CARRIERA FAMILY-FRIENDLY: UN PERCORSO POSSIBILE E NECESSARIO
Per una carriera family-friendly, questo è il motto di Promama. In un contesto in cui una donna su cinque si dimette dopo aver avuto figli-e, e poco più della metà dei papà prende i (10!) giorni di paternità obbligatoria, potrebbe suonare quasi come un ossimoro.
Solo nel 2022 infatti più di 44 mila madri hanno lasciato il lavoro in Italia, nella maggior parte dei casi per difficoltà di conciliazione, e sono sempre di più gli studi che dimostrano come nei paesi occidentali la maternità spieghi una grandissima parte del divario tra la partecipazione maschile e femminile al mercato del lavoro. Si tratta di un fenomeno che va oltre i confini italiani, però è in Italia che deteniamo il record (negativo) di occupazione delle donne con figli-e in Europa.
Le difficoltà “concrete” dei genitori lavoratori-lavoratrici in Italia infatti oggi sono molteplici:
• La carenza di servizi: per citarne uno, meno di unə bambinə su 3 trova posto negli asili nido.
• I costi: secondo la Banca d’Italia il costo medio mensile di crescere unə figliə in Italia è superiore ai 600€/mese, che considerando gli stipendi medi italiani pesano, e pesano tanto.
• Il tempo: gli orari lavorativi e scolastici si muovono spesso su binari diversi, e quando arrivano le vacanze estive prendono proprio strade differenti.
Altrettante, se non di più, sono le difficoltà culturali e strutturali, che portano spesso ad uno sbilanciamento delle responsabilità di cura all’interno della coppia e rendono ancora le donne le professioniste più facilmente “sacrificabili” nell’ambito dell’economia familiare. Il mix porta ancora oggi, troppo spesso, le donne ad uscire dal mercato del lavoro o a fare un grande passo indietro dopo la nascita dei-delle figli-e.
Eppure, in Promama, quando parliamo di carriera family-friendly ci crediamo per davvero. Perché abbiamo visto con i nostri occhi, in non poche realtà aziendali, che questo è possibile. Anzi, non è solo possibile è già realtà ed è vantaggiosa per tuttə. Più dell’80% dei genitori dichiara che è cambiato quello che cerca in un lavoro dopo aver avuto figli-e, questo è il dato di una recente survey che abbiamo fatto per Promama. Ma cosa cercano? Per valutare quanto un’azienda è attenta a queste tematiche approfondiamo 4 aree principali:
Flessibilità
La flessibilità è il primo abilitatore, che permette di mettere insieme i vari tasselli in modo sostenibile. Per cui: flessibilità oraria, lavoro remoto, accessibilità del part time, permessi.
Congedi
Una maggiorazione dei congedi può fare moltissimo, soprattutto quando viene prevista per chi di diritti standard ne ha meno (o nessuno): il padre o secondo genitore. Andando a costruire le basi da subito per una genitorialità condivisa.
Supporto
Iniziative che vadano nella direzione di dare un supporto concreto nelle difficoltà organizzative ed economiche più tipiche. Per citarne alcuni: asili nido, assicurazione medica, rimborsi spese…
Cultura aziendale
Ultima ma in realtà prima, perché se manca questa manca tutto. Infatti, spesso anche leve virtuose implementate rischiano di avere una bassa adozione a causa di barriere culturali. Un ottimo esempio di questa fenomeno è la paternità maggiorata, cioè quando l’azienda prevede per i padri un periodo di congedo aggiuntivo rispetto ai dieci giorni previsti per legge, che è una delle leve con il potenziale impatto sugli equilibri familiari e di parità nei luoghi di lavoro più ampio in assoluto, però (c’è un però!) l’adozione di questa iniziativa risulta spesso al di sotto delle aspettative, perché si va a collocare in un contesto più ampio in cui ancora troppo spesso il padre è visto come lavoratore prima che genitore. Agire suquesti aspetti è una sfida, ma per farlo è fondamentale prevedere iniziative che vadano in direzione di ascolto ed accompagnamento, per plasmare una cultura aziendale più accogliente.
La ricetta perfetta spesso non è una sola, e non prevede necessariamente iniziative costosissime, accessibili solo alle grandi realtà. Abbiamo osservato PMI e startup costruire realtà aziendali perfettamente a misura di persona e di genitore, agendo maggiormente sulla flessibilità e sulla cultura. Perché funzioni davvero, infatti, è importante che la ricetta sia in primis sostenibile per la singola realtà aziendale, altrimenti il rischio è di acuire solo maggiormente il problema.
Spesso il timore diffuso è che si tratti di iniziative con un costo difficile da sostenere. La verità però è che dover sostituire una risorsa formata negli anni perché non rientra dalla maternità è un costo reale e tangibile, creare un ambiente lavorativo accogliente, invece, è un investimento sul futuro dell’azienda.
E i benefici che ne derivano sono molteplici, da una significativa riduzione del turnover, ad una maggiore produttività e soddisfazione dei-delle dipendenti, ad una maggiore attrattività di talenti e clienti. Alcuni li osserviamo anche direttamente sui dati Promama, per citarne uno su tutti: un 100% di tasso di rientro post maternità. Per cui no, carriera family-friendly non deve più essere un ossimoro.