Identitàgenerazionicompetenze

FACCIA A FACCIA TRA GENERAZIONI

A cura di di Francesca Lai
21 Mar 2023

“Non sapevo nulla di ciò che dovevo fare, ma ero entusiasta di mettermi alla prova”. “Dopo tanti anni di studio, avevo finalmente realizzato il mio sogno: entrare a far parte di una multinazionale”.

Il primo a parlare è Mario Mele, Instrumentation Sales Manager ABB SpA – Division Measurement & Analytics in ABB dal 1987.

La seconda è Francesca Fallucchi, Sales Analyst & Contract Specialist, 25 anni, entrata in ABB nel 2022. Entrambi ricordano in modo speciale il primo giorno di lavoro: l’incontro con persone nuove, le aspettative, i timori. Le loro carriere sono iniziate a trentacinque anni di distanza, nella medesima divisione di ABB, ma le emozioni restano le stesse anche se il mondo è cambiato totalmente e, di conseguenza, anche gli ambienti di lavoro.

ABB accoglie oggi quattro generazioni nello stesso ambiente di lavoro: Gen Z, Millennials, Gen X e Baby Boomers. Il 41% della popolazione è costituito da Millennials, il 36% dalla Generazione X e il 15% da Baby Boomers , l’8% dalla Gen Z. Poco più del 50% dei dipendenti ABB supera i 41 anni.

“La diversità generazionale riunisce l’esperienza, l’energia, la curiosità e l’ambizione di persone di età diverse – afferma Carolina Granat, Chief Human Resources Officer di ABB –. Le motivazioni che spingono ciascuna generazione a lavorare, il modo in cui affrontano argomenti come l’equilibrio tra vita privata e lavoro o lo sviluppo della carriera, variano da generazione a generazione; e questo è un aspetto che i datori di lavoro devono tenere presente”. Momenti storici diversi, prospettive diverse e, soprattutto, un mondo del lavoro completamente mutato. Come è cambiata in quattro generazioni la visione del lavoro?

ABB è impegnata – in un’ottica di valorizzazione delle unicità delle proprie persone – a creare un ambiente di lavoro estremamente inclusivo in cui ciascuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità in qualsiasi fase della propria vita professionale, portando il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi che tutti condividiamo.

https://global.abb/group/en/about/diversity-and-inclusion


Mario, ricordi il tuo primo giorno di lavoro? Quali erano le tue aspettative?

Era il 26 gennaio 1987, una settimana dopo aver finito il servizio militare. Avevo 22 anni. Una volta arrivato in fabbrica, mi fu affidato il compito di leggere un catalogo dello spessore di almeno 15 cm.

Anche se non sapevo nulla della materia e capivo pochissimo di ciò che leggevo, fu una giornata bellissima: volevo mettermi in gioco. Iniziavo l’avventura in ABB da venditore interno junior: un sogno per l’epoca. Avevo un impiego vicino casa e un buon contratto.

Dopo 36 anni in ABB ritieni che il tuo lavoro sia parte integrante della tua identità? Come l’azienda è stata grado di valorizzare le tue potenzialità nel corso degli anni?

Sì, in ABB ho trascorso la maggior parte della mia vita. In questa lunga esperienza sono cresciuto, ho acquisito capacità di gestione e pianificazione del lavoro, ascolto e ho compreso l’importanza della condivisione. Il mio percorso si è sviluppato in modo naturale. Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che amo. L’azienda mi ha sempre dato la possibilità di crescere professionalmente in ogni fase e io non mi sono mai tirato indietro.

Ti identifichi nei valori di ABB?

Assolutamente sì. Sicurezza, etica, inclusione, educazione: sono tutti valori che condivido e che perseguo nel mio quotidiano.

Com’è lavorare con persone della Gen Z?

Ci sono enormi differenze. Il mondo è cambiato. I ritmi sono più frenetici rispetto al passato e i giovani, cresciuti in mondo connesso e dalle risposte immediate, hanno un approccio che alcune volte li porta ad affrontare il mondo del lavoro senza prendersi il dovuto tempo per approfondire. Ai colleghi e colleghe più giovani dico: siate curiosi, identificate delle persone da cui imparare il mestiere, costruitevi delle solide basi di esperienza tramite le quali progredire.

Mario Mele

Francesca, dieci mesi fa è iniziata la tua avventura in ABB. Ci racconti il tuo primo giorno di lavoro? Quali sono state le aspettative?

È stato emozionante. Prima di iniziare la giornata, mi sono fermata davanti del Blue Building di Sesto San Giovanni. Durante gli anni dell’università guardavo quel palazzo e pensavo: chissà se un giorno potrò lavorare in quell’azienda? Quel momento è arrivato a 24 anni, due mesi dopo essermi laureata. Sono orgogliosa oggi di far parte di una grande azienda come ABB. Sono stata accolta dal mio responsabile e la persona che è stata la mia tutor fino al momento dell’assunzione e che ancora oggi è per me una persona di riferimento. La paura di non essere all’altezza di questa realtà l’ho vinta con la strategia più potente: essendo me stessa.

Secondo te, quali caratteristiche deve avere un’azienda per attrarre nuovi talenti?

Deve garantire formazione continua, offrire la possibilità di fare carriera ed esperienza all’estero se la persona lo richiede e ci sono le possibilità nell’area lavorativa in cui è inserita, contratti attrattivi in termini economici e di welfare. Noi giovani cerchiamo realtà in cui sia possibile lavorare in team e in cui venga rispettato il work life balance.

Ti identifichi nei valori di ABB?

Sì, altrimenti non mi sarei mai candidata per entrare a far parte di questa organizzazione. Condivido i valori di sostenibilità, integrità e inclusione che perseguo nella mia vita privata.

Come ti immagini tra trent’anni nel mondo del lavoro?

Una professionista, con una carriera che mi consenta di viaggiare per il mondo. Vorrei essere un punto di riferimento per qualcuno, come lo sono state la mia tutor e il mio responsabile per me.

Francesca Fallucchi
Leggi questo numero
Registrazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 09 Aprile 2018, sede legale via XXIV maggio 8, 24128 BG, P.IVA 03930140169. Impaginazione e stampa a cura di Sestante Editore Srl. Copyright: tutto il materiale sottoscritto dalla redazione e dai nostri collaboratori è disponibile sotto la licenza Creative Commons Attribuzione/Non commerciale/Condividi allo stesso modo 3.0/. Può essere riprodotto a patto di citare DIVERCITY magazine, di condividerlo con la stessa licenza e di non usarlo per fini commerciali.
magnifiercrosschevron-down