FINDOMESTIC - Sempre di più, sempre meglio

13 Gen 2020

A cura della Redazione

È appena terminata l’edizione 2019 della Diversity & Inclusion week di Findomestic Banca, la terza da quando abbiamo varato il progetto D&I nella nostra azienda. Si tratta di un evento della durata di due settimane, celebrato in tutte le legal entities del Gruppo BNP Paribas e raccoglie le tematiche su cui abbiamo lavorato durante l’anno. È nel 2017 che abbiamo avviato una progettazione più strutturata di d&i: fino ad allora, infatti, avevamo realizzato vari eventi ma senza seguire una strategia mirata.

Dall’ottobre 2018, inoltre, abbiamo una Policy “Diversità e Inclusione”, che ricalca le politiche di Gruppo e la adatta alla nostra realtà; attraverso questa Politica, abbiamo istituito un Comitato D&I composto dai più alti vertici aziendali, che definisce le linee guida, allineandosi a quelle di Gruppo; e la figura della Diversity Officer, attorno a cui ruota tutta progettazione D&I di Findomestic, che ha il compito di “mettere a terra” le linee guida, organizzare eventi di sensibilizzazione, proporre al Comitato le tematiche, recepire necessità ed esigenze dei collaboratori, costituire un network di supporti. La Diversity Officer fa parte di una Community internazionale guidata da Personal Finance per la condivisione di best practices, la realizzazione di progetti comuni e l’allineamento delle linee guida da sviluppare nei singoli Paesi. Sostanzialmente, le tematiche ad oggi sviluppate in Findomestic sono quattro: Violenza di genere e sessismo: Findomestic vanta anni di collaborazione con il centro antiviolenza di Firenze, Artemisia, con cui abbiamo realizzato eventi di sensibilizzazione e incontri con la popolazione aziendale. Nel corso del 2018 abbiamo avviato una collaborazione con l’associazione D.i.Re (Donne in Rete), composta da Centri antiviolenza dislocati su tutto il territorio italiano: con il loro aiuto abbiamo organizzato incontri nelle città italiane ove si trovano i nostri uffici (Milano, Padova, Roma, Napoli, Catania, Palermo) durante i quali le operatrici dei Centri hanno raccontato la propria esperienza, hanno aiutato a capire come la violenza psicologica sia più subdola e pericolosa della violenza fisica, hanno indicato la strada da percorrere qualora fossimo vittime o testimoni di violenza di genere. Si è trattato di incontri emozionanti che hanno insegnato a non trascurare mai i particolari e a non sottovalutare nessun tipo di comportamento. La collaborazione continua ad oggi, e mette a disposizione delle nostre collaboratrici gli sportelli delle associazioni D.i.Re e Artemisia (augurandoci che non debbano averne mai bisogno). In occasione della Diversity week 2019 abbiamo lanciato alcuni workshop sulle molestie negli ambienti di lavoro, - in collaborazione con Valore D -, con lo scopo di sensibilizzare i nostri collaboratori e collaboratrici a riconoscere ciò che è molestia in ambito professionale. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere (25 novembre) siamo soliti organizzare programmare uno spettacolo a teatro, a Firenze attraverso cui Findomestic vuole dire di NO alla violenza, in qualunque forma essa si manifesti.

A tutte/i i Manager di Findomestic (270) è offerto un corso sul linguaggio e l’utilizzo di parole sessiste, per aiutare a comprendere meglio i termini che usiamo quotidianamente ma spesso inconsapevolmente, e che possono e ferire il nostro interlocutore/interlocutrice. Disabilità: è il grande tema con cui abbiamo lanciato il progetto D&I. In occasione della Settimana della Diversity & Inclusion 2017, è stato organizzato un evento presso lo Spazio Alfieri, piccolo cinema-teatro di Firenze il cui servizio di ristorazione è gestito da una cooperativa di ragazzi con disabilità psichiche, “I Ragazzi di Sipario”. Questo teatro è diventato il luogo simbolo del nostro progetto ed è qui che realizziamo i nostri eventi principali. Sempre nella medesima settimana abbiamo avuto l’onore di avere ospite Simona Atzori, ballerina, pittrice, scrittrice nata senza le braccia, che ha dato una grandissima lezione di vita: si può e si deve lottare per realizzare i propri sogni nonostante le difficoltà che incontriamo lungo la strada. Lei ci è riuscita, raggiungendo tutti i traguardi che si era prefissata e addirittura superandoli, sempre con un sorriso… perché, nonostante la grave disabilità che l’ha colpita, si sente felice. Successivamente è iniziata una serie di workshop nelle principali piazze italiane elencate in precedenza, a partecipazione volontaria, per i nostri collaboratori. Nel corso del 2018 abbiamo organizzato un pranzo al buio (con l’aiuto di camerieri non vedenti) e un aperitivo al buio (presso l’Istituto dei Ciechi di Milano) per “toccare con mano” la disabilità: due incontri emotivamente forti per provare, anche solo per qualche ora, a mettersi nei panni altrui.

