormente impegnate in attività sociali e culturali (Dati AlmaLaurea e AlmaDiploma 2019), senza considerare le numerose ricerche – come quella di McKinsey, secondo cui la parità di genere può valere il 26% in più del Pil mondiale entro il 2025 – che dimostrano quanto il talento femminile possa risultare determinante per la crescita economica e sociale. Eppure, una volta entrate nel mondo del lavoro, le donne si trovano penalizzate, specie se hanno figli, con peggiori prospettive retributive e di carriera. È questa la fotografia della società contemporanea che ha guidato la nascita del “Premio Valeria Solesin”, ideato e voluto da Paola Corna Pellegrini, CEO di Allianz Partners, in collaborazione con il Forum della Meritocrazia, aperto a studentesse e studenti di tutti gli atenei italiani, pubblici e privati, ispirato agli studi della ricercatrice veneziana, tragicamente scomparsa nell’attentato di Parigi al Bataclan il 13 novembre 2015 e che quest’anno raggiungerà il successo della quarta edizione. In palio premi in denaro che saranno assegnati a quei lavori meritevoli di analizzare con originalità il tema de “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro paese”, raccogliendo idealmente il testimone e l’eredità culturale di Valeria Solesin che, nei propri studi, indagava sul doppio ruolo delle donne, divise fra famiglia e lavoro, e sugli effetti positivi di una bilanciata presenza femminile nelle aziende.
Quest’anno il progetto trova il suo perfetto scenario nel Palinsesto Culturale 2020 del Comune di Milano, dedicato ai “Talenti delle donne”, nato con l’obiettivo di promuovere e sostenere, innanzitutto, valori di inclusività e pari opportunità, necessari alla realizzazione di un vero progresso sociale, economico e culturale. Vista la rilevanza assunta dal Premio Valeria Solesin nel corso degli anni, a cui il Comune di Milano ha assicurato fin dall’inizio il suo Patrocinio, l’iniziativa sarà parte integrante del Palinsesto che favorisce una variegata e piena conoscenza del valore dei lavori che le donne svolgono e hanno svolto in passato in tutte le aree della vita collettiva, in ambito artistico, scientifico e imprenditoriale. Rendere visibili i preziosi contribuiti che le donne hanno offerto alla nostra società nel corso del tempo, rappresenta un’importante opportunità di crescita per il mondo che abitiamo.
Malgrado i progressi registrati negli anni recenti, anche grazie a interventi come la legge Golfo-Mosca, che ha introdotto le quote rosa nei CdA, i numeri del gender gap in Italia non lasciano affatto tranquilli. La percentuale di donne che lavorano nella fascia di età 20-64 si ferma al 53,1%, un dato che ci pone al penultimo posto tra i paesi membri dell’UE, mentre solo il 27% ricopre ruoli manageriali, un valore molto al di sotto di quello medio europeo (33,9%) (Eurostat, Maggio 2019). Non sorprende dunque che il nostro Paese sia relegato al 76° posto del Global Gender Gap Index 2020 del World Economic Forum, dove occupiamo un ancor più preoccupante 117° posto in termini di partecipazione economica e opportunità. Lo scorso anno i lavori vincitori, selezionati dal Comitato Scientifico, hanno affrontato argomenti di natura sociale, di politica pubblica e istituzionale, focalizzando l’attenzione su temi come stereotipi di genere, diseguaglianze nella rappresentanza e confrontando diversi modelli di empowerment femminile nei Paesi europei. Non sono mancate analisi sull’impatto del talento femminile nel mondo dell’imprenditoria e nelle performance aziendali, con uno sguardo anche al doppio ruolo delle donne, divise fra famiglia e lavoro. Di grande importanza anche il tema STEM a cui il Premio si è ulteriormente aperto lo scorso anno, introducendo la facoltà di ingegneria fra le discipline ammesse, per sottolineare il ruolo che tali percorsi di studio possono avere nel raggiungimento di una vera parità di genere.
Se guardiamo ai laureati STEM lo squilibrio tra componente maschile e femminile è significativa (59,0% vs 41,0%), in particolare tra i gruppi ingegneristico e scientifico, dove la proporzione supera i due terzi. Malgrado siano in numero minore, anche in questo campo le donne si dimostrano più brave degli uomini, come comprovato da un voto medio di laurea più alto (103,6 su 110 rispetto al 101,6 dei maschi ) e da una migliore performance in termini di regolarità negli studi, con il 46,1% delle ragazze che conclude gli studi nei tempi previsti, contro il 42,7% dei ragazzi. Resta vero che, nonostante performance universitarie migliori, le donne risultano penalizzate nel mondo del lavoro, sia in termini di tasso di occupazione (92,5% vs l’85,0% a cinque anni dalla laurea) che di retribuzione mensile (Dati AlmaLaurea 2019). Quando si tratta dei percorsi di studi e delle professioni STEM i pregiudizi sono ancora forti ed è confermato dai risultati di una recente indagine promossa da Allianz Partners sulla formazione al femminile. Un italiano su tre è tuttora convinto che le donne non abbiano passione per le materie scientifiche e c’è un 10% che addirittura reputa che facciano fatica ad apprenderle! Sebbene quasi il 50% dei nostri concittadini abbia consapevolezza che questa situazione peserà significativamente sul futuro del Paese, anche tra le donne stesse, 1 su 5 ritiene che sia cosa normale e non cambierà mai (Italiani, donne e Formazione – AstraRicerche per Allianz Partners, 2019).
Se pensiamo a come il progresso tecnologico sta ridisegnando abitudini e stili di vita, appare chiaro quanto sia necessario contrastare questi pregiudizi e colmare il gap, affinché le donne possano dare il proprio contributo e la propria impronta ai cambiamenti epocali che stanno segnando il nostro tempo. Possono concorrere al Premio Valeria Solesin le tesi di laurea magistrale discusse entro il 31 luglio 2020 in Economia, Sociologia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Demografia, Statistica, Ingegneria, Scienze della Formazione e Psicologia. Termine ultimo per la presentazione dei lavori è il 7 agosto 2020. La cerimonia di premiazione è prevista a Milano il 26 novembre 2020. Con un montepremi pari a 30.700 euro, sono diverse le aziende e le associazioni che hanno confermato il proprio sostegno e varie quelle che hanno deciso di aggiungersi in occasione di questa 4°edizione: Allianz Partners, promotrice dell’iniziativa, MM, Sanofi, SAS, EY, Suzuki, Boscolo, A&A Studio Legale, Euler Hermes, State Street, Associazione Italiana per gli Studi di Popolazione (AISP) della Società Italiana di Statistica (SIS) e TRT Trasporti e Territorio. L’importanza e l’impatto mediatico del Premio Valeria Solesin ha trovato ulteriore conferma nella vittoria del Premio Assorel 2019, assegnato nella categoria Comunicazione Sociale – Corporate Social Responsibility. Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono indicate nel bando consultabile sul sito web www.forumdellameritocrazia.it