Enel, well done!

09 Giu 2022

Milano, 1952. Giò Ponti, famosissimo architetto e designer, progettava l’edificio di via Carducci a Milano, sede storica di Enel. A pochi passi dal Duomo, nell’Italia del dopo guerra, un palazzo di 9.500 metri quadrati complessivi prendeva forma dalla mente di uno degli ideatori del concetto di usabilità di oggetti e spazi.

Sessantanove anni dopo quell’inizio, la sede di via Carducci ha ottenuto nel 2021 l’importante certificazione WELL Building Standard®, con livello Platinum, diventando il primo edificio in Italia a raggiungere questo traguardo, attestandosi tra le strutture classificate con uno dei punteggi più alti al mondo.

A seguito della ristrutturazione completata nel 2019, Enel ha deciso di intraprendere il percorso della Certificazione WELL, integrando soluzioni ad alto contenuto tecnologico per raggiungere elevati standard di qualità di illuminazione (naturale e artificiale), acustica degli spazi, bassa/nulla concentrazione di contaminanti nell’aria, ergonomia delle postazioni, integrazione del verde, valorizzazione culturale e artistica del sito.

Il conseguimento della certificazione è avvenuto all’interno di un più ampio programma di ristrutturazione delle sedi aziendali che sta interessando gradualmente il patrimonio immobiliare dell’azienda in Italia, in un’ottica di integrazione sostenibile degli edifici nel tessuto urbano.

Dietro la nuova veste di Enel c’è una rivoluzione del modo di pensare e vivere gli spazi, soprattutto lavorativi, dove il punto di partenza sono le persone che in media trascorrono il 90% della loro esistenza all’interno di spazi confinati (abitazioni, luoghi di lavoro, scuole, musei, luoghi di culto, mezzi di trasporto), che ne influenzano significativamente le condizioni di benessere fisico e psicologico.

Il sistema WELL Building Standard® nasce per certificare il livello di salute e benessere delle persone all’interno degli edifici, sulla base di dieci concetti che si integrano ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite dell’Agenda 2030: qualità dell’aria respirata e dell’acqua fornita per il consumo umano, alimentazione, attività fisica, comfort termico, acustico e visivo, salubrità dei materiali da costruzione, benessere psicologico e senso di comunità, abbattimento di barriere, accessibilità agli spazi e ai servizi per l’inclusione di tutte le persone.

Nei criteri individuati traspare un’idea di sostenibilità che va ben oltre il mero aspetto ambientale, guardando a concetti più ampi di salute e benessere. L’attenzione si focalizza sulle esigenze delle persone, il cui benessere passa anche attraverso luoghi di lavoro migliori.

Per ogni concetto, WELL fornisce metriche e standard di riferimento per misurarne oggettivamente le prestazioni reali, anche attraverso monitoraggi e test in campo, al fine di ottenere una certificazione di parte terza riconosciuta a livello internazionale.

Non sono più solo le mura a fare la differenza. Nell’Italia e nel mondo di oggi contano la qualità delle relazioni umane, l’innovazione e la sostenibilità di strumenti e strutture. Lo si capisce camminando nella “casa Enel” di Via Carducci: agli uffici open space si alternano aree break, sale meeting di diverse dimensioni, spazi collaborativi e multifunzionali. Colpiscono i punti d’incontro destinati ai momenti di socialità: la caffetteria, dove poter ricaricarsi, la We Care Room, l’area smart con tavolo da ping pong integrato, i corridoi dove i grandi muri ospitano opere d’arte.

Enel ha sposato – e reso possibile – l’idea che la realizzazione e la gestione degli immobili che influenzano direttamente e indirettamente la salute e il benessere delle persone devono essere affrontati in un’ottica sostenibile. Per raggiungere gli obbiettivi prefissati, l’attenzione è stata rivolta all’alimentazione dei dipendenti, al movimento, all’equilibrio psico-fisico nell’ambiente lavorativo, alla qualità della vita e delle relazioni per migliorare il senso di comunità. Un gruppo cross-funzionale di colleghi ha lavorato sia sugli aspetti tecnici di progetto e gestione degli immobili, sia sulla mappatura delle iniziative esistenti, ma anche sull’implementazione di nuovi progetti per la promozione del movimento, l’educazione ad una vita sana, la prevenzione ed il supporto alla salute, la lotta al tabagismo, lo stress, il supporto alle famiglie, in una logica di proseguimento delle iniziative già avviate negli ultimi anni.

Il progetto di Enel rientra in una sfida molto più grande, figlia dei nostri tempi, in cui le organizzazioni hanno finalmente capito che gli obiettivi aziendali guardano all’inclusione nella società di cui facciamo parte: portare il concetto di benessere e cura delle persone anche al di fuori dell’ufficio, tenendo conto delle nuove modalità di lavoro e dell’equilibrio tra la vita privata e la vita professionale. È questa la “New Way of Working”.

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