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IKEA, DOVE L'INCLUSIONE è DI CASA

Negli scorsi mesi è stata lanciata una policy per tutte le persone transgender che lavorano in IKEA Italia, ma è solo l’ultima di una serie di iniziative, impegni e attenzioni. Ne abbiamo parlato con Stefania Mastroeni, Equality, Diversity & Inclusion Leader
A cura di Michela Offredi
01 Gen 2024

La discriminazione è estranea alla cultura di IKEA.

In IKEA vogliamo creare un ambiente di lavoro in cui tutti sono trattati in modo equo, promuovendo le pari opportunità sul posto di lavoro per tutti i colleghi durante le varie fasi della loro vita, perché solo riconoscendo il variegato mix di esperienze dei nostri collaboratori e valorizzandone l'unicità, permetteremo loro di sviluppare i loro talenti. I co-worker di IKEA sono migliaia in tutto il mondo, ma ovunque essi lavorino e qualunque sia la lingua che parlino, sono tutti accomunati dalla cultura, dai valori e dalla visione strategica di IKEA: creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Siamo supportati da un Codice di condotta che guida i nostri comportamenti e ci aiuta a vivere i valori aziendali e a comprenderli nel contesto del lavoro quotidiano e in cui non viene accettata nessuna forma di discriminazione.

Promuovete diverse attività per favorire l’inclusione delle persone LGBT+…

A livello globale, abbiamo messo in pratica diversi strumenti affinché tutta la nostra azienda possa creare un ambiente di lavoro che accolga le persone di tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere, tra cui un piano di inclusione LGBT+ globale e l’adesione agli Standard di condotta delle Nazioni Unite sulla lotta alla discriminazione contro le persone LGBT+ nell'ambiente di lavoro e nella comunità. In Italia, nel 2010, siamo stati tra i fondatori di PARKS – Liberi e Uguali. Nel 2011 in occasione dell’apertura del punto vendita di Catania ci siamo presentati sul territorio siciliano con una campagna di advertising il cui tema era “Siamo aperti a tutte le famiglie” con l’immagine di due uomini per mano che si accingevano a fare acquisti in IKEA. Questa iniziativa generò molte discussioni in Italia, ma fu l’apripista per affrontare il tema della famiglia che fino ad allora veniva rappresentata sempre in modo unidirezionale.

Le tematiche LGBT+ rappresentano un’area che ci sta molto a cuore su cui abbiamo un impegno risalente nel tempo: siamo state una delle prime aziende a livello nazionale che internamente, prima ancora che entrasse in vigore la Legge Cirinnà sulle unioni civili, ha riconosciuto i congedi per i colleghi che contraevano matrimonio o unione civile all’estero. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è stata l’introduzione della transgender policy.

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A maggio del 2023 abbiamo lanciato una policy per garantire l'inclusione di tutte le persone transgender che lavorano in IKEA Italia, anche se alcune voci erano già parte della nostra quotidianità. Si parte da un glossario per orientare le persone nella definizione dei termini più frequentemente usati nelle tematiche relative alle persone LGBT+ e si stabiliscono delle linee guida per usare un linguaggio che sia inclusivo attraverso delle semplici buone prassi. Come segnale di concreto supporto nel delicato percorso di transizione di genere che comporti un intervento chirurgico, IKEA Italia inoltre riconosce ai propri co-worker fino a sei settimane di permessi fruibili, anche in modalità frazionata, per un periodo di tre anni dal momento di accesso alla policy. Le persone transgender hanno il diritto di vestirsi con abiti che riflettono la propria identità di genere ma le nostre uniformi sono neutre dal punto di vista del genere e non rappresenta un problema. Per quanto riguarda gli spogliatoi, IKEA si impegna a implementare tutte le necessarie azioni per facilitare l’accesso alle strutture coerentemente con il percorso di transizione intrapreso dai co-worker e di creare consapevolezza tra i colleghi e le colleghe dello stesso negozio. Anche nel contatto con i clienti, le mansioni lavorative dei co-worker transgender non subiranno cambiamenti. 

Il privato ormai sa abbattere confini molto più di quanto non facciano le istituzioni pubbliche.

I temi dell’inclusione e della valorizzazione dell’unicità di ognuno sono particolarmente sentiti da noi e in qualità di esperti nel Life at Home, vogliamo che ogni persona possa sentirsi a casa, sia all’interno della dimensione domestica, sia nella società in cui vive e opera. Per questo, IKEA ha deciso di istituire in ogni Paese una figura dedicata al 100% alla diversity, che supportato da un Equality Plan a livello globale, garantisce un ambiente di lavoro pienamente rispettoso delle diversità stabilendo chiari obiettivi e KPI, così che ciascuno di noi possa esprimersi al meglio le proprie potenzialità e in piena libertà.

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