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FASTWEB E BES COOPERATIVA SOCIALE: UNA COLLABORAZIONE CHE GENERA VALORE

Intervista a Paola Baldini, Amministratrice e Co-Founder di Bes Cooperativa Sociale
A cura di Barbara Guidi, Internal Communication&Inclusion Professional e Sonia Murgia, Markerting Professional di Fastweb
24 Giu 2024

Dal 1° gennaio 2022 Fastweb ha adottato lo status di Società Benefit, il cui scopo è perseguire, oltre al profitto, anche finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente.

In linea con il nostro purpose, abbiamo attivato una collaborazione con Bes Cooperativa sociale, attiva nella formazione e nell’inserimento lavorativo di persone neurodivergenti nel settore ICT, che, dalla sua costituzione nel 2017, ha acceso un focus verso l’autismo ad alto funzionamento. Abbiamo chiesto a Paola Baldini, Amministratrice e Co-Founder della cooperativa, di parlarci dell’impatto positivo che genera la collaborazione tra cooperative/associazioni e le aziende. Un effetto domino che porta benefici non solo alle persone neurodivergenti, ma anche alle aziende che li inseriscono e alle famiglie che se ne prendono cura.

Neurodivergenza, Famiglia, Lavoro: perché parlarne?

“La neurodivergenza e l’impatto delle differenze dello sviluppo neurobiologico sono temi di crescente interesse nella società. Tra le neurodivergenze, l’autismo è una delle più note e frequenti: dai dati più recenti forniti dall’Istituto Superiore di Sanità attualmente in Italia un/a bambino/a su 77 tra i 7 e i 9 anni riceve o riceverà una diagnosi di autismo. Ciò significa che è in forte aumento il numero delle famiglie coinvolte dalla condizione dell’autismo.

Tra le caratteristiche delle persone autistiche possiamo riferire diverse modalità di percepire la realtà, di leggere le emozioni, di pensare, di relazionarsi con gli altri e le altre, che inducono ampia variabilità nei comportamenti, molti dei quali potrebbero apparire “bizzarri”, essere fraintesi e diventare motivo di stigma, pregiudizi ed esclusione dalla vita sociale.

Ricordiamo che, per queste peculiarità, le persone autistiche, anche ad alto funzionamento, cioè con abilità cognitive “nella norma” o talvolta superiori alla media, e dotate di importanti competenze, sono tra le più discriminate nelle relazioni sociali e nell’accesso all’occupazione. A causa della difficoltà ad inserirsi, esse vivono la maggior parte delle loro esperienze solo grazie al costante aiuto e affiancamento della famiglia d’origine, che è chiamata a sopportare un carico pesante in termini di risorse emotive, fisiche ed economiche.

L’inserimento lavorativo è uno degli obiettivi più importanti per le persone con diagnosi di spettro autistico e per le loro famiglie.

Il mercato del lavoro rappresenta dunque un contesto prioritario in cui intervenire per operare un cambiamento di sguardo verso le neurodivergenze e contrastare lo stigma e il pregiudizio che da sempre le accompagnano.

Oltre ad essere occasione di diffusione culturale nella collettività, la conoscenza della neurodivergenza da parte del mondo delle imprese è il mezzo più importante per facilitare l’inserimento lavorativo e per dimostrare come neurodiversità e produttività possano formare un binomio interessante e non in contrapposizione.

Perché la collaborazione tra Fastweb e BES Cooperativa sociale?

“Fastweb, azienda tra le più dinamiche, molto attenta e sensibile alFASTWEBtema dell’inclusione di ogni diversità, ha stretto di recente una collaborazione con BES Cooperativa sociale. Grazie a questa sinergia, la cooperativa, ai lavoratori e lavoratrici dell’azienda, può offrire alcuni percorsi di sensibilizzazione sui temi della neurodivergenza, che oltre ad essere occasione di diffusione culturale, rappresentano lo strumento più importante per costruire contesti di lavoro inclusivi, consapevoli e rispettosi delle caratteristiche delle persone autistiche. La formazione sull’autismo nel contesto lavorativo e dei/delle colleghi/e rappresenta il mezzo più efficace per sostenere le persone autistiche sul lavoro e consentirne l’occupazione nel lungo periodo.”

In che modo le aziende beneficiano dell’inserimento di persone neurodivergenti?

“L’inserimento lavorativo dei soggetti autistici può rappresentare un fattore importante nella strategia delle imprese perché consente non solo di assolvere agli obblighi previsti dalla L. 68/99, ma anche di garantire all’azienda risorse che costituiscono importanti opportunità per tutti. È noto, infatti, che le persone neurodivergenti possono apportare, nei team di lavoro, soluzioni e punti di vista non convenzionali e per questo spesso risolutivi dei problemi: la neurodivergenza in azienda nondeve essere vista solamente come un problema, ma soprattutto come una grande risorsa.

Inoltre, sulla base delle più recenti ricerche, emerge che le aziende inclusive risultano più appetibili e competitive, capaci di attrarre maggiormente larghe fasce di consumatori e consumatrici.”

Quale impatto genera l’inserimento lavorativo delle persone autistiche sulle famiglie interessate?

“L’impatto generato dall’inserimento lavorativo delle persone autistiche sulle loro famiglie, e sulla comunità in generale, è grandissimo. Il lavoro è lo strumento di integrazione più potente, che dà dignità alla persona e genera benessere che si diffonde su tutto il suo nucleo famigliare.”

Il tema del “dopo di noi”, così urgente per le famiglie, è importante anche per le imprese?

“La sensibilizzazione e la formazione sulla neurodivergenza può rappresentare un significativo supporto verso quei lavoratori e quelle lavoratrici che, per la condizione di un figlio o una figlia, di un parente, vivono in famiglia l’esperienza dell’autismo. Sono talvolta essi stessi caregiver di ragazzi/e o persone adulte autistiche, ogni giorno chiamati/e ad affrontare sfide importanti, preoccupati/e costantemente del futuro dei propri cari, con il pensiero a ciò cheviene definito “dopo di noi”. Il tema della definizione di progetti per il “dopo di noi”, cioè per il tempo futuro in cui le persone disabili rimarranno prive del sostegno dei genitori, è uno dei più importanti per le famiglie che vivono la condizione della disabilità. Per questo BES Cooperativa dal 2018 al 2022 con il Comitato Nazionale Officina Dopo di Noi, e dal 2022 ad oggi con il Politecnico di Milano, sta realizzando una preziosa iniziativa: il monitoraggio dei progetti realizzati su tutto il territorio nazionale in attuazione della L. 112/ 2016 nota come Legge Dopo di Noi. Questa attività di raccolta e analisi dei dati sulle modalità di investimento delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla legge, consente di portare a conoscenza delle famiglie, in modo sistematico, alcune best practice che possono costituire modelli di intervento da replicare. Come emerge dalle ricerche, la maggior parte dei progetti per il Dopo di noi è stata realizzata grazie all’attività e al finanziamento di reti formate da enti del Terzo Settore pubblici e privati, famiglie, cooperative e aziende private.”

Per questo Fastweb, consapevole dei bisogni delle famiglie di molte delle proprie persone, rivolge lo sguardo al tema del Dopo di noi, verso il quale la collaborazione con BES Cooperativa può offrire supporti importanti.

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