Hogan Lovells: le diversità che aiutano a crescere
Quali valori sono fondamentali per far sì che la DE&I non sia solo uno slogan ma una realtà vissuta? Come sono incarnati nel quotidiano dell’azienda?
Per promuovere una cultura d’impresa realmente inclusiva, è necessario un impegno costante verso la concretezza, l’empatia e la responsabilità da trasmettere in azioni quotidiane. Concretezza significa non solo parlare, ma anche creare occasioni di incontro, approfondimento e confronto, assicurando che la diversità non sia vista come una casella da spuntare, ma come parte integrante della nostra vita lavorativa.
L’empatia assicura che comprendiamo e valorizziamo le esperienze vissute dagli altri e dalle altre. La responsabilità è fondamentale per prenderci cura dei valori e delle persone. Hogan Lovells ha un fitto calendario di attività e monitora il rispetto dei suoi valori con comitati ad hoc, ma soprattutto attraverso la propria cultura e la partecipazione delle persone.
Lavorare in una realtà con una dimensione internazionale e risorse significative è sicuramente un privilegio. Come vi impegnate a trasformare questo privilegio in un’opportunità per includere realtà e comunità più svantaggiate?
Il privilegio di una dimensione internazionale è l’opportunità di vivere quotidianamente punti di vista ed esperienze diverse, il che di per sé aiuta l’inclusione, e di anticipare trend che in altri paesi sono già una realtà, restituendo questo vissuto alla nostra comunità, anche attraverso partnership con clienti e organizzazioni locali, attività di pro bono, mentoring, volontariato aziendale, fundraising. Poter contare su risorse importanti per far fronte a tutto questo è chiaramente essenziale.
Mi piace molto il concetto di “restituzione”. C’è un progetto o un’iniziativa che sentite particolarmente rappresentativa del modo in cui la vostra azienda ridà valore alla società?
Lo Studio sceglie delle no profit locali con cui collaborare per sostenere progetti. Stiamo lavorando con Fondazione TOG e Spes Contra Spem per il supporto ai minori svantaggiati. Siamo stati tra i primi studi legali in Italia a fondare una rete di alleat3 alla comunità LGBTQ+, nonché a collaborare con In-Formazione, un’associazione che promuove l’attività di formazione e mentoring volte a supportare i/le giovani caratterizzati dalla diversity nel background culturale nella costruzione del proprio percorso formativo e professionale. Siamo inoltre da sempre impegnat3 sull’empowerment femminile con programmi di mentoring annuali e di talent retention. Non si tratta solo di una restituzione da parte dello Studio, ma di creare un impatto sostenibile e a lungo termine che si trasmetta attraverso le generazioni.
La costruzione di alleanze è fondamentale per rafforzare l’impatto della DE&I. Con quali realtà esterne collaborate per promuovere questi valori, e che tipo di sinergie avete creato?
Collaboriamo con organizzazioni no profit, imprese sociali, associazioni di settore (Fondazione Libellula, Parks - Liberi e Uguali, EDW per dirne alcune) che ci supportano nel nostro percorso di crescita e con clienti e principali stakeholders che condividono la nostra visione di un mondo più inclusivo. Nel 2019 abbiamo creato, insieme ad altre aziende, l’Associazione ForAll®: la prima associazione in Italia che mira a diffondere i principi della diversità, dell’equità e dell’inclusione, nonché della sostenibilità sociale, all’interno della supply chain.
All’interno della vostra azienda c’è anche una forte motivazione alle alleanze che arriva dall’alto. Perché è importante che ci sia anche un movimento dall’alto e non solo dal basso?
La leadership è fondamentale nel dare il tono a qualsiasi cambiamento organizzativo e in Hogan Lovells la funzione DE&I riporta direttamente al CEO. Esistono poi vari comitati a livello sia internazionale che locale, divisi anche per aree tematiche, perché è evidente che esistono diversità anche all’interno della DE&I e la presenza di comitati per aree aiuta a garantire una copertura a 360 gradi. Hogan Lovells, invita anche, a livello globale, collaboratori e collaboratrici a dedicare annualmente 75 ore del proprio tempo ad attività di responsabilità sociale. Ogni persona in Hogan Lovells dedica, quindi, parte del suo tempo (che lo Studio valorizza come ore di lavoro fatturate) a DE&I, probono, volontariato d’impresa, fundraising e sostenibilità, per contribuire a fare la differenza.
A tal proposito, è importante anche creare reti di supporto tra persone privilegiate per promuovere la consapevolezza… che ne pensate?
Assolutamente sì. Gli individui privilegiati - per genere, razza, orientamento sessuale o anche background socio-economico - hanno l’opportunità unica di far leva sulla loro influenza e amplificare le voci di coloro che potrebbero non avere la stessa piattaforma. Il privilegio dovrebbe trasformarsi in uno strumento di alleanza attiva per sostenere una reale equità e inclusione nella società.