FORMAE MENTIS
Il valore dell'incontro, un incontro di valore
di Fabio Palermo
"Un'esperienza che ci ha insegnato a vedere le cose in modo diverso e un esempio concreto di come l'inclusione e la diversità, in questo caso la neurodiversità, creino valore per tutte le parti coinvolte."
Questa la sintesi che abbiamo raccolto e che racconta il valore della collaborazione tra noi di Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, e i colleghi di Auticon, azienda di consulenza informatica che ha la particolarità di assumere esclusivamente persone nello spettro dell'autismo con diversi background.
Una collaborazione nata lo scorso anno, per rispondere a un'esigenza dei team Business Intelligence, CRM & Analytics e del team Omnichannel, e allo stesso tempo alla volontà di Janssen di concretizzare ancora una volta il proprio impegno nella creazione di una cultura del lavoro quanto più possibile inclusiva.
Volevamo perseguire il nostro obiettivo di essere un'azienda in cui chiunque possa essere ciò che è, anche selezionando i fornitori più vicini al nostro modo di vedere il mondo del lavoro: è così che abbiamo incontrato Auticon.
Gli analisti di Auticon hanno supportato Janssen nella creazione di un database unico e di semplice utilizzo a partire dall'elaborazione di migliaia e migliaia di dati provenienti da fonti diverse. Quando in Janssen abbiamo incontrato per la prima volta Auticon, siamo rimasti innanzitutto affascinati dal loro modello di business, che prevede l'impiego esclusivo di persone all'interno dello spettro autistico, valorizzando le loro capacità ad esempio nel riconoscere dettagli, errori, schemi.
Successivamente, lavorando insieme, siamo rimasti colpiti dall'entusiasmo dei loro consulenti nel salire a bordo del progetto e dalla grande attenzione, dedizione e precisione del loro contributo. Infine, dagli ottimi risultati ottenuti su un progetto veramente impegnativo.
Naturalmente la collaborazione con Auticon è andata molto oltre questo: alla qualità del servizio prestato si è aggiunta un'esperienza di grande valore e crescita dal punto di vista umano per tutti i colleghi coinvolti.
Innanzitutto, lavorare insieme ha allenato la capacità di ottimizzare l'organizzazione delle attività, definendo in maniera chiara ed efficace il perimetro delle richieste: qualità che sono importanti nel lavoro di tutti i giorni. Inoltre, la formazione e i training ricevuti all'inizio e durante l'attività, necessari per un'interazione ottimale tra i team, hanno permesso di riflettere sulla relazione tra le diverse persone che hanno fatto parte del progetto.
Infine, l'esperienza è stata arricchita dalla consapevolezza di contribuire alla promozione di una cultura che abbracci le diversità, in cui ogni collaboratore è valorizzato per i suoi punti di forza e talenti individuali.
È la direzione in cui vanno molte iniziative di livello globale e italiano promosse dall'azienda, tra le quali rientra la "Supplier Diversity Initiative", un programma che incoraggia il coinvolgimento di fornitori che abbiano tra i propri valori la diversity e l'inclusion, in modo che possano diventare partner con i quali crescere insieme.
In J&J, l'importanza data a questi valori anche nella selezione dei propri fornitori si aggiunge ad iniziative portate avanti in maniera volontaria dalla ERG (Employee Resource Group) "ADA" (Alliance for Diverse Abilities), un gruppo di colleghi che si riunisce periodicamente per portare avanti una cultura inclusiva con un focus sul tema delle diverse abilità.
Cosa ci motiva a lavorare in questa direzione su più livelli? Il nostro Credo, la bussola morale che da sempre ci guida nel "garantire un ambiente lavorativo inclusivo in cui tutti devono essere considerati in quanto persone."
Questi valori rappresentano infatti il modo in cui Janssen vive e lavora quotidianamente per portare avanti la propria missione, ovvero quella di far sì che le malattie siano un ricordo del passato.
Fabio Palermo, HR Leader Pharm Janssen Italia, HR DE&I Champion, Johnson & Johnson Italia