A maggio 2019 abbiamo iniziato un tour per il Paese, che prevede incontri sulle disabilità visibili e invisibili: attraverso una prova di cooking (a ciascun partecipante è richiesto di interpretare, all’insaputa dell’altro/a, una disabilità) vogliamo invitare i nostri collaboratori a riflettere sui comportamenti, consapevoli o inconsapevoli, che assumiamo di fronte ad una disabilità. Vogliamo aiutare i partecipanti ad abbattere le barriere che innalziamo di fronte a ciò che non conosciamo e imparare a relazionarci quotidianamente e consapevolmente con i colleghi affetti da una qualsiasi patologia, dichiarata o meno. Orientamento sessuale: questo è stato il tema protagonista della Diversity week 2019. A marzo ci siamo associati, con grande orgoglio, a Parks - Liberi e Uguali, Associazione di datori di lavoro che ha come mission creare un ambiente inclusivo, ove tutti i collaboratori/le collaboratrici possono sentirsi liberi di essere sé stessi, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Siamo profondamente convinti che questa Associazione, nella persona dell’attuale Direttore esecutivo Igor Suran, sia la più titolata ad aiutarci in questo delicato percorso: la strada sarà impegnativa ma siamo felici di avere introdotto questo tema in Azienda in modo strutturato.

Findomestic è stata la prima realtà bancaria italiana a stipulare un accordo sindacale che ha riconosciuto gli stessi diritti e benefit matrimoniali alle coppie di fatto, anche omosessuali: congedo matrimoniale, malattia per figli, permessi per adozioni, ecc. Un grande diritto che abbiamo riconosciuto fin dal 2017. Inoltre crediamo fortemente nel confronto con altre grandi realtà ed aziende, alcune delle quali sono state nostre ospiti il 9 ottobre presso lo Spazio Alfieri (Barilla, BH, Eli Lilly...). Differenze di genere: il work-life balance è la prima di tante azioni che Findomestic ha messo in campo per garantire parità di genere all’interno delle proprie strutture. Smart working; lavoro flessibile; part-time (circa 400 part-time attivi tra uomini e donne, con oltre 160 schemi orari per rispondere alle esigenze di ciascuno); integrazione della retribuzione durante il periodo di congedo facoltativo per maternità per garantire da un minimo del 60% fino all’80% della retribuzione; possibilità di proseguire il congedo facoltativo con ferie e permessi; possibilità di usufruire del part-time una volta rientrate dalla maternità; contributo asilo nido baby sitter; borse di studio per figli; ecc.

Nelle 2018 è nata Findomestic Donna, una community che ha come mission lo sviluppo dell’empowerment al femminile attraverso azioni di sensibilizzazione, eventi e incontri tra le iscritte (ad oggi circa 600 su una popolazione di 2700 persone). La Policy sui parcheggi è stata aggiornata introducendo i parcheggi “rosa” per le donne in gravidanza; e lavoriamo, come DHR, a fianco di Findomestic Donna per comprendere le reali esigenze della popolazione femminile e adottare le azioni necessarie per rispondere a tali necessità. Tante sono le emozioni che portiamo nel cuore dopo ogni evento legato alla D&I; restano impressi volti di persone, interventi dei partecipanti, idee che nascono da questi incontri. Vorremmo fare sempre di più e sempre meglio, per soddisfare le esigenze di tutte e di tutti, per realizzare un ambiente di lavoro aperto e inclusivo, in cui ciascuno, nessuno escluso, possa sentirsi libero/a di essere sé stesso e di esprimere la propria identità e la propria “diversità”. Chi ben comincia...

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