IL MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA

02 Ott 2021

Seconda Indagine Nazionale sul Maltrattamento delle bambine, dei bambini e degli adolescenti in Italia 

redatta da CISMAI e Terre des Hommes

L'indagine Nazionale sul Maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, nasce quale naturale sviluppo dell’impegno di CISMAI e Terre des Hommes verso la costruzione di un sistema di raccolta dati sulla violenza a danno di bambine, bambini e adolescenti in Italia.

Entrambe le organizzazioni fanno parte, sin dalla nascita, del Gruppo di lavoro per la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (Gruppo CRC), un network di 100 soggetti del Terzo Settore, deputato al monitoraggio dei diritti dell’infanzia nel nostro Paese con rapporti annuali e supplementari a quelli presentati dal Governo italiano, che vengono inviati al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro l’Abuso e il Maltrattamento all’Infanzia) è Società Scientifica presso il Ministero della Salute mentre Terre des Hommes Italia, rappresenta un’Organizzazione internazionale per la protezione di bambine e bambini. Da molti anni sono entrambe impegnate su questi temi e sulla realizzazione di raccolte dati statisticamente affidabili che quantifichino la dimensione del fenomeno del maltrattamento all’infanzia nel nostro Paese.

Poiché dal 2014 lo stesso gruppo CRC ha, costantemente, ribadito la mancanza di un sistema di raccolta dati in Italia, sollecitando l’applicazione delle raccomandazioni del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza volte a supplire a questa carenza, CISMAI e Terre des Hommes hanno voluto rafforzare l’impegno su questo fronte, proponendo all’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza (AGIA) di sostenere una seconda indagine nazionale sul maltrattamento che, dopo l’esperienza del 2015, potesse fornire un nuovo quadro aggiornato del fenomeno.

Questo è in linea con un’esigenza rilevata non solo dal nostro Paese ma a livello globale, come ricorda l’OMS nel suo “European Report on preventing child maltreatment” del 2018, quando indica come primo obiettivo quello di verificare se e come i Paesi dell’Unione Europea si stiano attivando per far emergere il fenomeno del maltrattamento, rendendolo più visibile e quantificandolo.

È quindi in questo quadro generale che, tra il 2019 e il 2020, viene condotta la II Indagine Nazionale sul Maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia su mandato dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

I dati ci riportano che, al 31.12.2018, sono 401.766 i bambini e ragazzi presi in carico dai servizi sociali in Italia, 77.493 dei quali sono vittime di maltrattamento. 

L’indagine si conferma un’esperienza robusta e significativa dal punto di vista statistico, perché copre un bacino effettivo di 2,1 milioni di minorenni residenti nei 196 Comuni italiani coinvolti e selezionati dall’ISTAT.

Quanto alle forme di maltrattamento di cui risultano vittime i minorenni censiti, la principale è rappresentata dalla patologia delle cure (incuria, discuria e ipercura) di cui è vittima il 40,7% dei minorenni in carico ai Servizi Sociali, seguita dalla violenza assistita (32,4%). Il 14,1% dei minorenni è, invece, vittima di maltrattamento psicologico, mentre il maltrattamento fisico è registrato nel 9,6% dei casi e l’abuso sessuale nel 3,5%. 

Se a essere seguiti dai Servizi Sociali, in generale, sono più i maschi, bambine e ragazze sono invece più frequentemente in carico per maltrattamento (sono 201 su 1000, rispetto a 186 maschi). Anche gli stranieri lo sono di più rispetto agli italiani: ogni 1000 bambini vittime di maltrattamento 7 sono italiani, 23 stranieri. 

Questa seconda Indagine ha modificato, ampliandola, la griglia di raccolta dati utilizzata in passato, consentendo di esplorare nuovi aspetti del fenomeno; sappiamo così che i minorenni vittime di maltrattamento multiplo sono il 40,7% e nel 91,4% dei casi il maltrattante afferisce per lo più alla sfera familiare (genitori, parenti stretti, amici dei genitori, ecc.). 

Quanto alla fonte della segnalazione del maltrattamento, per la maggior parte dei casi, è l’autorità giudiziaria ad attivarsi in tal senso (42,6%). Agli ultimi posti, ospedali e pediatri.

L’intervento dei Servizi Sociali risulta più frequente al Nord che al Sud e nel 65,6% dei casi ha una durata maggiore di 2 anni. Di fronte a queste segnalazioni i principali interventi adottati dai Comuni sono l’assistenza economica e l’assistenza domiciliare (rispettivamente per il 28,4% e 23,9% dei casi, ossia un totale del 52,3% dei casi), a cui si ricorre molto di più rispetto all’allontanamento del minore dal nucleo familiare (in totale il collocamento in comunità e l’affido familiare si attestano sul 35%). 

Grande novità introdotta dall’Indagine è la possibilità di comparare i dati relativi al maltrattamento sui bambini e gli adolescenti su un campione di 117 comuni che avevano preso parte anche alla rilevazione del 2015 (dati 2013). I dati raccolti raccontano un aumento del fenomeno sotto ogni profilo: cresce infatti sia il numero dei minorenni in carico ai Servizi in generale, sia di quelli in carico per maltrattamento. Parliamo di un +3,6% di bambini e ragazzi in carico ai servizi sociali in generale e di un + 14,8% di bambine, bambini e adolescenti in carico perché maltrattati. 

L’indagine, dettata dalla necessità di allineare l’Italia agli altri Paesi e rispondere alle raccomandazioni internazionali e alle sollecitazioni del Comitato ONU per i diritti dell’Infanzia dimostra che, anche nel nostro Paese, è possibile realizzare una raccolta dati sul maltrattamento significativa in termini quantitativi e qualitativi e un monitoraggio sull’andamento del fenomeno.

I rappresentanti delle Istituzioni e i policy maker hanno il dovere di confrontarsi con il fenomeno della violenza nei confronti di bambine, bambini e adolescenti e assumersi la responsabilità di affrontare il problema in maniera sistematica e prioritaria.

SILVIA ALLEGRO. 1979. Consiglio Direttivo CISMAI

ROCCO BRIGANTI. 1976. Consiglio Direttivo CISMAI

FEDERICA GIANNOTTA. 1973. Responsabile Advocacy e Programmi Italia - Terre des Hommes

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