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COMUNICARE, CONVIVERE, INNOVARE: ENEL PROMUOVE LA COMUNICAZIONE ACCESSIBILE E IL LINGUAGGIO AMPIO

A cura di Marta Bello
21 Dic 2023

La comunicazione accessibile e il linguaggio ampio rappresentano la base da cui è possibile far partire un cambiamento culturale nei confronti delle diversità e delle loro intersezioni che non si limiti a interventi isolati, sebbene positivi, ma promuova una reale comprensione delle differenze che rendono ciascuna persona unica.

Questo lo sa bene Enel, che ha di recente promosso il progetto Comunicare, Convivere, Innovare composto da una serie di webinar interni all’azienda e tenuti da due speaker d’eccellenza: Vera Gheno e Fabrizio Acanfora.

La prima parte del webinar è stata tenuta da Fabrizio Acanfora - Esperto in Comunicazione Inclusiva, Neurodiversity Advocate, divulgatore, autore, blogger, docente e musicista- che ha sottolineato la necessità di rendere accessibile la comunicazione a tutte le persone, anche a chi ha una disabilità. Questo dev’essere il requisito di base per permettere, da un lato, una partecipazione attiva e paritaria alla vita della comunità aziendale e dall’altro il veicolo di cambiamento culturale e inclusivo delle differenze e delle unicità delle persone. 

Partendo dal concetto di biodiversità, la diversità umana dev’essere intesa come varietà, ricchezza, motore del cambiamento e dell’innovazione. Qual è il rapporto tra comunicazione e accessibilità sensoriale e cognitiva? Questo è un interrogativo fondamentale che segna un ottimo punto di partenza per delle riflessioni collettive. È essenziale considerare anche l'accessibilità dei vari strumenti di comunicazione utilizzati quotidianamente, sia internamente che esternamente, come per esempio il sito web, le e-mail e i social media. Una comunicazione accessibile è la chiave che permette al talento di emergere, di essere riconosciuto e sostenuto, creando un vantaggio per la persona e per l’intera azienda.

Spesso trascuriamo i confini della comunicazione, ma Acanfora ha evidenziato le innumerevoli tipologie di barriere che incontriamo, come quelle visive, uditive e neurocognitive. Queste ultime sono spesso sottovalutate, esistono però alcune piccole good practice per rendere la comunicazione più accessibile, ad esempio evitando ambiguità e modi di dire e utilizzando un linguaggio letterale, semplice e chiaro. L'utilizzo di un linguaggio inclusivo e paritario può contribuire a rimuovere barriere, promuovere l'uguaglianza e favorire un dialogo più aperto e significativo tra individui di diversi generi. Il lavoro di Vera Gheno e di altre specialiste come lei è un faro nell'evoluzione di una lingua più equa e inclusiva.

Alla sociolinguista, divulgatrice ed esperta di comunicazione è stata affidata la seconda parte del webinar che ha affrontato e spiegato la sua idea di “linguaggio ampio” che vada oltre l’inclusione e sia in grado di parlare a tutte le persone senza distinzioni di genere né paternalismo. Ha mostrato i modi in cui tutti gli aspetti della diversità umana devono essere curati e rispettati quando comunichiamo: genere e identità di genere, orientamenti sessuali e affettivi, disabilità (con un’attenzione alle disabilità invisibili), neurodivergenze, provenienze e background etnico-culturali. 

Il primo punto importante è che per rapportarsi con le differenze è necessario nominarle, e farlo bene. Perché? Nel vasto panorama della comunicazione umana il linguaggio riveste un ruolo fondamentale, ed è grazie ad esso che diamo forma al mondo che ci circonda, definiamo le nostre interazioni e costruiamo la nostra comprensione della realtà. 

Walter Benjamin, filosofo e critico culturale del XX secolo, ha introdotto il concetto del "fare adamitico" del dare i nomi alle cose, perché solo nominandole assumono il principio di realtà. Queste prospettive ci invitano a considerare come e quanto gli stili di comunicazione siano determinanti nel plasmare la nostra comprensione della realtà.

Un linguaggio ampio è in grado di rappresentare meglio la complessità dell'esperienza umana, così da contribuire ad una rappresentazione giusta e accurata delle persone.

Enel è un'azienda che dimostra sempre maggiore attenzione al potere del linguaggio e si impegna nella sensibilizzazione interna in questa direzione. Attraverso esempi pratici e buone prassi, stimola la riflessione critica e la sfida delle convenzioni linguistiche, contribuendo a superare le barriere imposte dalla società.

Questo progetto è un passo significativo verso una comunicazione più accessibile, inclusiva e una cultura aziendale che abbraccia e valorizza la diversità. Enel dimostra che il cambiamento culturale inizia con una comunicazione che celebra la nostra unicità.

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