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AI FOR INCLUSION L’HACKATHON DI MICROSOFT DEDICATO ALL’ACCESSIBILITÀ

A cura di Vanessa Bocchi
24 Giu 2024

Ogni anno Microsoft ospita hackathon a livello mondiale. Dal 2014 ad oggi la società si è impegnata in oltre 100 progetti per promuovere l’inclusione nel mondo del lavoro delle persone con un qualche tipo di disabilità.

Ognunə ha un modo unico di vivere e lavorare e le tecnologie digitali possono promuovere l’inclusione e l’equità sociale, affinché tutt3 possano connettersi e interagire con il mondo.

L’hackathon AI for Inclusion, che si è chiuso con l’evento di premiazione il 30 maggio presso il Politecnico di Milano, riconosce l’accessibilità come un diritto fondamentale. Si tratta di un’iniziativa di ecosistema avviata da Microsoft Italia insieme a Istituzioni, aziende, associazioni e mondo accademico che si propone di fare leva sul potere dell’AI quale abilitatrice di inclusione sociale in grado di abbattere le barriere, offrendo soluzioni per migliorare l’integrazione sia nella vita sociale che lavorativa.

A partire da novembre 2023 con la Call to action rivolta ad aziende, start up e associazioni, si sono incontrat3 designer, sviluppator3 e student3 che hanno condiviso le proprie idee. L’aspirazione era quella di dare vita a soluzioni concrete per migliorare la vita delle persone con disabilità o con neurodivergenze. Lo hanno fatto concentrandosi su specifici filoni, quali: l’udito, la vista, la mobilità, la neurodivergenze invisibili (l’apprendimento e la salute mentale), oltre alle disabilità trasversali.

Durante questa prima fase di sviluppo, ogni squadra ha avuto a disposizione una serie di risorse online, oltre ad aver intrapreso un percorso di mentorship, che ha permesso loro di ricevere consigli pratici e orientamento da parte di professionist3 ed espert3.

VOXme, ConWEB, ai4Sign, 4AllAVATAR e Piattaforma Video INAIL sono i progetti vincitori rispettivamente nelle categorie di competenza, ognuna dedicata a uno specifico ambito.

La giuria, composta da Microsoft, istituzioni, associazioni e aziende, ha valutato i progetti sulla base di criteri, quali: la fattibilità tecnica, l’impatto sociale, il business e l’innovazione tecnologica e sociale. Tra le realtà aderenti al progetto c’erano anche 4wardPRO, AccessiWay, AGIC Group, AID, Capgemini, Fondazione ASPHI onlus, Banca d’Italia, Barilla, CNH, Fondazione Diversity, ENS, Gruppo Hera, Inps, Istat, Intesa Sanpaolo, Politecnico di Milano, Porini, Rai, Fondazione Tra Terra e Luna, Sketchin, TIM, UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).

VOXme è un tool di comunicazione verbale e para-verbale concepito per persone con difficoltà di espressione, come gli individui che hanno delle paralisi alle corde vocali, chi è sopravvissutə a un ictus o chi ha la sclerosi multipla, per esempio. Mentre, ConWeb consiste in un’architettura software che sfrutta le ultime tecnologie AI per permettere agli-alle utenti di esplorare una pagina web tramite conversazione. Con ai4Sign, invece, chi utilizza la lingua dei segni riesce a comunicare in modo più agile grazie alla traduzione in tempo reale in parole scritte o voce. La Piattaforma Video INAIL si propone di abbattere le barriere e permette a tutte le persone, incluse quelle con disabilità o neurodivergenze, di sfruttare appieno il potenziale dei media digitali.

Infine, 4AllAvatar si rivolge alle persone con disturbi dell’attenzione, come l’ADHD, rendendo più immediata la comprensione attraverso la creazione di un video esplicativo raccontato da un avatar.

All’evento ha partecipato anche la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, secondo la quale “Quando parliamo di persone con disabilità, oggi, vogliamo più che mai fare un salto di qualità e di civiltà: passare dal tema dell’assistenzialismo attraverso l’inclusione, ma soprattutto alla valorizzazione delle competenze di ogni persona”.

Sara Anselmi, Direttrice della Divisione Global Partner Solutions e responsabile del team Diversity & Inclusion di Microsoft Italia, invece, sottolinea come “Attraverso l’Hackathon AI for Inclusion abbiamo voluto promuovere lo sviluppo di idee e progetti in grado di trasformare radicalmente il modo in cui le persone con disabilità o neurodivergenze possono far leva sulla tecnologia, perché siamo convinti che l’innovazione digitale possa essere un motore di cambiamento sociale positivo. L’AI, in questo processo, può essere un potente abilitatore di inclusione sociale, perché migliora l’integrazione sia nella vita sociale sia lavorativa. L’obiettivo è creare un mondo in cui ogni individuo possa sfruttare appieno il proprio potenziale attraverso la tecnologia”.

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