ALINKER - La walking bike a tre ruote

29 Set 2020

Carlo Pittis

Anche in Italia la “walking bike” a tre ruote senza pedali e non motorizzata, progettata per quanti pur con problemi di deambulazione vogliono mantenere uno stile di vita attivo. 

Milano, Settembre 20203 ruote, niente pedali, nessun motore, piegabile, leggera, un progetto di design finalizzato a risolvere una problematica molto diffusa. E’ Alinker, la walking bike pensata per quanti hanno problemi deambulatori non totalmente limitanti e che normalmente utilizzano dispositivi quali sedie a rotelle, stampelle o bastoni e deambulatori scontrandosi però con diverse difficoltà pratiche e, spesso, vivendo questa situazione con imbarazzo o fastidio. 

Progettata e lanciata quache anno fa, prima in Olanda e in Canada, poi in Nord America, grazie all’intuizione e all’ingegno della designer olandese Barbara Alink, Alinker è approdata in Italia grazie a Carlo Pittis, imprenditore sociale con un passato da manager di multinazionali, che per primo l’ha sperimentata, a causa di un problema di salute che lo ha costretto a ripensare il modo di muoversi. 

“Qualche anno fa sono stato colpito da una patologia rara agli arti inferiori che ha compromesso la qualità della mia vita – racconta. “Per puro caso mi sono imbattuto nella storia di Alinker e della sua inventrice e ho voluto provare la walking bike. È così che è iniziata la mia nuova vita, oggi sono insieme ad altri soci importatore per l’Italia e stiamo lavorando per farla conoscere a quanti hanno necessità e desiderio di muoversi in modo differente nonostante le difficoltà”. 

Alinker è uno strumento agile, dinamico nel quale la persona ha una funzione attiva: si spinge puntando sui piedi, svolgendo dunque attività fisica. Ciò contribuisce a mantenere un tono muscolare adeguato e offrire a chi la usa l’idea di un totale controllo del corpo e della propria mobilità. “Le tre ruote la rendono molto stabile, è realizzata in alluminio ed è quindi molto leggera – appena 12 chili – eppure è molto solida – aggiunge Pittis. “È realmenete maneggevole: si piega con pochi movimenti, le ruote si smontano molto facilmente, con un dito, così come il sellino e il manubrio e si ripone agevolemente anche in auto”. Sono diversi i vantaggi sia pratici che psicologici che Alinker offre rispetto ad altri dispositivi. La walking bike infatti consente di rimanere in posizione eretta, di muoversi senza necessità di altri supporti o di aiuto da parte di terzi e di poter dialogare con altre persone in modo paritario da un punto di vista fisico poiché chi la utilizza si trova allo stesso livello dell’interlocutore. 

 “Siamo consapevoli che sia un costo non affrontabile da tutti e qui risiede però la particolarità del nostro modo di fare imprenditoria per un prodotto così importante per la qualità della vita di persone con difficoltà motorie. Utilizziamo da sempre anche strumenti finanziari come il crowdfunding per aiutare chi non può permettersi un acquisto di questa portata, attivando leve che mettono al centro inclusione e solidarietà; in Italia saremo su questo fronte presto attivi grazie a una collaborazione con Rete del Dono – conclude Pittis.

Per le sue caratteristiche Alinker è stata certificata «B Corp.», aziende innovative che lavorano per avere un’economia e un mondo più sostenibile e inclusivo.

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