GENERAZIONE Z

30 Set 2021

Alla scoperta del mondo della salute

Lo scoppio della pandemia, oltre ad aver messo il nostro Sistema Sanitario sotto una pressione senza precedenti, così come l’economia di interi Paesi, ha anche causato strappi molto evidenti nel tessuto sociale.

Tra tutte le fasce di popolazione colpite, merita particolare attenzione la cosiddetta “Generazione Z”, ovvero quella dei nati tra il 1990 e il 2010, che con la limitazione dei rapporti affettivi, l’annullamento delle occasioni di ritrovo e lo stress dovuto all’isolamento, si è vista privata di consuetudini e riti di passaggio tipici dell’età adolescenziale e del primo assaggio di vita adulta.

In quei mesi, ragazze e ragazzi hanno sperimentato un forte senso di impotenza e incertezza rispetto al futuro che, però, li ha messi di fronte a una realtà ritenuta distante a quell’età: la malattia fa parte della vita!

Per questo, nel pieno del primo lockdown, Fondazione Mondo Digitale - che promuove la condivisione della conoscenza attraverso gli strumenti digitali – in collaborazione con Janssen Italia - l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson – ha lanciato Fattore J: un progetto di educazione sociale finalizzato a educare i giovani all’empatia, al rispetto e all’inclusione verso chi è “diverso” perché affetto da una patologia.

Sono stati ben 83 i webinar organizzati nel corso dell’anno scolastico che hanno coinvolto oltre 12mila ragazzi di tutta Italia. Questi hanno stimolato in loro lo sviluppo dell’intelligenza
emotiva sui temi della prevenzione e della salute e consolidato la fiducia nella scienza.

Gli studenti hanno potuto confrontarsi con medici e scienziati per comprendere le caratteristiche, l’evoluzione e la cura di alcune delle malattie più invalidanti, ed ascoltare dalla voce dei pazienti cosa significa vivere con una patologia, sentirsi “diversi”, fare il doppio della fatica per portare a termine azioni che, nella quotidianità, vengono considerate banali.

Un vero e proprio percorso di formazione che, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, ha toccato aree quali onco-ematologia, depressione, immunologia, ipertensione
arteriosa polmonare, cardiovascolare e metabolico, malattie infettive, e che ha visto la collaborazione di società scientifiche e otto Associazioni Pazienti.

L’esperienza è proseguita con una ricerca svolta su 4mila studenti sul tema della “fiducia nella scienza”, dalla quale emerge che il 78% degli intervistati necessita di una comunicazione scientifica più chiara, con informazioni corrette e sostanziate dai dati.
Con il nuovo anno scolastico, quindi, Fattore J si trasformerà in una vera e propria scuola che insegnerà a contrastare l’infodemia e a riconoscere le fake news in ambito salute.

Sempre grazie al confronto con esperti e pazienti, i ragazzi e le ragazze saranno coinvolti in nuove azioni formative e divulgative, volte a sensibilizzare ad una corretta informazione scientifica, supportati da una rete sempre più ampia di società scientifiche e Associazioni Pazienti.

Parallelamente a Fattore J, Fondazione Mondo Digitale e la Fondazione Johnson & Johnson stanno portando avanti Health4U, un programma di formazione e orientamento alle carriere universitarie e al mondo del lavoro con un focus sui temi della salute, sul benessere e sulle scienze della vita. L’emergenza ha mostrato come sia necessario ripensare l’organizzazione del lavoro nella sanità e quanto ci sia bisogno di una classe di
professionisti competenti e preparati a gestire le emergenze.

Un ricambio generazionale è necessario per i prossimi anni in cui ci troveremo a vivere una carenza di personale sanitario. Per questo è importante rivolgersi agli studenti italiani per
guidarli alla scoperta dei cambiamenti che stanno trasformando il settore sanitario e per dar loro un quadro chiaro di quali siano le professioni in questo ambito.

Questa emergenza ci ha tolto tanto, sì, ma ci sta offrendo anche la possibilità di costruire un futuro migliore, basato su nuovi schemi e modelli in grado di rispondere alle nuove esigenze delle persone e ad offrire nuove speranze ai malati.

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