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DOBBIAMO ESSERE LIBER3 DI RACCONTARCI

Ne è convinto Alberto Plantamura, welfare, wellbeing & benefit manager di Sky, che racconta quello che l’azienda mette in campo per sostenere le famiglie
A cura di Michela Offredi
24 Giu 2024

In Italia ci sono circa 8,5 milioni di caregiver. Di questi più di sette milioni si occupano dell’assistenza dei loro familiari. In Sky dedicate una particolare attenzione a questo tema.

Dal 2021, grazie al Bando #Conciliamo promosso dal Ministero della Famiglia e delle Pari opportunità, Sky ha implementato nuovi servizi per consentire alle sue persone di lavorare al meglio. Siamo stati una delle prima realtà in Italia a dare importanza al caregiving. In genere le aziende mettono a disposizione una sorta di sportello d’aiuto o di supporto psicologico. Noi, oltre a questi, offriamo alle persone un budget, che varia in base all’Isee. Può essere richiesto da tuttə almeno una volta. Per noi un o una caregiver non è solo colui o colei che si trova ad affrontare in famiglia una malattia gravissima o invalidante, o quello che è riconosciuto tale dalla legge. È semplicemente una persona che ha un problema a casa.

È difficile per un o una dipendente raccontare al capo di avere un o una familiare malatə.

Lo è. In Italia esiste una sorta di stigma. È difficile aprirsi su certe tematiche. All’estero non è così. Pensiamo, ad esempio, a ciò che succede nel Regno Unito (Sky ha base a Londra, ndr). Durante il Covid, le persone di Sky si trovavano online e si raccontavano le loro esperienze, anche le più drammatiche, in modo naturale. Credo sia un fattore culturale, di mentalità. Noi temiamo ancora il giudizio altrui. A guidarci, come team, è il desiderio di provare a rompere un tabù. Come? Con il passaparola, ma anche con una comunicazione disruptive. Abbiamo chiesto alle nostre persone di raccontare le loro esperienze, invitandole ad aprirsi. Siamo esseri umani: all’ interno dell’azienda-comunità ogni persona deve sentirsi libera di raccontare di sé, di non essere giudicata né discriminata. E di essere sostenuta».

Allo stesso modo anche quando si diventa genitori magari ci si vergogna a raccontare le difficoltà o le spese iniziali.

Sempre tramite il Bando #Conciliamo riusciamo a erogare, dal 2022, una somma pari a 1500 euro da destinare a neo genitori o a persone che hanno scelto la strada dell’adozione. Inoltre, da quest’anno, inseriremo un servizio che consentirà alle nuove mamme di essere accompagnate dal punto di vista psicologico. A tutto questo si somma poi la possibilità, durante la gravidanza, di lavorare gli ultimi mesi da casa. Dal sesto mese diamo il parcheggio aziendale. Ci sono poi i vari congedi obbligatori, quelli parentali, e anche sull’adozione e sugli affidamenti ci sono permessi speciali.

I figli e le figlie crescono. E come famiglia ci sono altre fasi delicate da affrontare.

Le nostre azioni e attenzioni variano in base all’età. Durante il periodo dell’asilo, è possibile avere un rimborso tramite i Flexible Benefit. In seguito attiviamo gratuitamente corsi di lingua per i figli e le figlie, con una disponibilità di 10 ore. Dal 2020 a oggi abbiamo erogato più di 2 mila ore all’anno. È un servizio molto apprezzato. Durante l’estate offriamo invece una settimana di campus gratuito, vicino alle tre sedi (Milano, Roma e Cagliari, ndr) anche per agevolare gli spostamenti. È un’iniziativa nata durante il Covid in forma digitale, divenuta una realtà concreta dal 2022. Ci sono campus sportivi, di lingua e artistici. Infine forniamo unaiuto nella scelta della scuola, sia in terza media che al momento di decidere l’università.

Quali le sfide più immediate? Quali quelle future?

Il calo della natalità in Italia è un tema attuale e urgente, ma sono convinto che le imprese possano svolgere un ruolo essenziale per sostenere la natalità, specialmente se sostenute dalle istituzioni. Da quando abbiamo introdotto il bonus, di cui parlavo prima, abbiamo avuto un incremento del 40% nella natalità tra le nostre persone. Certo, 1500 euro non risolvono tutti i problemi, ma rappresentano un sostegno importante. Altro tema da tener ben presente è quello dei e delle caregiver. Anche in questo ambito le aziende possono offrire contributi essenziali, sia a livello economico che culturale, spingendo sempre più le persone a raccontarsi. Solo così si possono mettere in campo azioni e percorsi per aiutarle. In Sky, inoltre, da tre anni stiamo raccogliendo dati per comprendere quali sono le vere esigenze delle nostre persone, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Spesso sono single, senza figli/ie. Vogliamo creare nuove opportunità anche per loro».

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