IL FUTURO NON È UN DESTINO
Benvenut* nella rubrica dedicata al futuro. O meglio, ai futuri che ci attendono poiché nessun futuro è stabilito a priori.
La nostra vita quotidiana è il risultato di nostre decisioni individuali – più o meno consapevoli - prese in precedenza. Allo stesso modo, a livello sociale e collettivo, possiamo affermare che oggi abitiamo nel futuro immaginato e scelto da chi è venuto prima di noi.
L’obiettivo di questa rubrica è quello di contribuire a diffondere e sviluppare la competenza del XXI secolo, quella che UNESCO definisce ‘Futures Literacy’: ossia la capacità di immaginare e utilizzare il futuro nel presente.
In questo spazio esploreremo come i massivi e veloci cambiamenti nei settori tecnologici, scientifici e sociali stiano profondamente e irreversibilmente plasmando l’origine di diversi futuri possibili, quale di questi si concretizzerà dipenderà dalle scelte di tutt*, per questo indagheremo gli scenari possibili, ma anche qualche volta improbabili, con il fine di supportare una presa di decisioni più informate e consapevoli che consentano più progresso e opportunità per tutt*.
La tecnologia ha sempre giocato un ruolo fondamentale nel modellare la società e la cultura. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una rivoluzione tecno-scientifica senza precedenti di portata globale, talmente veloce da modificare profondamente, e come mai prima nella storia del genere umano, anche modelli di pensiero, comportamenti e abitudini delle persone.
C’è chi comincia a pensare che la tecnologia sia una nuova religione.
Del resto, proprio lo sviluppo tecnologico e scientifico hanno accelerato cambiamenti sociali che solo 50 anni fa erano ancora tabù nel mondo occidentale, mentre in alcune parti del mondo - in cui le tecnologie sono in mano a pochi - lo sono ancora oggi. Con il progredire della società i fattori delle diversità e dell’inclusione sono ormai parte integrante dei processi di sviluppo.
Ad esempio, gli enormi progressi tecnologici hanno messo in luce un problema legato all’Intelligenza Artificiale (IA) e ai pregiudizi. Gli algoritmi e i sistemi di IA, creati da codici di programmazione elaborati da esseri umani, in molti casi riproducono proprio i pregiudizi, spesso inconsci, di chi li programma diffondendo ulteriormente bias e disuguaglianze presenti nella società. Tuttavia, scienziat* e ingegner* stanno lavorando proprio per risolvere questi difetti, cercando di costruire modelli di IA più inclusivi ed etici che aiuteranno a superare le barriere legate agli stereotipi.
Un altro esempio in cui tecnologia e scienza contribuiscono a promuovere le diversità sono medicina e sanità. Con il progresso delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche è oggi possibile personalizzare le cure. I ricercatori oggi sanno come il patrimonio genetico di ogni individuo possa influenzare la risposta ai farmaci e alle terapie, questa scoperta facilita l’introduzione sempre più veloce di trattamenti su misura per diverse popolazioni, a cominciare dalla medicina di genere. Un approccio che rivoluzionerà sempre di più il settore medico.
Guardando al futuro, anche il settore dell’istruzione cambierà velocemente proprio grazie a tecnologie emergenti quali realtà virtuale (RV), realtà aumentata (RA), metaverso. Queste tecnologie hanno il potenziale di rendere l’apprendimento più coinvolgente, accessibile e inclusivo. Le generazioni più giovani di studenti già richiedono di poter utilizzare le nuove tecnologie nei programmi scolastici soprattutto per la parte teorica, rompendo le barriere fisiche e culturali dell’apprendimento tradizionale. In un esercizio di futuro svolto all’ITS G. Galilei di Roma nel 2021, coinvolgendo circa 800 studenti tra i 14 e i 18anni, ragazzi e ragazze hanno immaginato una scuola futura, ma molto prossima, in cui fare teoria nel Metaverso e pratica a scuola!
C’è però un ulteriore aspetto di cui tener conto, un lato oscuro, e anche questo è uno degli obiettivi di questa rubrica: esistono rischi legati ad un’evoluzione tecnologica così veloce? Se sì, quali sono a livello sociale ed etico? Qual è il confine tra ricerca, innovazione, implementazione? Quali futuri stanno generando le scoperte scientifiche e tecnologiche? Sono futuri possibili? Sono futuri desiderabili? Cosa dobbiamo sapere e come dobbiamo decidere?
Non esiste un futuro già scritto e il futuro è l’unica cosa che possiamo cambiare.
Cominciamo a prepararci, imparando ad allungare lo sguardo oltre il presente con la Futures Literacy.