COESIONE TERRITORIALE

29 Mag 2022

Ripopolamento e occupazione nel Sud Italia

a cura di Randstad

Ripopolare i piccoli borghi, rilanciare l’occupazione al Sud, favorire l’economia circolare, la sostenibi lità e l’inclusione. Sono questi alcuni degli ambiziosi obiettivi che si è posta Randstad anche grazie agli investimenti e alle linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tutto questo, attraverso il Progetto Coesione che ha già trovato dei “compagni di viaggio” di riferimento sul territorio come l’Associazione South Working ed Everywhere TEW.

Il Progetto Coesione nasce nel 2021 con una prima esperienza pilota legata al borgo di Aliano, un paese con meno di 1000 abitanti (909 per la precisione) nel cuore della Basilicata. Circondato dai famosi calanchi, cumuli di terra chiara e argillosa che hanno ispirato lo scrittore Carlo Levi nel suo
periodo di confino, il borgo di Aliano ha sofferto negli ultimi anni di un incessante flusso migratorio causato dalla mancanza di opportunità di lavoro.

Per provare a invertire questa tendenza comune a molte realtà del Sud Italia, nella primavera del 2021 Randstad ha aperto una prima sede di back office amministrativo delocalizzato. Una prima esperienza per essere pionieri di un nuovo modo di “creare lavoro” in territori dove, molto spesso, sono presenti persone e competenze ma non aziende. La legittimazione e diffusione dello smart working (adottato da Randstad già nel 2017) accelerata dalla pandemia, può quindi essere una soluzione a due (e più) problemi: la people scarcity e la mancanza di opportunità di lavoro al sud che, a sua volta, causa emigrazione e spopolamento dei borghi.


South Working® – Lavorare
dal Sud nasce a marzo 2020
con l’obiettivo di colmare il
divario economico, sociale
e territoriale tra Nord e Sud,
tra aree industrializzate e
marginalizzate del Paese,
attraverso un processo di
riattivazione dei territori
tradizionalmente periferici

Con il progetto Coesione, Randstad ha creato un esempio concreto di investimento di risorse in contesti geografci fragili mettendo quindi a terra, i principi della trasformazione digitale, della crescita sostenibile e inclusiva, della coesione sociale e territoriale che sono i punti fondamentali verso cui l'’intero Paese si sta muovendo.

Questo progetto mira a coinvolgere Istituzioni, Aziende e Candidati per la progettazione di nuove modalità di lavoro. L’iniziativa si snoda attraverso tre principali linee progettuali.

  • l’apertura di unità, uffci o presidi di piccole dimensioni su borghi o piccoli comuni.
  • la creazione di hub aziendali destinati all’assunzione di un numero maggiore di lavoratori in cittadine localizzate nei territori individuati dal progetto;
  • la possibilità per le aziende del Nord di ricercare ed assumere lavoratori in south working per contrastare la scarsità dei candidati.

Oltre 600 persone, in un solo mese dal lancio dell’iniziativa, si sono già candidate per offrire la propria professionalità come “south worker”. Un’opportunità resa possibile anche grazie alla collaborazione tra Randstad e South Working, un’intesa che continuerà anche nella partecipazione al Bando Borghi del Ministero della Cultura per promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del
patrimonio culturale dei piccoli centri italiani, favorendone il rilancio sociale ed economico.

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