FESTIVAL LUCE! per il presente e il futuro
Il 19 ottobre scorso si è tenuta a Firenze, nella storica cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la quarta edizione 2024 del Festival Luce!. Quest’anno al centro dell’evento, organizzato dal Gruppo Monrif e al quale Findomestic ha partecipato come partner, c’era il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel favorire l’inclusione e la coesione sociale, mettendo in evidenza come la tecnologia possa affrontare sfide urgenti come l’uguaglianza e i diritti civili. Temi, questi, da sempre cari all’istituto di credito italiano. È stata una giornata di talk, dibattiti, storie e musica con tant3 ospiti provenienti dal mondo dell’economia, della politica e dello spettacolo. Il tutto con un’attenzione particolare ai/alle giovan3 e alle nuove generazioni. Tra i e le protagonist3 del festival (diretto da Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, e condotto da Monica Peruzzi, journalist & reporter Sky TG24 e vicepresidente di Imagine Foundation) c’erano figure di spicco del mondo culturale e tecnologico, come lo scrittore Ivan Cotroneo e il fisico e divulgatore Davide Avolio, ma anche Maurizio Landini, segretario Generale della CGIL, Gherardo Colombo, presidente della casa editrice Garzanti e Giovanni Allevi. Il compositore e pianista di fama internazionale, che ha attraversato anni difficili combattendo un mieloma, ha presentato il nuovo e toccante libro I nove doni.
Anche Simona Piva, Diversity & Inclusion Officer & People Care di Findomestic, ha preso parte all’iniziativa, raccontando le soluzioni tecnologiche adottate internamente per migliorare i flussi di lavoro e le attività condivise tra i colleghi e le colleghe, anche con disabilità. Fra queste c’è, ad esempio, un’app capace di trasformare il parlato in scritto (e viceversa), utilizzata nel corso della pandemia, quando a causa dell’obbligo di usare la mascherina molte persone non udenti non riuscivano a percepire il labiale dei colleghi e delle colleghe.
«I timori verso l’eventuale sopravvento delle macchine sull’uomo sono antichi come il mondo, ancestrali direi – ha commentato Piva -. Tuttavia, la storia ci insegna che lo sviluppo tecnologico è sempre portatore di progresso e nuove opportunità, e che le uniche minacce sono quelle che si insidiano nell’incapacità di adattarsi e di rispondere positivamente ai cambiamenti che giocoforza continueranno a manifestarsi».
Parlando nello specifico di Intelligenza Artificiale, ha aggiunto, «bisogna concentrarsi sulle enormi potenzialità di questi strumenti e riconoscere i vantaggi che l’adozione di queste nuove tecnologie apporteranno, tenendo conto degli eventuali rischi, senza dimenticare che siamo noi a guidare la trasformazione e mai viceversa.
Per creare un futuro digitale più equo e inclusivo per tutt3 sarà fondamentale che l’AI, imparziale per natura e scevra dei pregiudizi e degli stereotipi che permeano la società, sia progettata e implementata in una prospettiva di diversità e inclusione, nel pieno rispetto dei diritti umani e della rappresentatività». Ma non solo perché, come dimostra l’app adottata in Findomestic - conclude Piva -, «molte di queste tecnologie si stanno rilevando particolarmente efficaci nell’abbattere le barriere di accessibilità: sono i primi effetti positivi che dimostrano come il progresso tecnologico possa favorire equità ed inclusione per tutt3». Con questa convinzione è stato assegnato, sempre all’interno del festival, il Premio Luce! Startup Inclusiva, un riconoscimento che vuole riservare una particolare attenzione a quelle aziende italiane che si sono distinte per progetti altamente innovativi e di ricerca nei campi dell’inclusione sociale, ma anche nella battaglia contro i gender gap, nella sostenibilità ambientale e nei diritti civili.
Ad aggiudicarsi la vittoria della seconda edizione è stata QuestIt, una startup che, tra le altre, ha creato il primo Artificial Human in grado di comprendere e produrre in tempo reale la Lingua dei Segni Italiana: un avatar che può essere integrato in tutti i tipi di software e utilizzabile sui siti web, nelle app e su totem interattivi. La giornata fiorentina è stata quindi un’occasione per aprire nuovi orizzonti e celebrare – in linea con il nome del festival - la potenza della luce, metafora del sapere e dell’innovazione.