GAMMADONNA: promuovere l’imprenditoria femminile
Il 20° anniversario di GammaDonna non è solo un traguardo, ma un punto di partenza per riflettere sul futuro dell’imprenditoria femminile e sul ruolo cruciale di alleanze e privilegi nel favorire un cambiamento culturale e sistemico. In un mondo in cui la diversità non è più un’opzione, ma una necessità per affrontare le sfide globali, l’Associazione si conferma un faro di ispirazione e concretezza, continuando a dare voce a chi troppo spesso rimane inascoltatǝ. Nel dibattito sull’imprenditoria femminile, il concetto di privilegio può sembrare un tema controverso. Tuttavia, guardarlo sotto una nuova luce ci consente di coglierne il potenziale trasformativo: privilegio, in questo contesto, significa riconoscere le proprie opportunità e sfruttarle per aprire porte agli altri e alle altre. Le persone e le istituzioni che godono di risorse, visibilità e potere decisionale hanno una responsabilità intrinseca: diventare catalizzatori di cambiamento.
GammaDonna incarna questo principio da due decenni, mettendo il suo “privilegio associativo” al servizio di imprenditrici innovative. Non si tratta solo di premiare eccellenze, ma di costruire un ecosistema in cui donne provenienti da settori, generazioni e contesti diversi possano crescere, confrontarsi e fare rete. E i numeri parlano chiaro: le imprenditrici che hanno beneficiato di questo supporto hanno registrato non solo un aumento di visibilità, ma anche una maggiore capacità di attrarre investimenti e creare posti di lavoro. Se il privilegio si traduce in uno strumento di responsabilità, le alleanze rappresentano la leva attraverso cui questa si realizza. Non si può pensare di abbattere barriere strutturali senza coinvolgere tutti gli attori del sistema economico e sociale. Le partnership trasversali sono il cuore pulsante di GammaDonna: l’organizzazione ha costruito un network che include istituzioni pubbliche, grandi aziende, investitori, investitrici, associazioni e imprenditrici visionarie.
Le alleanze non si limitano a offrire risorse economiche o tecniche: sono un vero e proprio catalizzatore per il cambiamento culturale. Creano spazi dove imprenditori e imprenditrici possano incontrarsi su un terreno comune, scambiarsi idee, crescere e risolvere problemi collettivi. “Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano” non è solo un motto, ma una filosofia che GammaDonna traduce in azioni concrete attraverso programmi di mentoring, eventi formativi e percorsi di empowerment. Il ventennale di GammaDonna è stata l’occasione per celebrare storie straordinarie che dimostrano come il talento femminile sia un motore inesauribile di innovazione. Le vincitrici del Premio GammaDonna sono ambasciatrici di un cambiamento che va oltre i numeri: sono esempi concreti di come creatività, resilienza e leadership possano trasformare interi settori e comunità.
Ed è stata Paola Bernardotto, fondatrice di ’Ettomio (Vicenza), ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento per l’impegno con cui contrasta il “fast furniture” – l’arredamento usa e getta – con prodotti evolutivi che seguono le diverse fasi di crescita del bambino-della bambina. Attraverso una rete di fornitorɜ artigianɜ italianɜ, Bernardotto promuove lo “slow design” e il Made in Italy, rivoluzionando il settore dei mobili per bambinɜ con arredi etici, sostenibili e cognitivi, pensati per stimolare lo sviluppo di abilità e capacità nelle giovani generazioni.
All’evento – realizzato con il contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione CRT, sotto il patrocinio di Commissione europea, Regione Piemonte, Città di Torino e G7-Women7 – sono state premiate anche Cinzia Tessarolo (Family+Happy), vincitrice del Giuliana Bertin Communication Award; Gioia Lucarini (Relief), che ha conquistato il Women Startup Award powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center; e Chiara Schettino (Dona Rosso), cui è andata la Menzione per l’Impatto Sociale del Cottino Social Impact Campus. «GammaDonna guarda avanti con una visione chiara: il futuro dell’imprenditoria deve essere rigenerativo, inclusivo e sostenibile. Questo significa ripensare i modelli di business in chiave di impatto, con un occhio di riguardo per le sfide ambientali e sociali. Ma anche riconoscere che la diversità è una ricchezza che potenzia l’innovazione e la crescita economica» ha dichiarato Valentina Parenti, Presidente di GammaDonna. «Sostenere l’imprenditoria femminile è una scelta strategica per un futuro più prospero e sostenibile. Il privilegio, quando condiviso, diventa moltiplicatore di opportunità. Le alleanze, quando autentiche, trasformano sogni individuali in progetti collettivi.»